S.S.N. Riforma del sistema di accreditamento delle strutture private e divieto di offrire ai pazienti S.S.N. prestazioni erogate in regime esclusivamente privatistico

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S.S.N. Riforma del DECRETO LEGISLATIVO 30 dicembre 1992, n. 502 del Dpr 14.01.97 3 del DPCM 01/2017.

Commento
Buongiorno a tutti, simpatizzanti ed Iscritti. Come a tutti noto Tina Anselmi, Patriota perché staffetta partigiana della brigata autonoma “Cesare Battisti” e del Comando regionale del Corpo volontari della libertà, dal 1944 iscritta alla DC, è la madre del Servizio Sanitario Nazionale, che ha reso universale e reale il diritto riconosciuto a tutti dall’Art. 32 Cost., che è sempre un bene rileggere, per tenere bene a mente chi siano i veri Patrioti: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.” Di certo i Repubblichini Di Salò non lo avrebbero scritto così, ma quelli avevano un altro concetto di Patria, che offriva cure all’olio di ricino. Il Movimento si deve impegnare unghie e denti, per portare avanti l’eredità di chi volle, che la salute fosse un diritto fondamentale dell’individuo, mettendo fuori dal commercio questo bene dell’uomo e rendendone la sua cura interesse della collettività. L’universalità delle prestazioni fa si, che di fronte all’esigenza di un impianto di tessuti (cornee) di un trapianto, di una malattia neoplastica tutti possano accedere a cure gratuite. Tanto è vero, che di fronte a simili patologie, un chemioterapico costa 13- 15 mila euro a scatola, tutti sarebbero indigenti anche i paperoni e penso, che anche il Sen. Berlusconi, r.i.p., abbia beneficiato per la sua patologia che lo ha condotto a morte dei servigi del S.S.N., sebbene erogati dal San Raffaele, struttura privata accreditata. Ebbene, il S.S.N. non deve trasformarsi però in pubblicitario delle strutture accreditate. Sempre più frequenti sono le notizie di stampa, che riferiscono di servizi c.u.p. gestiti dagli accreditati, che, a fronte della richiesta dell’individuo di una prestazione diagnostica per imaging rispondono telefonicamente, che quella prestazione è erogabile per conto del S.S.N. dalla loro struttura accreditata a distanza di mesi se non di anni, ma poi ne approfittano per fare PROSELITISMO e pubblicizzare i propri servizi a pagamento al cittadino che chiama per avere prestazioni S.S.N., offrendogli la stessa diagnostica per immagini ad horas e dietro lauto pagamento. Ricordate la scena di Alberto Sordi e Bice Valori nel Medico della mutua quando il dott. Giudo Tersilli riceve gli specialisti nello suo studio medico della mutua e la sig.ra Amalia Bui serve il the ai dottori Tersilli, Filopanti e Dinaca (https://www.youtube.com/watch?v=X7hbkT_tkZc minuto 1:14:00) ? Funziona non proprio così, ma peggio, perché mentre nel film si trattava di una truffa ai danni degli assistiti, sviati dal S.S.N. ed indirizzati verso specialisti compiacenti, qui è lo stesso accreditato S.S.N., che al cittadino nega la prestazione gratuita accreditata, indicandogli una data lontanissima nel tempo, e contemporaneamente offre la stessa prestazione con gli stessi medici, gli stessi macchinari e nella stessa struttura accreditata dietro lauto pagamento, che bisogna poi vedere se non superi il costo della prestazione accreditata alla quale l’individuo avrebbe diritto dietro pagamento del ticket se con redditi capienti ed in esenzione in caso di incapienza. Tutto questo è il grimaldello per la demolizione del S.S.N.: Ne colpisce la reputazione ne scassina la cassaforte, gli sottrae finanze e pazienti! Questo mercimonio deve finire! Il sistema di accreditamento va modificato e le strutture accreditata come minimo non devono poter gestire direttamente servizi c.u.p., per farne l’uso distorto di proselitismo che ne fanno. Non devono in altri termini venire in contatto diretto con i pazienti S.S.N. per poter offrire loro prestazioni a pagamento, proponendo magari anche una scontistica, che ben dispone il malcapitato a sentirsi fortunato. Si tratta di una tecnica commerciale scorretta da call center sleale, che non deve essere più permessa. Questa solo la punta dell’iceberg del fenomeno; per questo motivo il sistema dell’accreditamento va rivisto, equiparando l’accreditamento ad una concessione governativa e prevedendo: l’incandidabilità di chi, anche con lo schermo societario di trusts o di scatole cinesi o qualsiasi altro schermo la fictio iuris consenta loro, gestisca strutture private accreditate o convenzionate; sottraendo i servizi c.u.p. a privati e convenzionati e prevedendo la revoca immediata dell’accreditamento per coloro, che operino proselitismo sui pazienti S.S.N. con una sanzione pari al fatturato degli ultimi 5 anni da devolversi al Fondo Sanitario Nazionale per la costruzione di nuovi ospedali, l’acquisto di nuovi macchinari, meglio se non cinesi, e l’assunzione di nuovo personale, senza dover andare a scomodare il personale in quiescenza. Viva il Movimento se saprà farsi promotore di tutto questo e degno erede di Tina Anselmi Patriota e staffetta Partigiana, che quando tutto sembrava perduto e gli italiani antifascisti erano impiccati dai fascisti decise che non era il caso di volgere il proprio interesse altrove e mise in gioco in tutto e per tutto la sua giovane vita per stare dalla parte giusta della storia, quella del rispetto dell’altro e dei suoi diritti fondamentali. Onore al suo di merito e di quanti sapranno raccogliere il suo testimone ed il Movimento ha uomini e donne di buona volontà che devono trasformare questo insegnamento nella loro missione! Diceva Giovanni Falcone: “ Gli uomini passano, ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini” ma anche “Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare". Rimbocchiamoci le maniche e incominciamo a cambiare, pagando il prezzo che si deve pagare! Basta lamentele da Striscia la Notizia, funzionali allo sfascio di questi ultimi trenta anni, cui l’editore e la sua parte politica hano contribuito molto fattivamente. Ritorniamo a valori della Costituzione, diamo al Paese una Sanità come diritto universale, attuiamo la Costituzione della Repubblica e respingiamo l’idea che anche la cura della salute debba essere affidata al mercato ed alle assicurazioni private e soprattutto come con la ultima finanziaria ha voluto la sedicente Patriota, che ha nominato a sproposito Tina Anselmi nel suo discorso di presentazione del Governo alle Camere evitiamo che chi ha fatto studiare con sacrifici immani delle intere famiglia medicina ai propri figli possa versi ridotti i propri figli diventati medici e specialisti a co.co.co da call center come la sedicente patriota ha fatto con la legge di bilancio ed il milleproroghe 2024. (https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=120215 )
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