Piano pluriennale utilizzo aree inutilizzate per impanti FV

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7. Transizione ecologica e digitale

Impostazione e sviluppo di programma pluriennale per l’energia rinnovabile basato principalmente sull’impiego di pannelli FV. Il piano dovrà comprendere la produzione della componentistica, impiantistica, e gestione di un grande parco di pannelli FV da piazzare nelle aree pubbliche e/o private non altrimenti utilizzabili evitando di consumare territorio destinabile ad altri tipi di uso.

Commento
Si propone l’impostazione e sviluppo di grande programma pluriennale per l’energia rinnovabile basato principalmente ma non esclusivamente sull’impiego di pannelli FV. Il piano dovrà comprendere tutte le fasi di produzione della componentistica, impiantistica, e gestione di un grande parco di pannelli FV da piazzare nelle aree pubbliche e/o private non altrimenti utilizzabili e possibilmente con effetti estetici e funzionali validi per la popolazione evitando di consumare territorio destinabile ad altri tipi di uso, soprattutto colture agricole. Ad esempio la copertura di: - Parcheggi pubblici/privati, - Viali all’interno dei cimiteri, - Viali in zone turistiche, - Stabilimenti balneari, - Capannoni in esercizio e/o dismessi, - Zone marginali di strade e autostrade. - piste ciclabili, campi sportivi, ecc. - copertura dei bacini idrici con elementi galleggianti che oltre a sostenere i pannelli FV evitano le perdite di acqua per evaporazione. Lo scopo finale evidentemente è quello di ridurre la dipendenza energetica del paese da fonti fossili riducendo di conseguenza il livello di inquinamento dell’atmosfera e la dipendenza dall’estero per le forniture.
Il programma dovrebbe comprendere: - la costruzione in Italia di stabilimenti in grado di produrre la quantità necessaria di pannelli FV nonché sistemi di accumulo dell’energia e la componentistica accessoria, carpenteria metallica, cavi, connessioni elettriche, sistemi di protezione, sicurezza e allarme. - La formazione di maestranze adatte al tipo di costruzione. - La formazione di progettisti e tecnici in grado di impostare i progetti specifici per ogni tipo di applicazione, - La definizione di centri di concentramento, trasporto e smistamento dell’energia prodotta tenendo conto della specificità della fonte primaria, cioè periodi di inattività notturna e nel caso di pesante copertura della luce solare, necessità di instradare l’energia prodotta evitando il sovraccarico del periodo diurno utilizzando sistemi di accumulo e gestione del consumo regolata da centrali di comando.
VANTAGGI. I vantaggi di un tale progetto sono chiaramente visibili: - Riduzione delle emissioni in atmosfera di inquinanti soprattutto il gas serra CO2, - Riduzione della spesa energetica che attualmente avviene per la maggior parte all’estero sia come combustibili fossili (carbone, petrolio, gas naturale), - La riduzione della spesa energetica significa la maggior disponibilità di risorse economiche e finanziarie che rimangono nell’ambito nazionale. Ciò significa un netto aumento del PIL, di conseguenza una diminuzione del rapporto Debito/PIL e perciò, a tendere, a misura dello sviluppo del piano, una prevedibile riduzione dello spread e del costo dell’indebitamento con il sistema bancario cioè riduzione della spesa per interessi sul debito. - Le coperture delle aree dismesse potrebbero essere integrate con una raccolta integrata delle acque piovane intercettate dalle coperture stesse, e incanalamento verso bacini di raccolta. - Nelle aree cittadine la copertura dei percorsi pedonali e ciclabili porterebbe indubbi vantaggi alla popolazione. - Non dovrebbero esserci grandi ostacoli al reperimento di aree idonee con le caratteristiche elencate sia a livello pubblico che privato. Ovviamente in quest’ultimo caso si dovrà definire una corretta retribuzione al privato per l’uso delle proprie aree. - Il grande vantaggio dei sistemi FV risiede nella bassa necessità di manutenzione ordinaria rispetto ad altre forme di generazione di energia quali eolica e biomasse.
BARRIERE. Certamente la prima barriera sarebbero le risorse finanziarie che non sarebbero di piccola entità, anche se, eccetto per gli stabilimenti produttivi, gli investimenti per le installazioni possono essere graduati nel tempo a misura dell’avanzamento del progetto. Spese e investimenti verrebbero compensati dagli indubbi vantaggi economici come detto nel punto precedente. Particolare attenzione dovrà porre agli aspetti ambientali ed estetici, ma si confida che lo sviluppo della tecnologia dei pannelli FV consenta di risolvere in modo accettabile il problema. Non sempre le aree di produzione coincidono con le aree di consumo, quindi ci sono spese di trasporto e dispacciamento che vanno gestite con oculatezza in modo da evitare sovraccarichi delle reti elettriche esistenti e le inevitabili perdite dovute al trasporto. Devono essere progettate ad hoc stabilimenti locali di immagazzinamento dell’energia, conversione in corrente alternata e immissione nella rete pubblica. Ciò comporta investimenti, costi di gestione e inevitabili perdite di energia nelle fasi di trasformazione e trasporto.
SOLUZIONI. Per evitare o attenuare i problemi di cui al punto precedente occorrerà studiare aggregazioni delle utenze in Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) variamente dimensionate. Gli investimenti come detto saranno importanti ma in ogni caso andranno ad alimentare un mercato sostanzialmente interno quindi rappresenteranno un potente contributo all’economia nazionale, all’occupazione di m.d.o. sia operaia che di professionisti di elevata qualificazione, e in ultima istanza all’incremento del PIL. CONSIDERAZIONI A MARGINE. È evidente la natura variabile della produzione di energia FV. Si ritiene opportuno che vengano valutate anche altre soluzioni non dipendente dai fattori atmosferici, ad esempio il geotermico ad alta temperatura e l’utilizzo di biomasse di scarto non per combustione ma per gassificazione o pirolisi.
CALCOLI. Dati ISTAT Al 31 dicembre 2020 risultano attivi 10.956 supermercati, 3.613 grandi magazzini e 678 ipermercati (Tavola 22.3). I supermercati si confermano come la forma di vendita della grande distribuzione più diffusa sul territorio nazionale e quella che impiega, in termini assoluti, il maggior numero di addetti: 209.893. Gli ipermercati, invece, sono caratterizzati dal più alto numero di addetti per esercizio: 114,4 addetti, contro 19,2 dei supermercati e 11,3 dei grandi magazzini Se ognuno dei 15.224 supermercati (= supermercati + grandi magazzini + ipermercati) dispone di un parcheggio medio di 3.000 mq, significa disporre di un’area potenziale di 45 MLN mq da coprire con pannelli FV.
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