Io sono Elisa Scutellà, sono laureata in giurisprudenza e ho 32 anni. Sono nata a Genova ma sono orgogliosamente calabrese perché qui ho vissuto sin dalla tenerissima età insieme alla mia famiglia, qui mi sono formata, qui ho iniziato la mia esperienza di donna e portavoce del popolo. Amo la mia terra perché dentro di essa convivono tradizioni, cultura, storie e leggende millenarie. Da sempre, pur rimanendo volontariamente fuori da schieramenti e formazioni ideologiche, ho prestato servizio all’impegno politico e già da ragazza liceale, nello storico Liceo “San Nilo”, partecipavo attivamente alle assemblee ed alle riunioni studentesche con l’intento di creare momenti di dialogo con i mei coetanei credendo di poter contribuire a dare una visione sempre più profonda, positiva e allo stesso tempo reale della società in cui vivevo e vivo tuttora. Due i metodi ed i valori che prediligo e per i quali ho una propensione naturale: l’ascolto e il confronto. Sempre, ostinatamente. Perché credo che dal dialogo e dallo scambio di opinioni nascono le idee forti, quelle utili alla collettività. E forse è stata anche la voglia di andare oltre, di confrontarmi fuori dal “recinto” Calabria che a diciotto anni, dopo la maturità, ho scelto di prendere la valigia e partire per studiare e vivere fuori dalla mia terra. Una scelta difficile, combattuta, ma necessaria che mi ha portato a trasferirmi nella bella e dotta Firenze. Nel 2006 mi iscrivo alla facoltà di Giurisprudenza della prestigiosa Università fiorentina. Ed è qui che inizia il mio vero percorso di portavoce, prima dei giovani calabresi della mia terra che vivevano nel capoluogo della toscana, poi degli universitari ed infine abbracciando, sin dalla prima ora, le idee ed il vento del Movimento 5 stelle, che ha funzionato come forza motrice della passione che ardeva in me ma soprattutto che ha saputo dare un’identità alle mie idee, ai miei valori dell’ascolto e del dialogo. Quel gruppo di ragazzi che parlava di tematiche vere e reali e che voleva cambiare le cose, partendo dal basso, partendo dalle cose semplici e apparentemente scontate, ha destato in me quell’interesse che pensavo non potesse confluire in nessuno dei partiti e delle associazioni politiche tradizionali. E la cosa più bella è quella di aver scoperto di non essere sola, di non essere la voce isolata della contestazione ad un sistema marcio. Non ero sola e con il tempo ho scoperto che non eravamo nemmeno in pochi. Con l’entusiasmo movimentista a 5 stelle e da convinta attivista ho terminato i miei studi universitari. Il vero amore continuava ad essere la mia terra, il pensiero fisso lì alla Calabria; ed è così che ad ogni sofferto exodos corrisponde sempre un piacevole ed agognato nostos. Sono tornata a Corigliano-Rossano convinta, più che mai, di voler cambiare le cose da vicino e non solo con le parole. Ho iniziato a frequentare i primi meetup, a farmi portavoce dei bisogni e delle necessità della mia gente questa volta con la consapevolezza di non essere sola e di essere parte attiva di un progetto chiamato M5S. Ed oggi sono ancora qui più convita che mai.