Democrazia Partecipata a sostegno di territori a forte rischio desertificazione - Ad esempio VALLE del FORTORE e non solo.

Promuovere "luoghi istituzionali" capaci di creare coesione territoriale in territori di confine frammentati da confini "politici" interregionali. Si pensi alla frammentazione territoriale di territori interni come la Valle del Fortore (un lembo di territorio compreso tra gli spartiacque dell'Appennino Dauno e Sannita) amministrata da tre diverse regioni: Campania, Puglia e Molise.

Al fine di promuovere e riconoscere l'importanza alla partecipazione civica pensare all'istituzione di una nuova "figura pubblica" indicata dall'elettorato in assenza di candidatura diretta dell'interessato e scelta tra cittadini che si sono particolarmente distinti nella collettività per capacità nell'impegno civico.

Attivare politiche volte all'arresto della desertificazione economica e sociale nelle zone ad alto calo demografico mediante la valorizzazione di economie territoriali autoctone che richiedono la presenza di forza lavoro stabile sui territori. Disincentivare le politiche volte a sostenere pratiche agricole intensive e incentivare l'agricoltura di qualità in sintonia con le vocazioni territoriali.

Favorire la transizione ecologica ed energetica che mira all'autoproduzione e al risparmio puntuale. Ostacolare quelle attività che creano speculazione e business rappresentando truffe semantiche basate sul principio ideale delle energie rinnovabili.

Agevolare i capaci e meritevoli oltre che le fasce meno abbienti di studenti, mediante l'accesso al maggior numero possibile ad alloggi universitari gratuiti o a costi agevolati e sostenibili.

Attivarsi in tutti i modi per portare a compimento le opere necessarie e già individuate come strategiche a livello nazionale durante i Governi Conte I e II.