Il ruolo della Cultura nella nostra agenda politica

Nella Carta dei Principi e dei Valori la Cultura deve essere un punto a sé stante in considerazione del ruolo strategico primario che essa può e deve avere in una nostra agenda politica che abbia come obiettivo la cura e il benessere della persona intesa come individuo e come parte di una società fondata sui valori della convivenza rispettosa, democratica e pacifica.

Intelligenza artificiale e robotica impongono di ridisegnare il sistema fiscale e dei tributi: TASSARE IL PROFITTO PRODOTTO DALLA IA E DAL LAVORO DEI ROBOT.

Viviamo un'epoca di disagio psicologico e mentale. La Cultura può essere di supporto tramite l'utilizzo delle arti, come dimostrano studi condotti. Dunque potenziare le arti nelle scuole e nei luoghi di cura sul modello delle buone pratiche già attive. Al SSN vanno destinate tutte le risorse dello Stato disponibili. Investire su prevenzione tramite educazione alimentare e sport.

Nel contesto storico attuale la Scuola e la Cultura devono poter svolgere al meglio la comune funzione sociale come presìdi di conoscenza e strumenti di sviluppo positivo della persona. Entrambe devono essere finanziate adeguatamente e liberate da un'ottica aziendalista. I lavoratori di entrambe devono essere equamente remunerati. I loro spazi devono essere messi in sicurezza.

Nella nostra visione la città 2050 avrà raggiunto l'obiettivo 11 dell'Agenda 2030: centri urbani aperti a tutti, sicuri, resilienti e sostenibili. I centri storici avranno di nuovo la funzione residenziale e culturale. La città sarà riforestata per mitigare surriscaldamento e abbattere inquinamento dell'aria. La città sarà di nuovo a misura di bambino.

La conservazione della biodiversità e degli ecosistemi è alla base della nostra sopravvivenza. La nostra agenda politica deve contemplare il raggiungimento degli obiettivi della Rete Natura 2000 in tutte le regioni.