Revisione legge Bersani sulla Telefonia e altro (disdetta, recesso, penali, costi e durata contratti)
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Proposta di legge che definisca la certezza per l'utente di poter recedere in qualsiasi momento dal contratto senza alcun costo, tranne la disattivazione, che non dovrà superare, es., 20 euro (nessun costo per rate mancanti per l'attivazione, per modem o altro). Prevedere che i costi online di biglietti aerei e treni non possano variare, in aumento, nella stessa giornata, come accade adesso.
Commento |
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In effetti, attualmente le compagnie telefoniche aggirano la legge Bersani applicando, spesso, penali illegittime dopo il recesso o la disdetta e costi di disattivazione gonfiati, camuffati sotto le voci “contributo di disattivazione”, “importo per dismissione”, “costo per attività di migrazione”, “costo disattivazione linea” ecc. Ma non solo, perché spesso il gestore chiede la restituzione degli sconti di cui hanno fruito durante il rapporto contrattuale. Questo confonde l’utente che crede si tratti di costi dovuti e, quindi, paga (senza rendersene conto). Per quanto attiene i biglietti aerei o dei treni acquistati online effettivamente, dopo aver consultato una tratta e cambiato magari compagnia per un confronto sui costi, una volta ritornati alla pagina consultata in precedenza ci accorgiamo che la compagnia aerea o ferroviaria, appurato il nostro interesse per quella tratta attraverso qualche algoritmo, ha già aumentato il biglietto, spesso raddoppiandone il costo. Occorre, quindi, che ci sia una previsione normativa che eviti tutto questo e la proposta di bloccare il costo del biglietto per almeno 24 ore, evitando così vere e proprie azioni di "strozzinaggio" da parte delle società interessate. |
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