Reddito e servizi di base

Materia: Filoni tematici

1. Carta dei Principi e dei Valori

Più che integrata, la Carta dei principi e valori va applicata, con proposte radicali, a partire dal Reddito di base.

2. Istituzioni e coesione territoriale

Ridurre drasticamente i divari territoriali, non solo tra Nord e Sud, ma anche tra grandi città e aree interne. Partire dalla valorizzazione dei siti di attrazione culturale o ambientale per restituire servizi alle aree svantaggiate, a partire da trasporti e collegamenti, in modo da incoraggiarne anche il ripopolamento. L'introduzione di un Reddito di base sarebbe di aiuto per ridurre i divari.

3. Enti locali

Per migliorare la qualità delle istituzioni locali è necessario eliminare le sacche di voto di scambio che inquinano la selezione della classe dirigente amministrativa. Per farlo è necessario introdurre un Reddito di base che spezzi il legame parassitario tra eletto ed elettore e fidelizzi il cittadino alla difesa del bene comune e delle istituzioni.

4. Economia, lavoro, impresa

Introduzione di un Reddito di base incondizionato e universale, a partire dai più deboli: senza dimora, ragazzi e bambini di famiglie svantaggiate, donne in difficoltà e prive di strumenti finanziari (carte ricaricabili con iban, conto bancario) e successivamente a ceto medio, infine a benestanti e ricchi, come sistema di riequilibrio macroeconomico, sommabile integralmente al reddito da lavoro.

5. Salute e inclusione sociale

Potenziare la prevenzione rafforzando i presidi sanitari sul territorio, introducendo lo studio dell'educazione sanitaria, alimentare e ambientale nel ciclo della scuola dell'obbligo, finanziando la ricerca sull'impatto degli inquinanti di varia natura sulla salute, sull'origine e la cura delle molte malattie anche croniche e invalidanti, a partire da quelle più difficili da diagnosticare.

6. Giustizia e legalità

Recepire da organi inquirenti ogni indicazione utile alla repressione dei fenomeni criminali e al recupero di patrimoni e capitali illeciti. Reddito di base per slegare i meno abbienti dalla servitù criminale e dalla pratica del voto di scambio.

7. Transizione ecologica e digitale

Approfondire il tema della decrescita, della sostenibilità e dell'economia circolare. Tutela del commercio responsabile ed equo-solidale. Introdurre lo studio dell'educazione ambientale e dell'educazione digitale e tecnologia nel ciclo della scuola dell'obbligo. Abolizione di ogni sorta di incentivi alla combustione di rifiuti e biomasse.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

Potenziare la rete degli asili nido e la scuola, con l'introduzione di figure professionali (pedagoghi, psicologi, assistenti sociali) in ogni plesso scolastico, per dare ausilio e rafforzare il lavoro di maestri e docenti. Frequenza scolastica obbligatoria per didattica da ottobre a maggio, ma scuola aperta anche a giugno, luglio e settembre per attività alternative a scelta, con altro personale

9. Politiche di genere e diritti civili

Reddito di base, per rafforzare le donne e i non binari senza scoraggiarne la crescita occupazionale e le possibilità di carriera. Esteso a stranieri, soprattutto se profughi, per favorine l'integrazione. Asili nido a tappeto in tutto il territorio nazionale per favorire la maternità.

10. “Città 2050” e Pnrr (sicurezza e politiche per la casa)

Migliorare la vita nelle città rafforzando i servizi, le infrastrutture, a partire dal trasporto pubblico, le reti idriche e impianti di depurazione nelle aree acquatiche, migliorare la qualità dell'aria adeguandola agli standard OMS, difendendo e implementando gli spazi verdi, i luoghi di aggregazione, soprattutto per i ragazzi, tutelando i luoghi della cultura e i siti di interesse.

11. Patrimonio naturale

Introdurre dispositivi di legge a tutela del patrimonio naturale. Divieto alle amministrazioni locali di tagliare alberi e disporre interventi irreversibili sul verde pubblico senza consenso esplicito dei cittadini. Divieto di caccia e leggi severe a salvaguardia del mondo animale da ogni sorta di maltrattamento.

12. Politiche giovanili

Trasformare le scuole in grandi case dei bambini e dei ragazzi, dove possono restare a chiusura delle lezioni, seguiti da personale specializzato per recuperare lacune o usufruire di spazi verdi e palestre in cui praticare sport e danza, laboratori artistici, teatri, biblioteche, aule tecniche con dispositivi tecnologici, e altro ancora, da settembre a luglio e fino a tarda sera.

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

Restaurare le infrastrutture ormai fatiscenti del paese, dalle reti idriche ai trasporti locali e a lunga percorrenza. Potenziare al massimo la mobilità sostenibile da Nord a Sud e le reti telematiche, rendendo raggiungibili e abitabili per tutti anche le aree interne e i borghi in via di spopolamento.

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