SCELTE CORAGGIOSE.

Ripristinare le tutele (articolo 18), ridurre al minimo la possibilità di licenziamento per giusta causa. Serve una riforma strutturale dell'INPS, che consenta al lavoratore di percepire un vitalizio al termine della carriera lavorativa (minimo 30, massimo 40 anni) conteggiato sui PROPRI CONTRIBUTI VERSATI aumentando le percentuali di contribuzione. Serve una svolta epocale e di grande coraggio.

Serve studiare un sistema che consenta con una minima contribuzione, superiore all'attuale ticket, di accedere con celerità a prestazioni urgenti e non differibili. Per quanto riguarda i problemi di salute mentale servono strutture in grado di prendere in carico chi è potenzialmente pericoloso per se e per gli altri.

Non è più differibile, magari utilizzando i fondi del PNRR, un'attenta valutazione della situazione carceraria, ormai al collasso. Quindi 1) modernizzare i vecchi istituti di pena 2) prevedere la costruzione di nuovi per diverse decine di migliaia di posti. Non si risolvono i problemi della giustizia e della sicurezza, con gli arresti domiciliari, i braccialetti, gli sconti di pena.

Auto elettriche. tema da approfondire per renderle economicamente accessibili, funzionali e performanti. Con il problema, non risolto, dello smaltimento delle batterie.

Rivedere sistema scolastico. 4 anni elementari, 3 anni medie inferiori, 3 anni medie superiori con indirizzo generalizzato. A 16 anni scelta di un biennio a carattere professionale o ad indirizzo universitario. Corsi universitari, massimo 5 anni per ogni facoltà. Più eventuali due per corsi di specializzazione. Stop dopo tre anni fuori corso.

Solo nella mia città, fino a qualche anno fa, ma credo ancora oggi, ci sono diverse centinaia di appartamenti vuoti o sfitti. Quindi, stop a nuove costruzioni e soprattutto servono politiche atte a fermare costruzioni e agglomerati in zone potenzialmente pericolose. Ovviamente che trasgredisce non se la può cavare con una sanzione.

Potenziare il sistema ferroviario, specialmente il trasporto dei pendolari che soffrono di più ritardi e disservizi, nelle zone vicine alle grandi città, favorendo l'allugamento delle tratte metropolitane laddove il servizio ferroviario non è più all'altezza.