Vincolo del doppio mandato

Materia: Organizzazione interna e strumenti

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

Il vincolo del doppio mandato deve essere non solo mantenuto ma anche fissato come immodificabile e centrale per il Movimento 5 Stelle perché impedire la permanenza per periodi troppo lunghi nell’esercizio del potere politico in generale consente di scongiurare “anomale espressioni di clientelismo”, “rendite di posizione” o “fenomeni di sclerotizzazione della situazione politica.

Commento
Chi è contrario al limite del doppio mandato sostiene che se capita di avere un uomo capace e utile per il paese, perché vietargli di servirlo? Risposta: un paese deve essere in grado di preparare dirigenti. Se ha bisogno del salvatore, allora è perduto. Ecco perché occorrono istituzioni che facilitino la partecipazione: una maggiore collegialità preserva la libertà. Dove la carica di un eletto è ricoperta per molti mandati dalla stessa persona, si corre qualche pericolo in più. E non è salutare per la democrazia.
E’ considerato una pratica altamente democratica. Tockeville diceva: «È impossibile considerare il corso ordinario degli affari ordinari negli Stati Uniti senza accorgersi che il desiderio di essere rieletto è la caratteristica principale del presidente; che tutto il suo governo, ed anche i suoi trascurabili provvedimenti tendono a questo scopo; e che, quando la crisi si avvicini, l’interesse suo personale si sostituisce al suo interesse per il pubblico bene». Qualcuno riesce a dargli torto?
E’ anche considerato un aspetto centrale nella democrazia diretta dell’antica Grecia: L’idea della limitazione del potere, per un popolo così profondamente libero come quello greco, fu un pensiero costante, quasi un’ossessione, che si espresse in vari istituti giuridici: basti ricordare, ad esempio, nella storia delle istituzioni ateniesi, l’ostracismo, ma anche la durata annuale delle magistrature, l’onere per queste della rendicontazione ovvero, specificamente per quanto ci interessa, il divieto voluto da Clistene di entrare nella Bulé per più di due volte nel corso della propria vita. A ben vedere, lo stesso modello della democrazia diretta realizzatosi nell’Atene del IV secolo a.C., se pure costituisce il necessario portato della carenza nello strumentario giuridico ellenico della concettualizzazione stessa della persona giuridica, che possa distinguersi dalla somma dei singoli cittadini e rappresentarli unitariamente, è anche funzionale all’esigenza che nessuno si arroghi un potere esorbitante sugli altri, a presidio delle libertà individuali
la regola del doppio mandato evita la fossilizzazione dalle persone e quindi della politica inoltre riduce il rischio corruzione. Permette anche a più persone di essere nel tempo rappresentate quindi la regola del doppio mandato non va modificata
due mandati per tutte le cariche politiche, amministrative e collaboratori. La democrazia diretta e partecipativa è un bene ed un diritto di tutti, nessuno escluso, altrimenti si finisce come gli altri partiti.
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