La politica al servizio della gente. Costituzionalizzazione del limite dei due mandati.

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La politica come servizio e non mestiere! Costituzionalizzazione del limite dei due mandati.

Commento
Buongiorno a tutti, simpatizzanti ed Iscritti. Recita l’art. 3 comma 2 della Costituzione della Repubblica Italiana. “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, c
che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
e sociale del Paese.”Bene, negli ultimi anni, quelli dopo il 1992 abbiamo assistito alla spettacolarizzazione della politica
ossia alla sostituzione del ceto politico composta dagli Sturzo, De Gasperi, Dossetti, Moro, Pier Santi Mattarella, Gino Giugni, Pertini, La Pira, ad uno fatto di ballerine,
vallettine, olgettine, presentatrici televisive come Elisabetta Gardini, che in tv ha costruito la sua popolarità ed è in politica da trenta anni
e sono trenta anni che ci campa e si vede nelle sue strisce quotidiane nei panini dei telegiornali! Cosa abbia da apportare di nuovo alla vita della Repubblica
chi in trenta anni non ha fatto altro che demolire le prerogative e garanzie è lecito domandarselo!
Se si leggono le proposte sulla regola interna dei due mandati del movimento, si legge sempre, che la regola va modificata, perché il fatto, che solo il Movimento la abbia fa perdere esperienze
preziose allo stesso. Il ragionamento è errato, perché errata è la prospettiva, da cui lo si imposta. È fuori discussione, che in Italia la politica sia riservata non ai cittadini ma ai professionisti
. I lupi della politica sono sempre gli stessi. Tuttavia, la regola dei due mandati, come diceva già Mino Martinazzoli, andrebbe costituzionalizzata.
La Meloni sostiene, di aver iniziato, a far politica, impressionata dalla strage di Via D’Amelio. Una vera menzogna, di pura propaganda. Si!
Si! Oggi il Presidente del Consiglio p.t. ha all’anagrafe 47 anni, sebbene nelle photoshoppate ne mostri meno, ma cosa possa determinare un quindicenne all’ambizione di divenire il capo del Governo,
che ad ogni due per tre nella sua carriera politica ha attaccato la magistratura, tranne la breve pausa di tangentopoli. è un mistero! Anche perché sono due anni. che governa da Presidente
del Consiglio e non sembra che abbia onorato la memoria del suo ispiratore alla politica Paolo Borsellino. Nulla ha fatto. perché l’agenda rossa del magistrato ucciso dalla mafia uscisse alla ribalta.
Insomma. anche lei vive e sopravvive di politica. da quando è stata eletta deputata e da quando nel 2008 è diventata ministro di una gioventù, che ha contribuito a precarizzare, ecco perché le culle
sono vuote. Dal 2008 ad oggi sono passati 16 anni e la sig.ra Meloni ed i suoi sodali di partito, ma anche negli altri di partiti, si sono incollati alla sedia, raccontandoci ogni sera come volevano.
, che dovessimo vivere. Idee poche, visto che il debito pubblico, tranne la breve parentesi del governo Prodi, è cresciuto e moltiplicato. Diceva Mino Martinazzoli, il cui comandamento era:
Diceva Mino Martinazzoli, il cui comandamento era: “Primo: non rubare. Non solo i denari ma anche la speranza delle persone” e che ho avuto l’occasione d’incontrare nella sala Rossa di un Castello,
complice forse la crisi del pentapartito, travolto da tangentopoli, e non della I repubblica, che sarebbe stato il caso, di pensare ad un limite ai mandati dei politici e ne suggeriva due.
Poi quando lo incontrai in epoca di seconda repubblica a domanda diretta affermò, che uno era anche troppo! Mino Martinazzoli applicò a sé stesso questa regola e
“Non si candiderà più a nulla, rarissimo, forse unico dopo la sconfitta alle politiche del 1994 e la candidatura alle regionali in Lombardia, che sapeva benissimo infruttuosa.”
Bene se i lupi della politica non sono capaci di applicare l’art. 3 co II della Costituzione, se hanno volontariamente ridotto i partiti, prima a mere succursali di testate e programmi
televisivi e, poi, a luoghi, in cui si confrontano il capo ed i suoi yes man, è venuta l’ora di applicare, quanto già sosteneva l’ultimo segretario della D.C., primo del partito popolare.
Costituzionalizzare il limite dei due mandati. In questo modo si renderebbe la politica davvero un servizio e non un mestiere, come oggi è, e non sentiremmo più quella menzogna, che ci propalano
da trentanni dell’apertura dei partiti personali, quelli con il nome del capo nel simbolo, alla società civile. Diceva Giovanni Falcone: “Gli uomini passano, ma le idee restano e camminano sulle
gambe di altri uomini” ma anche “Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare
Basta lamentele, basta discussioni sul noi dobbiamo modificare la nostra regola interna, per competere con gli altri e non perdere le esperienze dei vari Raggi, giusto per fare un nome.
Facciamo camminare sulle nostre gambe le idee dei padri costituenti ed anche quelle di Mino Martinazzoli. Ritorniamo ai valori della Costituzione! Diamo al Paese una politica fatta dalla gente e
e non dai capibastone! Costituzionalizziamo il limite dei due mandati! VIVA il Movimento se saprà effettuare questa rivoluzione. Si, ma così si perdono esperienze preziose!
Quanti di noi italiani conoscevano il prof. Avv. Giuseppe Conte prima del maggio 2018? Ebbene, egli ha dato prova di grande capacità senza essere un habitué delle aule parlamentari, come è la attuale
Presidente che Consiglio dei Ministri ed i suoi sodali, che di politica vivono dal 28 aprile 2006, da ben 18 anni. Un ricambio ci vuole! Ci vogliono portare il Premierato, sul modello americano?
Sblocchiamo i partiti, costituzionalizzando il limite dei due mandati, di modo che non potranno mai più essere personali. In questo modo non vi sarà più bisogno nemmeno di mettere nomi e cognomi
nei simboli elettorali, che sono la prova provata, che, per volere di questi signori la nostra democrazia si è da tempo trasformata in oligarchia e fra poco in oclocrazia, l’anticamera della tirannide
Viva il Movimento, viva le persone di buona volontà, se sapranno unire le loro energie, per realizzare questo grande cambiamento della vita della Repubblica, che sarebbe pienamente in linea col volere
dei Padri Costituenti, gli unici veri patrioti, che l’Italia debba conoscere e riconoscere!
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