mappatura presenza amianto rete idrica

Materia: Organizzazione interna e strumenti

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

In Italia c'é rischio cancerogeno per inquinamento da amianto presente nelle tubazioni dell’acqua.Il Sindaco farà una mappatura della rete dell’acqua specificando se in essa vi sia cemento-amianto.In caso di presenza amianto, deve essere contattato il fornitore dell’acqua per valutare la quantità di tubi e i costi per la rimozione.Il fornitore impiegherà parte degli utili per sostituire i tubi

Commento
PREMESSA A seguito dei due referendum relativi all’acqua pubblica, il servizio idrico dell’acqua nel territorio nazionale, comprese le Regioni a statuto speciale, deve rimanere pubblico. Questo servizio ha l'obiettivo di salvaguardare il benessere dei cittadini attraverso la fornitura di un servizio idrico efficiente, sano e rientrante sempre nei migliori valori di purezza prevista dalle normative nazionali e internazionali. C’è un rischio in Italia, in Europa e su tutto il pianeta che viene fortemente sottovalutato ed è il rischio di inquinamento da amianto proveniente dalle tubazioni per la distribuzione dell’acqua. In Italia, l’entità del problema dovrebbe corrispondere a circa 100 mila chilometri di tubazioni; un rischio duplice legato a fenomeni di usura di queste tubazioni dovute dalle escursioni termiche e da fenomeni sismici anche di modesta entità; l’impatto sulla salute della popolazione si verifica con le neoplasie. Ricercatori hanno già focalizzato questo problema e il numero di mesoteliomi pleurici nei quali non si riesce a ricostruire le esposizioni riguardano le donne, perché trascorrono più tempo in casa e sono più esposte all’inquinamento sia per ingestione che ambientale. La Comunità scientifica è assolutamente convinta che ci sia un impatto cancerogeno negativo anche sull’apparato gastro-enterico. Inoltre Il Sindaco è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. PROPOSTA Il Sindaco deve predisporre una mappatura della rete distributiva dell’acqua specificando la tipologia delle condutture utilizzate al momento del posizionamento delle stesse e nello specifico se nella rete di distribuzione dell’acqua vi sia la presenza di manufatti di cemento-amianto. Deve porre in atto tutte le azioni conseguenti per verificare la presenza, nelle tratte, eventualmente interessate, degli agenti cancerogeni indicati in premessa e, dopo le dovute ricerche e in presenza di dati scientifici, informare la popolazione sulla pericolosità dell’uso dell’acqua condotta nelle abitazioni da condutture in cemento-amianto. Qualora sia riscontrata la presenza di amianto, deve essere contattata la ditta distributrice che gestisce la fornitura dell’acqua al fine di valutare la quantità di tubazioni di cemento-amianto e i costi per la sua rimozione. Il Sindaco ha l’obbligo di comunicare al Ministero della Sanità il rischio salute e al Ministero delle Infrastrutture e Lavori Pubblici il costo per la rimozione e sostituzione delle tubazioni. Infine il Governo dovrà legiferare affinché l’Ente che gestisce le reti idriche investa una percentuale (da definire) degli utili nella sostituzione delle tubazioni e nella ricerca delle perdite occulte sempre più frequenti e numerose. Antonino Sparacino
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