Reintroduzione del reato p.p 323 c.p. e nuove misure in attuazione dell'art. 54 Cost.

Materia: Altro
Contenuti

16 - Altro

Reintroduzione del reato p.p 323 c.p. e nuove misure in attuazione dell'art. 54 Cost.

Commento
Buongiorno a tutti, simpatizzanti ed Iscritti. Come a tutti noto quel patriota del Ministro Nordio per salvare i compatrioti dalla obbligatorietà dell’azione penale ha ritenuto opportuno abrogare
l’abuso di ufficio, che già il movimento aveva meglio novellato nella scorsa legislatura. Con buona pace dell’art. 54 Cost commi I e II ora
si da licenza di abusare dell’ufficio a chi dovrebbe essere fedele alla Repubblica e non all’interesse privato o al danaro privato che lo tenti da pubblico ufficiale o ad ogni altra utilità che lo
tenti. Questa manomissione della Costituzione agli art. 54 e 112, abrogato anch’esso di fatto di fronte ad un certo tipo di infedeltà del pubblico ufficiale va corretta. Il Movimento deve correggere
questa stortura anche se il cancello è aperto ed i buoi fuggiti dalle stalle. Sì perché l’obiettivo era non disturbare chi vuole fare e fare inteso come abusare con i soldi i 209 mld di € del P.N.R.R.
, che ha portato la pandemia e l’On. Prof. Avv. Giuseppe Conte coadiuvato dagli uomini d Governo dell’epoca ed ovviamente dallo staff di Chigi. Il reato va reitrodotto ed il Movimento, che dell’etica
in politica fa una bandiera e che ha alta anzi altissima l’asticella come ricorda il Presidente Conte deve avere il coraggio di farlo anche attraverso una proposta di legge popolare, che si applicherà
per il futuro e non per il passato come dice la norma fondamentale e costituzionale del diritto penale. Nullum crimen sine lege, nulla poena sine lege.
Magari non è necessario che il pubblico ufficiale vada in carcere, ma la pena deve essere l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, la confisca del patrimonio per equivalente e la previsione
civilistica della sua insuccessibilità. Ossia apertasi la successione del condannato sotto qualunque forma siano nascosti i beni e le utilità prezzo e frutto del reato esse saranno devolute con legato
ex lege allo Stato. Non siamo forcaioli, non vogliamo che gli infedeli restino in galera e si getti la chiave, per usare il lessico caro alla destra o ai destrorsi, ma una pena certa, quella si!
E quale pena migliore per chi si arricchisce con l’infedeltà della interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalle cariche nelle imprese pubbliche e private e della confisca per equivalente e
della intrasmissibilità inter vivos e mortis causa del prezzo o profitto del reato? Viva il Movimento, viva la gente di buona volontà, che saprà impegnarsi su questo fronte!
I veri patrioti in Italia sono coloro, che, durante la dittatura fascista, quando tutto era perduto, quando si rischiava la vita e la galera a criticare il Dittatore a capo del Governo,
al punto, che si arrivò a coniare il detto si stava meglio quando si stava peggio, non si accomodarono con i violenti, gli assassini e gli aguzzini, con quelli che facevano la guerra dal caldo
dei loro caminetti e delle alcove delle loro amanti, ma misero a rischio se stessi e le proprie famiglie per garantire a tutti quelle libertà e quella dignità che la dittatura aveva conculcato e che
sembravano perse per sempre, se non ci fosse stato il sacrificio di quei giovani e di quelle giovani! Viva i Patrioti, quelli veri e coloro, che ne sapranno raccogliere il testimone!
Il movimento non solo può, ma deve farlo! https://www.facebook.com/delucacinquestelle/videos/sassoli-su-conte-e-pnrr/449790146835803/?locale=ms_MY
(Numero massimo di caratteri) / 200