SergioCollodoro

Lavorare per sanare il divario trasportistico presente ad oggi.

Non possono essere intitolati a trattare temi economici o infrastrutturali di rilevanza nazionale al di fuori di un quadro consultivo. L'eccessiva parcellizazione del potere apre le porte alla diseguaglianza, alla infiltrazione mafiosa ed alla eccessiva discrezionalità dei provvedimenti, nessuna differenza normativa tra regioni, provincie e comuni che possa recare danno al cittadino onesto.

Riprendere il supporto ai più deboli, implementando la erogazione di corsi professionalizzanti. Se le regioni non danno corso alla formazione richiesta, la materia va riportata allo Stato.

Sanità pubblica universale, tramite ritorno della materia sanitaria allo Stato e riduzione della spesa per convenzioni a privati e appalti di elisoccorso regionalizzato. Il soccorso al cittadino è un dovere pubblico che non può essere reso fonte di esborso di denaro pubblico da parte di poteri locali, ma deve essere effettuato tramite gli assetti pubblici.

Fisco efficace ed inflessibile.

Combattere il degrado e l'inquinamento anche acustico.

Riduzione dei percorsi di laurea, accessibilità delle specializzazioni, costanza di finanziamento dei concorsi legati alla istruzione, riportare in vista degli studenti la storia contemporanea e l'educazione civica e amministrativa.

Facilitare e supportare i passaggi di genere in ogni modo, a spesa pubblica.

Indisponibilità del patrimonio naturale contro ogni speculazione o distorsione del territorio. Riduzione marcata dei poteri di privati titolari di concessioni (balneari, minerarie,...)

Riportare le arterie di collegamento, le rotte e le reti di telecomunicazione in mano pubblica, nessuno darebbe via il suo sistema circolatorio o nervoso, in concessione a terzi. Massima attenzione al trasporto locale che incide enormemente sulla vita dei pendolari e sull'inquinamento ambientale.