RipartiAmo Italia

Materia: Filoni tematici

1. Carta dei Principi e dei Valori

DEMOCRAZIA. E' necessario trovare il modo di valorizzare la partecipazione attiva dei cittadini. Leggi di iniziativa popolare, devono essere messe all'ordine del giorno dei lavori parlamentari entro 90 giorni dalla trasmissione della proposta. Questo aumenta la fiducia nelle istituzioni, rafforza la democrazia partecipata e migliora il senso di proprietà collettiva.

2. Istituzioni e coesione territoriale

Far ripartire il Sud, le aree interne e i piccoli Comuni. Manca programmazione e progettualità, capace di intercettare i fondi europei, per promuovere sviluppo e adeguamento strutturale, per attrarre investimenti privati e pubblico/privati, e manca un sistema di partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, fondamentale per la crescita di una società.

3. Enti locali

Gli Enti locali devono assumere gran parte dei nuovi laureati, vanno sbloccati i concorsi soprattutto al Sud. I Comuni spesso non hanno le risorse umane ed economiche, per presentare progetti per reperire i fondi europei. Bisogna poter dare incarico alle Università ed ai professionisti, senza impegno spesa e a condizione del finanziamento dell'opera. E' necessario rivedere il sistema normativo.

4. Economia, lavoro, impresa

Incentiviamo la produttività dei terreni agricoli del Sud. Rivediamo le regole di importazione dei prodotti agricoli da altre nazioni, e conteniamo l'aumento vertiginoso dei prezzi al consumo. Incentiviamo le aziende agricole, mettendo a disposizione incentivi (come per gli immobili, Bonus Agricoltura), nonchè studi e ricerche delle nostre Università. Aiutiamoli a produrre.

5. Salute e inclusione sociale

Vanno create cooperative che assorbono la forza lavoro proveniente dalle carceri, immigrati e giovani senza un mestiere. Queste, possono cooperare con gli Enti locali ed aggiudicarsi appalti di lavori (in House), con un notevole risparmio per l'Ente. Inoltre sottraiamo al malaffare e ad una vita disperata migliaia di persone che aiuteranno l'Italia a crescere e migliorare la società civile.

6. Giustizia e legalità

Gente con numerose denunce sulle spalle, liberi per le nostre città di compiere reati. Per loro devono aprirsi le porte del carcere. Facciamone di nuovi. Chi compie reati minori, lascia il carcere (in luogo di regime di sorveglianza) e deve frequentare centri di formazione professionale, e dopo lavorare per una cooperativa "ripartiamo" (da creare), cui affidare lavori in House negli Enti Locali.

7. Transizione ecologica e digitale

I piccoli Comuni spesso non sono dotati di sistemi adeguati per il trattamento degli scarichi fognari. Servirebbero sistemi di fitodepurazione, più economici e compatibili ambientalmente. Incentiviamo la produzione di energie alternative. Il Sud può darci tanto con i fotovoltaici. Incentiviamoli, come in passato creiamo il Fondo Energia.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

Dal 2012 al 2021 la Sicilia perde 37mila giovani laureati che migrano al nord e all'estero. Le università devono coadiuvare gli Enti Locali, fornendo loro studi e progetti (anche attraverso workshop organizzati sul territorio), e bisogna trovare la forma opportuna per poter trasformare queste progettualità, in progetti da spendere per aderire ai fondi comunitari e/o finanziamenti vari.

9. Politiche di genere e diritti civili

Ripuliamo le piazze dai nullafacenti immigrati spacciatori. Dagli Hotspot, chi ha i requisiti per rimanere nel nostro paese, deve essere inviato a dei centri di formazione professionale (da creare) per imparare un mestiere (elettricista, idraulico, falegname, etc), tanto ricercati dal mercato del lavoro. Diamo loro la possibilità di una esistenza dignitosa. Togliamoli al malaffare.

10. “Città 2050” e Pnrr (sicurezza e politiche per la casa)

Occorre una riforma urbanistica. Non è pensabile lo sviluppo della città pubblica solo attraverso lo strumento dell'esproprio. Non ci sono risorse, si creano sperequazioni tra i proprietari di aree e non consentono una crescita sostenibile, ambientale, infrastrutturale, economico e sociale. Perequazione e trasferimento dei diritti edificatori centrale nella nuova Legge di riforma urbanistica.

11. Patrimonio naturale

Il servizio canadair per gli incendi boschivi, deve essere totalmente gestito dallo Stato (Vigili del Fuoco, Protez. Civile), senza appalti di forniture rilasciate a privati. Pagati in base agli interventi: più incendi, più interventi, più soldi. INASPRIRE LE PENE. I soldi risparmiati servono per il rimboschimento delle aree. Conteniamo i dissesti idrogeologici e miglioriamo l'ambiente.

12. Politiche giovanili

Dobbiamo aprire le porte ai giovani, alle università, alle associazioni, ai portatori di interessi, solo ascoltando le loro possiamo porre le basi per un cambiamento duraturo. Organizziamo giornate tematiche con le università, sulla mobilità, ambiente, lavoro, etc., e coinvolgiamo i giovani. Del resto è una terra avuta in prestito dai nostri figli.

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

Non serve il Ponte sullo stretto, servono infrastrutture primarie (Strade, ferrovie, parcheggi, etc.). Incentiviamo il sistema ferroviario sia per il trasporto passeggeri (Milano-Napoli 659 km in 4.38 h e Napoli-Villa San Giovanni 317 km in 5.05 h) che per le merci, riduciamo il traffico gommato e l'emissione di CO2. Creiamo nuovi interporti per lo scambio merci.

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