Finta bioedilizia, salute nelle abitazioni, sostenibilità dei materiali edili, danni da superbonus

Materia: Altro
Contenuti

16 - Altro

Suggerisco il filone tematico della VERA bioedilizia senza claim di falsa sostenibilità per propugnare l'impiego di materiali veramente naturali, non tossici e non inquinanti.

Commento
Il termine di bioedilizia è impropriamente impiegato come specchietto per le allodole per meri fini commerciali; assieme a materiali apparentemente naturali si impiegano rifiuti speciali se non pericolosi, materiali aventi un LCA (life cycle assesment) inaccettabile, materiali sintetici tossici e poco duraturi, dannosi per l'ambiente. Si parla di "case di legno" quando in realtà sono case di colla (X-lam); si propaganda la non traspirabilità al fine di rendere indispensabile apparecchi di ricambio dell'aria, insalubri, facendoli addirittura passare per salutari; si propongono abitazioni piene di impianti (che non sono mai sostenibili) anzichè proporre involucri traspiranti e materiali naturali sanificanti che, qualora dotati di una massa elevata, renderebbero inutile la climatizzazione estiva per la quale si consuma la maggior parte dell'energia per la climatizzazione; si propongono sistemi di riscaldamento obsoleti e insalubri quali riscaldamento a pavimento con monotubo a spirale, ventilconvettori e split. Sono stati consigliati impianti energivori (pompe di calore) ignorando completamente gli impianti a biomassa (energia rinnovabile). La maggior parte degli involucri sintetici applicati alle abitazioni hanno creato un ambiente insalubre rendendo obbligatori interventi atti a ridurre la formazione di condensa e muffe (impianti di VMC, ecc.); sono state nascoste le manutenzioni che si renderanno necessarie, il fatto della pessima sostenibilità ambientale e la loro complessiva scarsa durata. L'OMS ha identificato alla fine degli anni 80 una patologia, la SBS (Sick Building Syndrome, sindrome della casa malata, dove l'ammalato è in realtà chi vi abita, sottoposto ad un inquinamento molto più impattante di quello dell'ambiente esterno (dalle 5 alle 50 volte); i maggiori responsabili di questa patologia sono i materiali edili impiegati, che andranno a costituire i due terzi delle emissioni inquinanti globali, non testati da un punto di vista tossicologico a lungo termine. Proporrei di far pagare i costi di smaltimento al momento dell'acquisto dei materiali edili, di sanzionare il "green washing" e di adottare il sistema dell'antitrust danese dove senza LCA opportunamente stimato non si possono spendere claim di sostenibilità.
(Numero massimo di caratteri) / 200