Marco Maria Fumagalli

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Sono nato a Monza nel 1968 e vi ho vissuto fino all’età di 27 anni, ma dal 1995 vivo a Brugherio. Sono sposato e ho due figli. 

Dopo gli studi in Ragioneria mi sono Laureato in Giurisprudenza – indirizzo d’impresa. La legalità è sempre stata la mia passione insieme alla ricerca del miglioramento della Pubblica Amministrazione. Ho iniziato cosi a lavorare negli Enti Locali fino ad assumere il ruolo di dirigente nell’ambito di aziende operanti nei servizi pubblici locali, per poi passare nel 2010 ad un’azienda manifatturiera italiana operante sui mercati internazionali. In questi ultimi anni la legalità non è di moda nelle istituzioni e pertanto, lasciato l’impiego pubblico, ho mantenuto comunque sempre l’interesse per il sistema degli appalti, degli enti locali, dei servizi pubblici ecc... cercando di far valere la legalità dall'esterno del sistema.

La mia formazione culturale e politica è quella alla base della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.

Formazione

01/01/1993 - 31/12/1993
Laurea Specialistica O Magistrale
Giurisprudenza - Università degli Studi di Milano

Professione

01/01/2010 - 04/03/2018
Dirigenti amministrativi
Finance manager di azienda privata operante nel mercato manifatturiero italiano e straniero.
01/03/2000 - 31/12/2009
Dirigenti amministrativi
Imprese pubbliche operanti ne settore idrico e del ciclo dei rifiuti
01/10/1994 - 28/02/2000
Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione
Funzionario in ruoli contabili e amministrativi presso enti locali lombardi

Ruoli Istituzionali

05/03/2018 - 13/02/2023
Consigliere regionale (vecchia rendicontazione)

Come consigliere regionale ho fatto parte della Commissione Bilancio, Affari Istituzionali, Sanità, Carceri e Commissione di inchiesta Covid.

Sono stato eletto vice Presidente della  Commissione Seconda Affari Istituzionali. Di seguito le principali proposte da me presentate nella legislatura. In particolare sono state approvate dal consiglio regionale due risoluzioni sui pagamenti puntuali della filiera regionale e sui requisiti per l'accreditamento delle strutture sanitarie e la legge sulla razionalizzazione delle autorità garanti.

Ho presentato in Consiglio regionale la Risoluzione n. 9 concernente i pagamenti puntuali nella filiera della pubblica amministrazione regionale che è stata approvata nella seduta del 4 dicembre 2018. 

Pertanto, con la risoluzione in oggetto, sono state individuate delle soluzioni al fine di migliorare il sistema dei pagamenti per tutti i componenti della filiera di fornitura dell’intero territorio regionale. Si è deciso infatti di inserire un’apposita clausola, in sede di redazione del bando di gara, tale per cui il concorrente debba depositare un’autocertificazione circa il rispetto di quanto contenuto nel d.lgs. 231/2001; si è stabilito, inoltre, di inserire, nei contratti stipulati dalla Regione Lombardia e dagli enti SIREG, un’apposita clausola che preveda la possibilità di risoluzione contrattuale da parte della stazione appaltante, nel caso in cui l’aggiudicatario di un appalto violi l’obbligo del rispetto del termine di pagamento verso i propri fornitori.

Ho presentato in Consiglio regionale la Risoluzione n. 22 concernente l’ampliamento dei requisiti economico finanziari e di trasparenza delle strutture sanitarie private necessari per operare nel SSR che è stata approvata nella seduta del 17 settembre 2019.

La risoluzione in oggetto impegna il Presidente della Giunta regionale e l’assessore competente a implementare i requisiti di accreditamento e di contrattualizzazione per le strutture sanitarie private al fine di elevare ulteriormente la qualità del Servizio Sanitario Regionale e garantire che tali soggetti privati siano in possesso dei requisiti per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, anche in riferimento ad una corretta gestione nel rapporto concessorio; a verificare la possibilità di prevedere criteri di affidabilità professionale, in particolare, per le strutture sanitarie accreditate; a valutare per le strutture sanitarie private accreditate e a contratto con il SSR la revisione dello schema di contratto, ampliando la documentazione richiesta.

In data 1/10/2020 ho presentato in Consiglio regionale il progetto di legge recante il titolo «Istituzione dell’Agenzia di Tutela della Salute della Lombardia (ATS Lombardia)» al fine di semplificare e razionalizzare il Servizio sociosanitario regionale, nell’ottica del superamento degli attuali assetti di governo della sanità di Regione Lombardia.

Ho presentato il progetto di legge in Consiglio regionale al fine di fornire una disciplina completa al procedimento di contrattualizzazione degli enti privati accreditati.

L’accreditamento costituisce lo strumento tramite il quale le Regioni garantiscono l’erogazione delle prestazioni sanitarie avvalendosi di soggetti privati i quali, una volta accreditati, entrano nel novero degli operatori di cui l‘amministrazione regionale si avvale per soddisfare le esigenze di tutela della salute dei cittadini. Tuttavia, la contrattualizzazione non può essere lasciata alla discrezionalità delle singole Agenzie di Tutela della Salute, come avviene attualmente, ma deve essere ricondotta alla disciplina prevista dal d.lgs. 50/2016, nell’ambito dell’attività concessoria.

Nel progetto di legge in oggetto, da me presentato in Consiglio regionale in data 27/11/2020, ho proposto di istituire le Case della Comunità all’interno del sistema sanitario regionale.

L’obiettivo che intendo perseguire con tale atto di iniziativa legislativa è quello di introdurre un luogo all’interno del quale possano lavorare équipe multiprofessionali e interdisciplinari composte da medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri, assistenti sociali e medici specialisti e che costituisca un punto di riferimento sul territorio per i cittadini.

In data 16/02/2022 ho presentato in Consiglio regionale il progetto di legge recante il titolo «Razionalizzazione enti partecipati regionali» al fine di semplificare gli enti che compongono il sistema regionale di Regione Lombardia, in un’ottica di maggiore trasparenza e adeguatezza del sistema.

In sintesi, si riportano le principali novità che si introducono con tale progetto di legge: istituzione di un’unica Agenzia di Tutela della Salute e il conseguente accorpamento delle otto ATS esistenti, al fine di semplificare l’organizzazione del sistema sanitario regionale; istituzione di un’unica azienda lombarda per l’edilizia residenziale pubblica attraverso l’accorpamento delle attuali ALER in un’unica ALER; conferimento di Pedemontana S.p.A. nel patrimonio del Gruppo FNM; il potenziamento dell’attività del consorzio della Villa Reale di Monza e la ristrutturazione aziendale di Aria S.p.A.

In data 20 luglio 2022 ho presentato in qualità di relatore il progetto di legge «Riorganizzazione degli organi di garanzia regionali: difensore regionale, garante per l’infanzia e l’adolescenza, garante regionale per la tutela delle vittime di reato, garante regionale per la tutela delle persone con disabilità».

La legge è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e ciò costituisce per me motivo di grande soddisfazione: l’iter della legge, infatti, è cominciato da un mio ordine del giorno approvato in data 16 giugno 2020 da cui, in seguito a un lavoro complesso - sia da un punto di vista tecnico che politico - insieme all'ufficio di presidenza siamo riusciti a raggiungere un accordo.

La legge in oggetto propone la riorganizzazione degli attuali organi di tutela e garanzia regionali raggruppando le diverse esigenze di cura e tutela in due ambiti omogenei di funzioni e attività ed affidandone ciascuno a un apposito organo.

Ho presentato in Consiglio regionale il progetto di legge recante il titolo «Disposizioni concernenti la promozione e la valorizzazione dell’invecchiamento attivo» al fine di riconoscere l’importanza delle persone anziane nell’ambito della società e superare la visione della persona anziana quale soggetto passivo, debole e bisognoso di assistenza ai margini della vita sociale.

La finalità del progetto di legge in oggetto è quindi quella di favorire l’inserimento delle persone anziane in attività di cultura e formazione al fine di divenire un punto di riferimento per le mansioni nelle quali può fornire un valido contributo.

In regione mi sono occupato anche di altre cose tra cui:

L'OSPEDALE DI MONZA DIVENTA IRCCS

La trasformazione dell’ospedale di Monza in IRCCS nasce da una mia proposta finalizzata al rafforzamento della sanità pubblica ed in particolare di quella brianzola. Con la legge Maroni, infatti, l’ospedale di Desio venne depotenziato a favore di quello di Vimercate e Monza. Il rilancio dell’ospedale di Desio passa quindi attraverso la trasformazione dell’ospedale di Monza in IRCCS, che focalizzandosi su attività di ricerca mediante finanziamenti pubblici e privati, libera risorse da investire per la sanità pubblica brianzola.

IL PROLUNGAMENTO DELLA MM2 FINO A VIMERCATE

Fin dall’inizio della legislatura ho proposto atti tesi al finanziamento del prolungamento della Metropolitana Verde da Cologno Nord a Vimercate. L’iter è stato purtroppo rallentato dall’atteggiamento della Lega che non ha approvato alcuni miei emendamenti o ha deciso di approvarli in ritardo. Il risultato a cui si è giunti, quindi, è che l’opera è finanziata attualmente come progetto ma non come realizzazione dei lavori. Evidentemente alla Lega interessa solo far passare le autostrade in Brianza e non i prolungamenti metropolitani.

IL CASELLO DELLA VERGOGNA DI AGRATE

Durante la mia attività politica in Consiglio regionale mi sono occupato della questione relativa al casello di Agrate che complica inutilmente la vita a tanti cittadini. Il casello di Agrate della Tangenziale Est, infatti, è una vera ingiustizia per tutti coloro che usano la    tangenziale per recarsi al lavoro a Milano, dal momento che, passando da Carugate i cittadini possono prenderla gratuitamente. Nonostante il Presidente Fontana, durante la sua campagna elettorale, abbia dichiarato di voler abbattere il casello di Agrate, ad oggi, nulla è stato fatto e la situazione è rimasta assolutamente identica. È ora di dire basta a questa disparità di trattamento che penalizza inutilmente i cittadini!

PEDEMONTANA: L'AUTOSTRADA (IN)FINITA

Durante tutta la legislatura ho fatto interventi e azioni volte a contrastare Pedemontana; prima quasi in solitaria insieme ai comitati e associazioni, e poi verso la fine della legislatura anche con il supporto dell’intera opposizione regionale. La Pedemontana è un’opera vecchia che impatta in modo eccessivo sulla prima provincia per urbanizzazione qual è la Brianza. La valanga di soldi che regione ha riversato su Pedemontana, senza che nel corso di questi anni abbia avanzato di un solo centimetro, sono risorse sottratte ad altri investimenti che avrebbero dato il loro immediato effetto. Si sarebbe potuto investire nella viabilità ordinaria migliorando i percorsi esistenti e riqualificando la Milano – Meda. Ma siccome quest’opera è voluta dalla Lega, d’altronde sono oltre 2,5 miliardi di opera, che non può perdere per motivi elettorali, è evidente che solo con un diverso governo regionale si potrà ottenere la modifica o il blocco dell’opera.

LA VICENDA A2A E AEB

A seguito della svendita della AeB di Seregno, storica azienda pubblica brianzola, alla A2A senza ricorrere ad una gara pubblica ho esposto le mie ragioni tramite diversi ricorsi sia giurisdizionali che alle competenti Autority. Gli interessi in campo sono imponenti, infatti l’operazione aveva un valore di mercato di 400 milioni di euro e le violazioni di legge perpetrate sono gravissime. Il non aver fatto precedere la cessione da una gara pubblica ha impedito di vendere al miglior prezzo e comunque la violazione di legge accertata sia dal TAR Lombardia che dal Consiglio di Stato, dimostra come la politica sia succube dei poteri finanziari. Non solo a Roma dove Mario Draghi dettava legge, spodestando il nostro Presidente Conte, ma anche in Brianza, dove tutte le forze politiche latitano di fronte alle evidenze di legge accertate con sentenza. Non resta che aspettare che la Procura di Monza confermi le accuse mosse, in quello che potrebbe essere il nuovo caso Enimont, oppure proceda con le archiviazioni.

COMMISSIONE INCHIESTA EMERGENZA COVID-19

Durante la mia attività in Consiglio regionale ho partecipato ai lavori della Commissione d’inchiesta emergenza Covid-19, al fine di analizzare le modalità con le quali è stata affrontata l’emergenza pandemica e gli errori commessi durante la sua gestione.  La Lombardia, come sappiamo, è stata la regione maggiormente colpita dalla pandemia registrando il più alto numero di casi di Covid-19 in Europa e in tutto il mondo, in proporzione al numero di abitanti. Al termine della Commissione ho presentato una relazione conclusiva volta a promuovere una revisione critica degli errori commessi, al fine di evitare in futuro danni come quelli si sono verificati in questa drammatica fase della nostra storia.


Sono iscritto al Movimento 5 Stelle dal 2010 e ho fatto parte dei Comitati per l’acqua pubblica. Fin dall’inizio mi sono occupato di legalità, trasparenze e ambiente. In tale ambito e in collaborazione con i portavoce sono riuscito a far commissariare da ANAC l’appalto rifiuti del Comune di Monza a seguito di corruzione e a far revocare un appalto da 65 milioni di euro per il depuratore che poi è costato 10 milioni. Con la mia esperienza nel campo del diritto amministrativo e del codice degli appalti sono stato una spina nel fianco di tante amministrazioni comunali brianzole. 

dal 2017 al 2018 consigliere comunale a Brugherio

dal 2018 ad oggi consigliere regionale della Lombardia

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