Tutela dell'ambiente e benessere della persona

Materia: Filoni tematici

2. Istituzioni e coesione territoriale

Rafforzare la presenza sul territorio di rappresentanti del Movimento per contrastare la sfiducia dei cittadini nella pubblica amministrazione.

4. Economia, lavoro, impresa

Aumento del congedo parentale paterno e materno su modello nord europeo. Sgravi fiscali per apertura P.IVA per fasce di età.

5. Salute e inclusione sociale

Accessibilità ad un sistema sanitario nazionale gratuito ed efficiente. Creare un modello di assistenzialità agli anziani o persone fragili in modo da coniugare chi può offrire aiuto a chi ne ha bisogno.

6. Giustizia e legalità

Inasprimento e certezza della pena. Contrasto all'evasione fiscale con sgravi fiscali per i pagamenti elettronici. Spazzacorrotti 2.0.

7. Transizione ecologica e digitale

Aumentare la produzione interna di energia elettrica green. Incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti, sfruttando la quota residua per la produzione di energia elettrica tramite l'impiego di termovalorizzatori.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

Garantire un percorso di studi completo, rafforzando od inserendo nel percorso di studi la formazione civica e sessuale.

9. Politiche di genere e diritti civili

Riforma pensionistica per garantire una rapida e sicura diminuzione dell'età pensionabile. Rivalutazione dei lavori usuranti.

10. “Città 2050” e Pnrr (sicurezza e politiche per la casa)

Garantire uno standard qualitativo di vita che sia uguale per tutte le città italiane.

11. Patrimonio naturale

La preservazione del patrimonio naturale sia alla base di ogni azione di Governo, Regione o ente locale.

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

Incentivare l'uso dei mezzi pubblici creando infrastrutture per l'interscambio mezzo privato/pubblico. Incentivare il trasporto merci su ferro. Migliorare ed aumentare continuamente il tessuto di piste ciclabili all'interno del territorio. Favorire la sostituzione degli autoveicoli più inquinanti.

Commento
AMBIENTE AGRICOLTURA ZOOTECNIA , UN'ALTRA STRADA E’ POSSIBILE? ttps://www.consilium.europa.eu/it/policies/cap-introduction/timeline-history/ 1)Non si può fare nessuna proposta senza conoscere un po di storia di cosa sia stata la PAC , e come si e’ evoluta nei vari periodi storici, perche quello che oggi si propone non e altro che le stesse proposte trite e ritrite che ci hanno portato a settembre 2023 a ricevere la lettera di richiamo imperativa che dobbiamo DIMEZZARE LA PRODUZIONE INTENSIVA NELLE 5 REGIONI DEL NORD ITALIA , ritenute la prima causa dell’inquinamento di queste terre 2)Se le politiche europee applicate per lo meno negli ultimi 30 anni , salvo un inversione di tendenza solamente teorica nel 2020 ci fa a capire che non bisognava più puntare sul premiare le quantità produttive ma la qualità di produzione, sia del prodotto sia dell’ambiente di cui perà in dato di fatto non ci si e accorti, perche i dati confermano un escalation di inquinamento 3) dobbiamo quindi capire a questo punto , se anche davanti alle buone intenzioni ( forse rimaste solo nei registri delle aziende e non nei campi)perche non si è arrivati a nessun risultato positivo La mia esperienza sul campo è che non sia stata assorbita in primis una cultura GREEN dagli operatori stessi ,i quali se anche se ufficialmente hanno aderito alle direttive e nuove leggi della legislatura europea in essere ,in PRATICA NON L’HANNO MAI APPLICATA , forse per abitudine ormai consolidata che senza certi prodotti non si può coltivare e la risposta di un agricoltore se dovessi applicare quei regolamenti la mia azienda morirebbe? VOLETE UCCIDERE L AGRICOLTURA!!! Questa è la logica che passa nel credo colletivo degli operatori agricoli 4)Questa risposta mi ha fatto capire che ci troviamo davanti ad un muro culturale non indifferente. , perche in agricoltura come in tutto il resto dell’economia prevale il concetto della competività al ribasso del prezzo di produzione , solo che mentre la fabbrica di scarpe o di coperture per biciclette e stato possibile delocalizarla NON E’ PRATICABILE LA DELOCALIZZAZIONE DEI TERRENI….. CHE FARE? Il tentativo di istruire e indirizzare il mondo agricolo con corsi di rieducazione, il premiarli con contributi a incoraggiare comportamenti virtuosi. Il convertire le loro culture alla riscoperta ed inserimento di prodotti dimenticati e poco redditizi, la digitalizzazione e il marketing per le stesse imprese agricole. l istituzione di agriturismi finanziando le ristrutturazioni e applicare la commercializzazione e la somministrazione con sistemi fiscali agevolati sono già STRUMENTI MESSI IN CAMPO DALLE P-A-.C PRECEDENTI e se vogliamo essere onesti sono stati spesso motivo anche di concorrenza sleale per la ristorazione e gli altri operatori commerciali se guardiamo il sistema fiscale a cui sono soggetti operando come agricoltori ma in effetto esercitando come artigiani o commercianti Tutto questo non è servito a niente, e la mia opinione è perche è stato fatto gestire tutto questo dalle loro associazioni di categoria , che hanno monopolizzato il controllo e premiato i fedeli e non i virtuosi dando UN RACCONTO DISTORTO DELLA REALTA …falsificando spesso i dati di riscontro( lo posso dimostrare con mille esempi ma potrei essere tedioso), e visto che la PAC ,anche se nata per accompagnare una transizione e diventata strutturale ci stanno marciando consapevoli che mai si raggiungono gli obbiettivi ma continuamente promettendoli è un modo di mungere la mucca in eterno Riscontrate queste anomalie si può incominciare a pensare come non farsi prendere per i fondelli e come non sprecare denaro pubblico, per un assistenza sussidiaria senza ritorno…diciamo senza paura che il problema degli incentivi non controllati è ormai il cancro della nostra società che ci fa sorgere spontaneo che forse involontariamente sono una diseducazione al miglioramento professionale PROPOSTA 0) trovare un modo di finanziare la via di uscita a dimezzare le produzioni intensive , su base del dichiarato in DICHIARAZIONE DEI REDDITI per non continuare pagare multe e sanzioni europee,come per balneari e taxisti , soddisfiamo cosi la richiesta pervenutaci di DIMMEZZARE LE PRODUZIONI INTENSIVE NORD ITALIA E ACCOMPAGNIAMO LA TRANSIZIONE ECOLOGICA 1)Estrarre dalla banca dati storica dei contributi P.A.C erogati negli ultimi trent’anni alle aziende agricole, e fare un registro , una classifica dove con coefficiente inversamente proporzionale al già erogato e percepito in passato si cerca di premiare chi non ha mai ricevuto o a poco ricevuto in passato ,ANDIAMO COSI A ELIMINARE UN CLIENTELISMO PERPETUO CONSOLIDATO DI ALCUNI SOLITI PREVILEGIATI 3) DARE ALLA PAC UN PROGETTO QUINQUENNALE ED EROGARE I FONDI A STATO AVANZAMENTO LAVORI E NON PIU AD APPROVAZIONE PROGETTO AVREMMO COSI LA CERTEZZA DEL BUON ESITO DELL INTERVENTO 4) Scaglionare e dividere le aziende in funzione territoriale ed assegnarle un codice di valutazione IN FUNZIONE A UNA TABELLA CHE NE IDENTIFICA CERTI PARTICOLARI A ubicazione valutando le difficoltà di lavorazione B valutare la tipologia di metodo di tipo produzione applica C premiare chi accetta controlli periodici sui terreni e animali al fine di stabilire L’ETICITA’ I rilevamenti sul campo sono l unico controllo giusto perche permetto di trarne conseguenze D premiare chi ha un rapporto reddito/ dipendenti Equo ( evitiamo lavoro nero e caporalato ) E studiare ed istituire degli organi di controllo indipendenti dalle loro associazioni di categoria F incentivare l avvicinamento di giovani estranei a nuclei familiari già proprietari o conduttori di a aziende agricole G Riproporre le proposte di 5 anni fa di idee GREEN DEAL CON PIU DETERMINAZIONE ED IMPOSIZIONE ( eviteremo cosi di avere uno sviluppo a macchia di leopardo che sminuisce l’intervento , con la messa al bando di certe pratiche NON VIRTUOSE e fare della “EUROPA IL DISTRETTO DI PRODUZIONE DI QUALITA TOTALE IN AMBITO ALIMENTARE MONDIALE- Chignolo Po 7 febbraio 2024 [email protected]
la PAC è uno dei meccanismi che distorce il mercato, i pomodori che compro a 5€/Kg in verità, grazie ai contributi europei (nostre tasse), in verità li pago il doppio. Vorrei eliminare la PAC.
Altro meccanismo che distorce il libero mercato in agricoltura è che il prezzo finale lo decide (sfruttamento posizione dominante) la GDO, con le aste al doppio ribasso (ora una è stata soppressa).
CHe siano i produttori a stabilire il prezzo di mercato! e togliamo la PAC! Forse così smetteremo anche di sfruttare gli schiavi extracomunitari delle nostre campagne...
(Numero massimo di caratteri) / 200