Automatizzare tutto quello che è automatizzabile e lasciare spazio alle idee nel rispetto della sostenibilità

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2. Istituzioni e coesione territoriale

L'apparato burocratico è diventato ormai un mostro incontrollabile per la singola mente umana. Andrebbero esplorate le opportunità formidabili date alla AI per aiutare a gestire le decisioni, capire l'ammissibilità normativa, dare coerenza ai singoli provvedimenti dando le motivazioni, illustrando gli obiettivi e, soprattutto, descrivendo come sarà monitorato e verificato il loro raggiungimento.

3. Enti locali

Occorre fare una riflessione profonda sull'attuale assetto degli enti locali perché la tecnologia oggi ci consente di automatizzare molte delle attività ancora oggi demandate alle singole persone, con inutili sovrapposizioni e spesso impedimenti anche tra i singoli uffici. La struttura rigida per settori funzionali dovrebbe lasciar spazio a strutture a processi che coinvolgano diverse competenze

6. Giustizia e legalità

Digitalizzare la giustizia abolendo la carta, le raccomandate, i faldoni, creando fascicoli digitali, riducendo drasticamente i tempi morti e le attese per un sacrosanto diritto ad avere equa giustizia.

7. Transizione ecologica e digitale

Punto fondamentale per il movimento: respingere ogni tentativo di ritorno al passato, attivazione di politiche energetiche realmente ecologiche e sostenibili, gestione dei rifiuti nell'ottica dell'economia circolare e della "responsabilità sia del produttore che personale" per modificare realmente i nostri comportamenti.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

Il mondo cambia molto rapidamente, ma la scuola tarda a prenderne atto, sia a livello di programmi di studio che di formazione del corpo insegnanti. Non dovrà mai mancare l'attenzione alla cultura generale, all'approccio critico, al rispetto delle persone e delle idee di ciascuno, ma occorre dare più spazio alle sperimentazioni per far tornare la voglia di studiare, la curiosità di apprendere.

10. “Città 2050” e Pnrr (sicurezza e politiche per la casa)

La città dei "15 minuti", con riduzione dell'uso di auto per i bisogni quotidiani, la riappropriazione degli spazi pubblici intesi soprattutto come loro cura e non sfruttamento, stop alla cementificazione selvaggia, all'inciviltà dei comportamenti. Riduzione delle attività notturne per ritornare alla cultura del riposo, al diritto alla sicurezza e alla riduzione degli sprechi energetici.

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

Maggior spazio alle sperimentazioni legate alla mobilità sostenibile. Nella mia esperienza di assessore a Vimercate ho promosso il bus a chiamata, il PUMS all'"olandese" con proposte concrete di mobilità dolce e di riduzione dell'occupazione degli spazi pubblici da parte delle auto, introduzione di sistemi digitali per migliorare l'accesso ai servizi e al lavoro, presenza diffusa di aree verdi.

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