Maggir controllo della collettività a livello locale e nazionale. No privatitazzione dei servizi.

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2. Istituzioni e coesione territoriale

Opporsi all'autonomia differenziata. Cambiare il sistema elettorale per renderlo più democratico: no alle candiature civetta in più collegi, no alle liste bloccate. Pensare ad un sitema di "recall" nel caso di cambio di partito. Togliere il pareggio di bilancio dalla Costituzione.

3. Enti locali

I servizi comunali (acqua, scuole dell'infanzia, rifiuti e magari anche trasporti pubblici dovrebbero tornare alla gestione dei comuni, senza che dei privati ci guadagnino sopra. La storia dell'efficienza è una favola, e si basa sullo sfruttamento del lavoro che di regola i privati esternalizzano a loro volta.

4. Economia, lavoro, impresa

Salario minimo e sicurezza del posto di lavoro. Aumento delle pene per ggli incidenti causati da mancato rispetto delle norme, e maggiori controlli. Chi acquista è poi vincolato a mantenere i livelli occupazionali per un periodo definito di tempo (anni). Il marchio non può essere "esportato", per es. licenziando i lavoratori per trasferire la lavorazione altrove.

5. Salute e inclusione sociale

Il SSN dovrebbe essere appunto nazionale, e sottratto alle regioni. No al favorire i privati, né tantomento aiutarli finaziariamente.

7. Transizione ecologica e digitale

Evitare il consumismo sfrenato, è precondizone di una vera transizione ecologica No "green washing". Obbligare le ditte che producono apparecchi a rapida obsolescenza (per es. gli smartphone) a ritirare l'usato e riciclare. Favorire le soluzioni ibride per la mobilità ed il riscaldameento. Evitare che la transizione digitale si traduca in un controllo (spesso esercitato da privati) sui cittadini.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

Lo stato deve instire di più nella formazione (scuole) e nella ricerca (Università). Le scuole e le università devono servire a creare delle personalita pensanti, non degli automi per il lavoro. L'informazione deve essere sottratta ai gruppi indistriali (Elkann, etc) togliendo i contributi a quei giornali.

11. Patrimonio naturale

No al consumo del suolo per progetti assurdi di viabilità e commercio. No grandi opere. Investire nella manutenzione e miglioramento dell'esistente. Non fare tutto in funzione del turismo che distrugge l'identità dei luoghi e in realtà non porta "ricchezza" se non a pochi.

12. Politiche giovanili

Bisogna dare ai giovani la possibilita di costruirsi una famiglia, favorendo l'impiego stabile e la possibilita di trovare una casa a prezzi ragionevoli: le banche italiane non danno mutui se non hai un'impiego a tempo indetermnato. Questo favorisce la formazione di famiglie e la natalità (bandiere della destra !) assai più dei cosiddetti bonus.

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

No alle grandi opere. Si alla mobilità collettiva come treni e trasporti cittadini tipo tram. Favorire l'uso di aerei a turboelica (più lenti, ma meno rumorosi ed in quinanti) per i tragitti aerei brevi.

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