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"Tutte le cose sono collegate.
Qualunque cosa succeda alla terra succede ai figli della terra.
L’uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo.
Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a se stesso."

Capo indiano Seattle, 1845.


Il nostro è un momento storico molto particolare; forse per la prima volta nella storia abbiamo la possibilità di vedere con chiarezza quanto stiamo mettendo a rischio la nostra soppravvivenza sulla Terra.
Il cambiamento climatico già impatta sulle nostre vite e i suoi effetti rischiano di essere sempre più drammatici: aumento delle temperature, più alluvioni e disastri naturali, danni all'agricoltura e riduzione della produzione alimentare nonchè maggiori migrazioni dalle zone più colpite.
Ma non solo; fenomeni come la deforestazione o la perdità di biodiversità (la riduzione del numero delle diverse specie animali e vegetali che popolano il pianeta) sono assai meno discussi e percepiti come cruciali ma rischiano di avere ripercussioni altrettanto distruttive sugli equilibri del pianeta e quindi sulle nostre vite.

Nonostante la loro cruciale importanza, questi temi entrano raramente nel dibattito pubblico e politico italiano e quasi mai con il necessario livello di approfondimento. Accogliere la sfida di questo tempo sarebbe una straordinaria occasione per mettere in discussione l'iniquo ed insostenibile sistema produttivo ed economico attuale che ha finito per concentrare la ricchezza globale in pochissime mani.
Quello che non ci viene spiegato è che le soluzioni alla crisi ambientale porterebbero in realtà vantaggi in termini economici ed occupazionali; un recente studio ha calcolato gli effetti su occupazione ed emissioni di gas serra del passaggio ad una economia circolare in Svezia. Le conclusioni sono che entro il 2030, i gas serra scenderebbero di quasi il 70% e ci sarebbe un incremento di 100.000 posti di lavoro e un miglioramento della bilancia commerciale del 3% del PIL.

Questi sono i temi che mi affascinano e di cui la Politica con la P maiuscola dovrebbe dibattere. Ho studiato ingegneria ambientale al Politecnico di Torino e poi proseguito gli studi con un dottorato congiunto tra il Politecnico e il Centro Comune di ricerca (JRC) di Ispra. Per molti annni ho lavorato nella ricerca ed in particolare nel settore della analisi di ciclo di vita (LCA), una metodologia scientifica che mira a dare una misura concreta al concetto di "sostenibilità".
Quando nel 2013 sono entrato in Parlamento ho avuto la straordinaria occasione di mettere i miei studi e la mia esperienza professionale al servizio della difesa dell'ambiente. Spero che questo nuovo corso del MoVimento possa essere un'altra possibilità di continuare a farlo.

Formazione

01/01/2013 - 31/12/2013
Dottorato Di Ricerca
Ingegneria ambientale - Politecnico di Torino

Ruoli Istituzionali

25/02/2013 - 03/03/2018
Deputato

 La mia avventura nel mondo della sostenibilità ha iniziato a prendere forma fin dai tempi dell'università, quando ho scelto di studiare ingegneria ambientale al Politecnico di Torino. Già allora, ero mosso dalla convinzione che ognuno di noi possa fare la differenza per il nostro pianeta. Questo percorso mi ha portato prima nel campo della ricerca, dove ho esplorato come le nostre scelte quotidiane e le tecnologie che utilizziamo influenzano l'ambiente. Immerso tra studi e progetti, ho cercato di promuovere pratiche sostenibili specializzandomi nella analisi del ciclo di vita (LCA), una metodologia che valuta l'impatto ambientale dei prodotti o servizi durante tutto il loro ciclo, dalla produzione al consumo fino allo smaltimento.

Poi, come spesso accade, la vita ti porta su strade inaspettate. Dal 2013 al 2018, mi sono trovato a navigare i corridoi del Parlamento Italiano come portavoce del M5S nella commissione ambiente. È stata un'esperienza incredibile, che mi ha permesso di tuffarmi in una varietà di temi: dal cambiamento climatico alla mobilità sostenibile, passando per l'economia circolare e la tutela della biodiversità. Ho avuto l'occasione di partecipare a importanti incontri internazionali, come le conferenze sul clima COP21 e COP22, e persino il CMPCC in Bolivia.

Conclusa l'esperienza in Parlamento, sono tornato alle mie radici nella ricerca, applicandomi in progetti europei con un focus particolare sulla sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che economico. Questo ritorno alle origini mi ha ricordato quanto sia fondamentale un approccio olistico per affrontare le sfide che il nostro pianeta ci pone.

Il tempo trascorso in Parlamento mi ha aperto gli occhi sull'importanza crescente delle tematiche ambientali sul palcoscenico politico, specialmente a livello europeo. Mi ha fatto capire che le battaglie per un futuro sostenibile si combattono (e si vincono) anche attraverso le decisioni politiche. Per questo, nutro il desiderio di continuare a dare il mio contributo, sfruttando la mia esperienza per influenzare positivamente le politiche ambientali e spingere verso un progresso che sia veramente sostenibile per tutti.

La mia avventura nel mondo dell'attivismo è cominciata in un piccolissimo angolo di mondo chiamato Arborio, nel Vercellese. Qui, insieme a un gruppetto di amici, mi sono lcandidato per il consiglio comunale. Non ho vinto, ma l'esperienza è stata tutt'altro che una sconfitta: ho continuato a dare una mano al nostro consigliere eletto, soprattutto sul fronte ambientale.

Nel 2013, sono stato eletto in parlamento. Da lì è stata un'avventura senza sosta, girando l'Italia da nord a sud. Ho partecipato a centinaia di incontri con gruppi per parlare di ambiente, sostenibilità, alimentazione e, naturalmente, cambiamento climatico. Ho raccolto storie, problemi e speranze delle persone, trasformandoli in atti concreti una volta tornato tra i banchi del Parlamento.

Dopo quella parentesi intensa, ho dovuto fare un passo indietro dalla politica attiva e rimettere le mani nella mia vita professionale. Ma il richiamo della politica e dell'attivismo è forte, e di recente mi sono ritrovato di nuovo coinvolto, partecipando alle riunioni del nostro gruppo estero.

Sono stato Parlamentare M5S nel periodo 2013-2018 e ho fatto parte della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Nella mia attività politica ho trattato di sostenibilità adottando una visione sistemica, nella convinzione che i principali problemi del nostro tempo, i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, l'inquinamento atmosferico, per
citarne alcuni, non possono essere compresi isolatamente in quanto interconnessi e interdipendenti.

▪ Primo firmatario delle risoluzioni parlamentari M5S che hanno impegnato il governo italiano a proporre un aumento massimo di 1,5 gradi nella temperatura media globale ai negoziati della COP21 a Parigi.
▪ Vicepresidente del capitolo italiano di GLOBE (Global Legislators Organization for a Balanced Environment).
▪ Ho tenuto incontri settimanali con attivisti politici e cittadini per diffondere la nostra attività parlamentare e raccogliere informazioni sulle questioni ambientali locali.
▪ Sono intervenuto a numerosi vertici internazionali sui cambiamenti climatici (COP21, COP22 e CMPCC in Bolivia tra gli altri) e su altre questioni politiche (L'incontro di Copenaghen - The Alternative for Denmark, 15a conferenza sulla transizione - Regno Unito, Fate of Democracy -Demoshelsinki Finlandia) .
▪ Ho partecipato a conferenze tematiche in Italia e all'estero, tenendo discorsi sulla sostenibilità, i cambiamenti climatici e l'attuale crisi ecologica, concentrandosi, in particolare, sulle implicazioni ecologiche delle produzioni alimentari e discutendo la sua possibile mitigazione.
▪ Ho contribuito alla stesura di proposte di legge o programmi politici su normerosi argomenti, come ad esempio:
▫ Cambiamenti climatici
▫ Agricoltura sostenibile
▫ Gestione dei rifiuti ed economia circolare
▫ Gestione dei rifiuti nucleare
▫ Transizione energetica verso le rinnovabili
▫ Mobilità sostenibile
▫ Conservazione della biodiversità
▫ Diritti degli animali
▫ Sicurezza alimentare
▫ Stili di vita sostenibili
▫ Protezione delle aree marine
▫ Inquinamento atmosferico

▪ Ho gestito la mia comunicazione politica personale usando i social media (facebook, twitter e instagram), il mio blog personale (www.mirkobusto.net) e il mio blog su Huffington Post (https://www.huffingtonpost.it/ autore / mirko-Busto /)
▪ Maggiori informazioni sulla mia attività politica sono disponibili sul mio sito web istituzionale (http://www.camera.it/leg17/29?shadow_deputato=306026&idpersona=306026&idlegislatura=17).

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