Maria Montisci

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Mi chiamo Maria e ho compiuto 63 anni il 31 gennaio scorso, dato che sono del 1962. Ho vissuto in Sardegna sino all'età di 39 anni e da allora, vivo nelle Marche. Seppure abitino in altre parti d'Italia, sono particolarmente legata ai miei quattro fratelli, alle mie quattro cognate, ai miei sette nipoti, a papà che ha 92 anni e, fino a pochi mesi fa', avevo pure una zia, la sorella di papà, che aveva 99 anni e 1/2 e che rimane sempre un mito nel mio cuore, oltre che per un valore affettivo, anche perché ha potuto raccontarmi le vicende dell'Italia di un secolo tutto. Faccio il medico ospedaliero, in un contesto in cui siamo decisamente sotto-organico nel mio reparto, perciò non mi sono ancora occupata di politica in modo ufficiale: le due attività richiederebbero ciascuna quasi l'esclusività, pur avendo sempre dedicato massima attenzione al benessere comune e individuale. Per delle coincidenze, circa 2 anni fa', ho deciso di fare uno sforzo grande e di far parte del Movimento in modo più presente e significativo: gli impegni lavorativi sempre gli stessi e in più corsi, riunioni, incontri ecc per maggiore completezza della mia formazione politica. Nel raggio delle mie azioni, credo di poter restituire fiducia nella politica a quanti non vanno più a votare e poter essere di sostegno per coloro che realizzano progetti per il bene della società, ho inoltre idee mie personali per la risoluzione di alcune criticità. Questo è quello che penso io ed è quello che mi dicono in tanti, per il mio carattere, per la mia preparazione, la mia empatia, per la mia persona in generale. Ritengo che siamo tutti indispensabili nel contesto in cui ci veniamo a trovare e quando non siamo più indispensabili in un certo contesto, è perché diventiamo indispensabili in un altro contesto. Saranno i fatti a chiarirmi se dovrò continuare a fare il medico, oppure dovrò dedicarmi a tempo pieno alla politica. Sono una Maria e mi piace pensare a Maria di Nazareth che rispose “Eccomi...” e non disse “Ma noh, fallo fare all'altra Maria ché io non conosco uomo...”


Iscritta al gruppo territoriale di Ancona da febbraio 2024, mette a disposizione la profonda conoscenza del carattere e degli usi marchigiani, partecipa alle riunioni per quanto le permette la sua attività professionale di medico ospedaliero, che d'altra parte la predispongono all'ascolto della persona e alla risoluzione di criticità che non si limitano soltanto alla cura della malattia.

Prova gratitudine per l'arricchimento che le donano le esperienze che le vengono condivise.

Ne deriva una profonda conoscenza delle problematiche personali e sociali del paziente a cui proporre ed eseguire la cura: la malattia è solo una parte della vita che va integrata col lavoro, la famiglia, le amicizie, gli hobby e persino le vacanze.

L'obbiettivo di una società migliore è fondamentale per dare coraggio a chi lotta contro un male come il cancro.

È convinta che indubbiamente sia necessaria una sanità giusta per tutti, ma che sia pure importante ciò che offre la società al di là della malattia: ritiene essere determinante supportare la vita normale.

Si riconosce ed è riconosciuta nel ruolo di medico, collega, amica, sostenitrice, parente, conoscente, filantropa, pentastellata: a tratti, in ogni ruolo singolarmente e a tratti, nelle varie combinazioni possibili, permettendole di ricoprire, in diversi ambiti, una sorta di funzione quale style coach.

Attenta conoscitrice dell'origine, dell'essere e della crescita del movimento5stelle, si mette a disposizione per mantenere una produttiva collaborazione tra organismo centrale e realtà periferiche.


Ufficialmente soltanto la partecipazione al Gruppo Territoriale di Ancona da febbraio 2024, ma vorrei segnalare alcune tra le considerazioni che mi sono venute in mente: 1°) confrontando i risultati tra le elezioni politiche del 2018 e del 2022, i numeri parlano chiaro che i voti che hanno fatto aumentare Fratelli d'Italia sono i voti che sono spariti da Lega e Forza Italia. Il M5S  nel 2018 ha ottenuto un numero effettivo di voti molto superiore dei voti che ha ottenuto Fratelli d'Italia nel 2022. Tutto ciò mi pare significhi che "i nostri" non vanno più a votare, a differenza dei votanti i partiti di destra che "sanno di dover votare". C'è da chiedersi dove abbiamo sbagliato e come possiamo rimediare, pur considerando la sfortuna immensa di aver governato col COVID, va trovata una soluzione. Il mondo è fatto di persone e potrebbe essere una strada da considerare. Il movimento5stelle ha il dovere di ritornare al governo; 2°) nella Costituzione Italiana è il Popolo ad essere sovrano ed è già un limite che si debbano formare dei partiti con degli eletti che decideranno anche per gli elettori: sarebbe impossibile diversamente e non vi è nulla da discutere. Mi domando però come sia possibile che si elegga un parlamentare che è nella lista di un certo partito per espletare un servizio ed invece lo stesso parlamentare entra in possesso della poltrona destinatagli, si forma un altro partito e non deve nessuna spiegazione agli elettori che lo hanno votato; 3°) l'articolo 59 della C I, quello dei Senatori a vita, potrebbe essere dettato dall'inesperienza del momento sulle  caratteristiche di una Repubblica perché Senatore è un servizio, non è un privilegio, non arriva per diritto, ma per elezione, non è come Cavaliere della Repubblica o Erede al Trono. Dico questo pour parler, per far capire come ragiono; 4°) Un pensierino sulla sanità che mi sta particolarmente a cuore: le Aziende Ospedaliere-Sanitaria sono in parte aziende e in parte no perché sì vendono dei prodotti, ma parte di questi vengono pagati dallo Stato, non è come vendere elettrodomestici, per esempio. Gli utenti però pagano le tasse, non tutti purtroppo (ma questa è un'altra storia) e comunque è nell'interesse della Nazione che ci siano meno malati possibile e che eventualmente ci siano persone malate, queste siano in grado di curarsi: i tagli alla sanità sono una zappa ai piedi, è assurdo dire che non ci sono soldi perché il problema esce dalla porta e rientra dalle finestre. Piuttosto sarebbe utile il controllo degli sprechi, come TAC ripetute senza una reale esigenza clinica, che deve valutare in ogni caso il medico, oppure ricoveri ospedalieri per malati cronici, non in acuzie, che potrebbero meglio essere seguiti a domicilio da strutture dell'assistenza territoriale e via dicendo; 5°) l'€: la nostra moneta, non è una moneta “maneggevole”, non è come il $ USA che ha il primo taglio di banconota a 1 $, pur esistendo anche la moneta dello stesso valore. L'€ invece ha la prima banconota a 5 €, questo comporta che è inutilizzabile dai paesi in cui con 5 € si fa la spesa per una settimana: Capo Verde, per esempio, avrebbe avuto piacere. Certo l'€ vale un po' più del $, ma dal punto di vista commerciale e di circolazione monetaria è più penalizzato; 6°) ci sono nomi di partiti che si sono appropriati del patrimonio culturale di tutti gli Italiani: allo stadio, non è più possibile dire “Forza Italia!”, senza venire fraintesi e ancora più grave che un partito abbia come nome il primo verso dell'Inno Nazionale. Mi chiedo se non esista una normativa a riguardo che ci restituisca il maltolto. Andrebbero bene anche delle piccole modifiche come “Più forza all'Italia” e “Fratelli e sorelle d'Italia”, che sarebbero anche più adeguati; 7°) Calo delle nascite: un problema di facile soluzione. Basta prendere atto che i bambini fino a tre anni hanno gli stessi diritti e le stesse esigenze dei bambini dai tre anni in su. Inutile e assurdo che ci debbano essere nonni disponibili che facciano risparmiare il costo degli asili nido. Fare figli è anche un servizio sociale e come tale va tutelato.