Riforme istituzionali e sul lavoro

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1. Carta dei Principi e dei Valori

Il mandato di parlamentare europeo, italiano e consigliere regionale è ricopribile esclusivamente per due mandati indipendentemente dai ruoli ricoperti. Non sono soggetti al limite dei mandati il ruolo di consigliere comunale, sindaco (salvo il limite di legge), assessore comunale e regionale e presidente della Regione (salvo il limite di legge) o Provinciale.

2. Istituzioni e coesione territoriale

Superare il bicameralismo perfetto e differenziare le competenze di camera e senato in modo da aumentarne l’efficienza e ridurre il carico di lavoro dei parlamentari che sono diminuiti a seguito del referendum costituzionale. Per i parlamentari che assumono l’incarico di ministro o presidente del consiglio, sospendere la carica di parlamentare evitando il doppio incarico.

3. Enti locali

Preso atto che le Provincie esistono ancora, occorre ritornare al sistema elettorale dei consiglieri con elezione diretta da parte del corpo elettorale mediante una legge elettorale di tipo proporzionale invertendo la tendenza sul maggioritario. Il presidente della provincia dovrà ottenere la fiducia da parte del consiglio provinciale.

4. Economia, lavoro, impresa

Spostare la tassazione dal lavoro dipendente al capitale e al patrimonio con l’introduzione di una tassa patrimoniale. La perdita di potere di acquisto dei salari deve essere compensata con la riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione. Riforma della contrattazione collettiva per ridurre il numero di CCNL a poche decine effettivamente rappresentativi della realtà produttiva.

5. Salute e inclusione sociale

Istituire il servizio civico permettendo in analogia con il servizio civile di poter utilizzare 30 giorni all’anno di permessi retribuiti per l’attività svolta presso enti del terzo settore o pubblici per la cura di disabili, anziani, malati, migranti eccetera in modo da introdurre un percorso di solidarietà generazionale e di politiche di invecchiamento attivo.

6. Giustizia e legalità

Aumentare la spesa di parte corrente per la giustizia assumendo un maggior numero di magistrati e personale ausiliario per ridurre i tempi processuali. Dare maggiore spazio alla digitalizzazione e al processo telematico. Eliminare la competenza territoriale e assegnare le cause in base al ruolo unico della giustizia civile e penale quando il processo è esclusivamente telematico.

7. Transizione ecologica e digitale

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale deve essere monitorato e ben dichiarato e di conseguenza riconoscibile. Occorre predisporre una tassazione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in modo da spostare progressivamente la tassazione dal lavoro al capitale e a coloro che posseggono i fattori della produzione determinanti per lo sviluppo economico.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

Occorre istituire il garante nazionale dell’intelligenza artificiale per evitare che sistemi di intelligenza artificiale possano condizionare in combinazione anche con altri software o sistemi il libero arbitrio degli individui e la corretta informazione. L'utilizzo dell'intelligenza artificiale deve essere dichiarato bene comune universale e come tale accessibile a tutti e open source.

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