Adele Porcaro

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Mi chiamo Adele Porcaro, e sono nata a Catanzaro ne 1970. Ho vissuto in Calabria, a Pianopoli, per circa 28 anni. Lì ho fatto le mie prime esperienze in politica, intesa sempre e soltanto come servizio e come lavoro collettivo verso il bene comune. La mia partecipazione alle elezioni comunali del 1995, con elezione e impegno amministrativo come vicesindaco, si collega a tutte le attività del territorio, a partire da quelle religiose, e poi culturali e sociali. Sono stata iscritta al primo triennio di formazione del PDS, e poi non ho più rinnovato la tessera. Nel 2000 mi sono trasferita a Bologna per lavorare come maestra, e da allora vivo qua. I primi dieci anni da precaria, da una scuola all'altra, in diverse esperienze lavorative anche all'estero, che mi sono valse come formazione; politicamente sempre insoddisfatta, ma mai rassegnata e ho così votato pd turandomi naso e orecchie fino all'elezione di Renzi. Poi, dopo le storture del job act e della sua riforma scolastica, mi sono rivolta ai Verdi, mentre a livello comunale mi sono impegnata con l'associazione Coalizione Civica, che in questa legislatura ha espresso tre consiglieri comunali e la vicesindaca, oltre a molti consiglieri di quartiere. La mia attenzione era ed è sempre rivolta ai problemi della scuola: con il sindacato cui sono iscritta, ma anche da indipendente in alcune battaglie con il Comitato Scuola e Costituzione Bolognese, ho contrastato tutte le riforme che l'hanno trasformata in una sorta di azienda imperfetta, sempre più lontana da quello che la Costituzione richiede. Dalla Moratti, alla Gelmini, alla riforma di Renzi e per finire a questo decreto Bianchi, abbiamo assistito al tentativo di abolizione di ogni forma di democrazia a livello di organi collegiali, e alla divisione dei docenti in mille rivoli di graduatorie spesso gli uni contro gli altri. L'emergenza pandemica ha evidenziato tutte le fragilità che la danneggiano, e quanto sarebbe importante ricostruire il paese proprio tenendo in alto la scuola. Il mio desiderio politico è che le vecchie riforme vengano cancellate, per ritornare (anzi, rimettersi sulla strada per!) alla scuola della Costituzione, dove ogni singolo alunno può trovare la possibilità di formarsi inseguendo le proprie inclinazioni, trovando la sua vocazione e soprattutto diventando un buon cittadino in grado di orientarsi in un mondo dove troppo spesso si fatica a distinguere il bene dal male. Ma c'è nelle scuole anche molto di buono: io lavoro in una scuola di periferia, dove altissima è la concentrazione di alunni stranieri e quel disagio di tipo economico e sociale che conta molto, molto di più delle piccole differenze di cultura e di lingua. Il gruppo docente è presente, formato, attivo, instancabile per far crescere la curiosità e la passione nei nostri ragazzi, lavorando in sinergia con i servizi sociali e con tutte le realtà del territorio, per offrire un'offerta formativa all'altezza dei bisogni educativi presenti nei diversi livelli scolastici. Molte sono le cose che mancano, molte sono le battaglie che ancora devono essere fatte, e di cui non si vedono spiragli nei programmi elettorali dei partiti schierati, che alla prova dei fatti sono state e sono fantasie propagandistiche e rivelano quasi sempre scarsa conoscenza del mondo della scuola; di una scuola che ha invece subito tagli e pessimi finte riforme fatte di tagli e di neoliberismo d'accatto. L'impegno che chiedo, l'impegno che mi do, è di rompere col passato e di ripartire da chi il mondo della scuola lo vive ogni giorno con passione e amore, chiedendo loro quali siano i problemi: le riorganizzazioni al ribasso, come le classi riempite fino all'inverosimile e il taglio del tempo scuola, che riducono la qualità dell'insegnamento e fanno apparire indecente anche il lavoro fatto bene. Il punto è proprio questo: aumentare i finanziamenti per ridurre il numero degli alunni per classe, per ridistribuire i tempi pieni, per innalzare l'obbligo scolastico a 18 anni, per ridurre le tasse universitarie. Mettere la scuola nelle condizioni di poter lavorare per tutti e per ciascuno, renderà di sicuro il nostro paese ancora più capace di rinnovarsi nelle idee, nelle azioni, e nella politica. Ora inizia il mio percorso con il movimento 5 Stelle, ne condivido il programma progressista e anche il clima di onestà e di servizio che si respira nel gruppo. E spero di poterne far parte per molto tempo. Buon lavoro.

Professione

01/09/2000 - Attuale
Docenti di scuola primaria