Maria Francesca Pugliese
Buongiorno.
Sono laureata in Giurisprudenza, esperta di Assicurazioni.
Seguo il Movimento sin dal primo VDay tenutosi a Torino l'8 settembre 2007, anche se sono diventata attivista in seguito. E' importante continuare con quello spirito, ma con una maturità ed una consapevolezza maggiori. Sono e saranno anni difficili, in cui solo proseguendo sulla strada dei diritti e della pace potremo venirne a capo.
Formazione
Professione
Ho caricato il mio curriculum lavorativo. C'è poi un curriculum personale che voglio raccontarvi: sono diventata attivista nel 2014, poco dopo essere diventata mamma per la seconda volta, perché avevo raggiunto la consapevolezza che il cosiddetto "mondo migliore" è qualcosa che spetta a noi costruire. In Italia la maternità viene percepita come un "problema", un qualcosa che sminuisce le donne e le rende bersaglio di mobbing e discriminazioni. Sto lottando contro tutto questo. Io farò tutto quel che potrò affinché in Italia si inizi ad applicare seriamente la parità, in particolare farò tutto ciò che potrò per far promulgare una legge seria sul mobbing e sulle discriminazioni di genere, perché quel che si vuole combattere con il "codice rosso" è un qualcosa che, silenziosamente, avviene ogni giorno nelle aziende e non viene visto solo perché non uccide in modo diretto ed esplicito.
Nell’ambito lavorativo sono attivista per i diritti LGTBQI+ da circa un anno e mezzo: stiamo cercando di introdurre delle regole di inclusività e di organizzare una manifestazione al Pride con le bandiere aziendali. Quest’anno abbiamo vinto il primo premio come migliore ERG d’Italia. Credo che ci sia urgente bisogno di approvare la legge Maiorino.
Sono anche attivista animalista: per la mia propensione ho scelto di essere vegana dal 2013 e collaboro con i gruppi di volontariato del territorio.
Sempre sul territorio collaboro (ovviamente gratuitamente) a livello personale con persone di origine straniera (soprattutto donne) dando consulenza sulla documentazione da presentare per ottenere la cittadinanza italiana. Sono estremamente d’accordo sull’urgente necessità di approvare lo Ius Scholae, che rappresenta secondo me il percorso più valido e meritocratico, ma anche più giusto per ottenere la cittadinanza italiana.
Sono attivista dal 2014. Non avevo mai militato in alcun partito prima del Movimento. Ho sempre e solo militato sul territorio, esponendomi in prima persona, con banchetti e manifestazioni. E' proprio dal territorio che dobbiamo ripartire: sono pronta, come sempre, a dare il mio contributo.
Chi conosce il mio territorio di appartenenza sa che gli ultimi anni sono stati segnati da una lunga lotta civile alla costruttore di un enorme digestore di rifiuti organici, situato opportunamente in una zona periferica e scarsamente abitata nel comune di Reggio Emilia, ma di fatto attaccata a Correggio.
Io sono stata in prima linea a cercare di evitare questa costruzione: ci ho messo la faccia (tanto che l'amministrazione comunale della mia città mi ha bloccato su tutti i social, anche quelli istituzionali!), ci ho messo anche denaro, perché non si può parlare di ecologia e di riscaldamento globale, per poi permettere che venga costruito un cosiddetto biogas che porterà tanto inquinamento e rischio per la salute.
Non sono mai stata eletta, ma collaboro attivamente coi portavoce comunali per l'elaborazione di mozioni/interrogazioni e comunicati stampa.