FORMAZIONE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO SVOLTA DAI TECNICI DELLA PREVENZIONE DELLE ASL

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FORMAZIONE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

Commento
Con il DECRETO-LEGGE 21 ottobre 2021, n. 146 le competenze in materia di vigilanza e controllo rivolte alla sicurezza dei lavoratori di competenza dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL vengono estesi anche all'Ispettorato Nazionale del Lavoro che già era per questa materia competente per i lavori edili e per i lavori subacquei. Pertanto l'attività di ispezione nelle aziende effettuata dai due enti, dall'entrata in vigore del decreto si sovrappongono. La sicurezza sul lavoro da parte degli imprenditori, si attua con una serie di attività volte alla prevenzione che deve tendere all'eliminazione del pericolo o alla sua riduzione e ciò si espleta con una serie di misure di prevenzione e di protezione. Le misure preventive consistono con gli interventi attivi volti a sanare gli ambienti e le fasi lavorative tramite anche interventi sull'organizzazione del lavoro come la formazione dei lavoratori che è un obbligo per i datori di lavoro. Negli ultimi anni il legislatore a ragion veduta ha dato sempre più valore e importanza alla formazione del lavoratore in materia di sicurezza per la riduzione degli infortuni e delle malattie professionali ritenendo che questa rappresenta una delle misure più significative poichè rendendo consapevoli i lavoratori dei rischi e dei pericoli presenti nella propria attività, questi possono essere evitati. Purtroppo nonostante la spesa sostenuta dai datori di lavoro per l'adempimento a tale obbligo normativo, il numero degli infortuni è sempre alto e soprattutto è molto alto il numero degli infortuni gravi e mortali. Ciò può trovare spiegazione in una formazione di qualità non eccellente o non appripriata per la tipologia di discenti. Visto il periodo di crisi che vive l'economia italiana, visto che tale formazione così come viene fatta non trova la sua utilità per la riduzione del numero degli infortuni, visto la notevole spesa che le aziende devono sostenere per la formazione dei lavoratori che se risparmiata potrebbero invece essere dirottata per il rinnovo del parco macchine da lavoro o per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuali di più alta qualità, vista la sovrapposizione di competenze per la vigilanza dei luoghi di lavoro, potrebbero i tecnici della prevenzione delle ASL che sono persone esperte e competenti e che hanno negli anni acquistato notevole conoscenze in materia di sicurezza del lavoro, essendosi occupati di inchieste infortuni e quindi approfondito le conoscenze delle cause degli infortuni, potrebbero queste figure effettuare formazione ai lavoratori delle aziende in modo da far risparmiare alle aziende la spesa per la formazione non specifica e dall'altro lato permettere al servizio sanitario nazionale di effettuare incassi e allo stesso tempo non creare sovrapposizione nelle attività di vigilanza svolte dalle ASL e dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Inoltre alcune tipologie di corsi dovrebbero essere eliminati come quello degli aggiornamenti per la conduzione delle macchine come i muletti o dei trattori poichè con l'attuale normativa l'aggiornamento deve essere effettuato ogni 4 anni. NON VIENE RIFATTO IL CORSO PER LA CONDUZIONE DELLE AUTOVETTURE O DEI CAMION NON SI SPEIGA PERCHE' INVECE PER QUESTI ALTRI MEZZI DEVE ESSERE FATTO OGNI QUATTRO ANNI O COME I CORSI PER I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI DELLA SICUREZZA CHE DEVONO ESSERE FATTI OGNI ANNO. Anche quest'ultimo obbligo formativo a mio avviso dovrebbe essere rivisto poichè la sicurezza sul lavoro ha oramai come utilità principale il guadagno da parte degli studi, dei professionisti e dei consulenti più che utilità dei lavoratori che come ho sopra scritto non contribuisce alla riduzione degli infortuni.
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