Modifiche allo Statuto - Articolo 20 (Bilanci)

Materia: Organizzazione interna e strumenti

Contenuti

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

Aggiungere comma d: "I fondi disponibili vengono così ripartiti: 30% per la gestione delle spese del M5S nazionale (sede nazionale consulenze ecc.); 70% per le spese di gestione del Movimento così ripartite: 30% Regioni; 20% Province; 10% Comuni; 10% Città Metropolitane."

Commento
Questa modifica mira a rendere la gestione dei fondi più trasparente e a garantire una distribuzione equa delle risorse finanziarie. Alcuni partecipanti sono favorevoli alla ripartizione prevista, ritenendo che possa favorire la trasparenza e supportare meglio le attività locali, come campagne elettorali o l'apertura di sedi fisiche. Tuttavia, molti suggeriscono che la percentuale assegnata alle regioni sia troppo alta, soprattutto perché alcune regioni ricevono già finanziamenti dai consigli regionali. C'è chi propone di aumentare la quota destinata ai comuni e alle città metropolitane, che attualmente sembra troppo bassa, mentre altri ritengono che le percentuali rigide potrebbero non essere adeguate a rispondere alle diverse necessità dei territori, suggerendo invece una distribuzione flessibile basata su criteri di efficienza e fabbisogni specifici. Altri ancora suggeriscono di destinare più fondi alla comunicazione e all'apertura di sedi territoriali per garantire una maggiore presenza del Movimento. Complessivamente, emerge la necessità di trovare un equilibrio che risponda alle diverse realtà locali, senza penalizzare né sovvenzionare in modo sproporzionato nessun livello territoriale.

Commento

Questa modifica mira a rendere la gestione dei fondi più trasparente e a garantire una distribuzione equa delle risorse finanziarie. Alcuni partecipanti sono favorevoli alla ripartizione prevista, ritenendo che possa favorire la trasparenza e supportare meglio le attività locali, come campagne elettorali o l'apertura di sedi fisiche. Tuttavia, molti suggeriscono che la percentuale assegnata alle regioni sia troppo alta, soprattutto perché alcune regioni ricevono già finanziamenti dai consigli regionali. C'è chi propone di aumentare la quota destinata ai comuni e alle città metropolitane, che attualmente sembra troppo bassa, mentre altri ritengono che le percentuali rigide potrebbero non essere adeguate a rispondere alle diverse necessità dei territori, suggerendo invece una distribuzione flessibile basata su criteri di efficienza e fabbisogni specifici. Altri ancora suggeriscono di destinare più fondi alla comunicazione e all'apertura di sedi territoriali per garantire una maggiore presenza del Movimento. Complessivamente, emerge la necessità di trovare un equilibrio che risponda alle diverse realtà locali, senza penalizzare né sovvenzionare in modo sproporzionato nessun livello territoriale.

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