Regole sui mandati

Materia: Organizzazione interna e strumenti

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

La regola dei due mandati dovrebbe essere valida con riferimento alla tipologia di mandato, ad esempio l'elezione alla Camera dei Deputati può avvenire per due volte. La persona può continuare il proprio percorso politico candidandosi per altri incarichi politici, siano essi nazionali, regionali, locali. Per ricandidarsi allo stesso mandato, occorre una interruzione dopo due mandati consecutivi.

Commento
Nessun limite alle candidature. Chi dimostra onestà, serietà e competenza perchè mai non può ricandidarsi
2 mandati e a casa!
A mio avviso, il mandato di un politico non dovrebbe avere una data di fine predeterminata se sta effettivamente servendo il suo partito politico. La sua performance e dedizione dovrebbero essere i fattori principali che determinano il suo mandato. Se un politico mantiene costantemente le sue promesse, difende gli interessi dei suoi elettori e sostiene i valori del suo partito, sarebbe utile consentirgli di continuare a svolgere il suo ruolo. Questa stabilità può favorire la continuità nell'elaborazione delle politiche e migliorare la fiducia tra gli elettori e i loro rappresentanti. Tuttavia, è fondamentale mantenere un equilibrio e valutare regolarmente la performance di un politico per garantire che continui a rappresentare al meglio gli interessi dei suoi elettori.
⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ DEMOCRAZIA DIRETTA PERMANENTE Credo che il M5S debba dotarsi di un ❤️ REFERENDUM ONLINE che ❤️ OGNI SEI MESI permetta agli iscritti di decidere se vogliamo che il M5S esca da un governo a cui sta partecipando, nel caso in cui la maggioranza di noi ritenga che quel governo non sta soddisfacendo le nostre aspettative. Questo meccanismo permetterebbe alla dirigenza del M5S di agire con tutta la legittimità conferita dal continuo sostegno degli iscritti. Manuel López Obrador, Presidente del Messico, ha fatto un referendum di questo tipo il 10/04/2022, a metà del suo mandato, affinché il popolo messicano confermasse il proprio consenso alla sua azione di governo.
referendum online ogni 6 mesi è veramente assurdo
Sono d'accordo con possibilità di estensione mandati, non parlamentari.
la regola del doppio mandato evita la fossilizzazione dalle persone e quindi della politica inoltre riduce il rischio corruzione. Permette anche a più persone di essere nel tempo rappresentate quindi la regola del doppio mandato non va modificata
Il secondo mandato è sufficiente per portare a termine il lavoro parlamentare.Non ha controindicazioni e qualifica l'onestà dell'impegno. Gli eletti si avvalgono di specialisti per lo svolgimento del loro lavoro.
D'accordo
Prima di affrontare il tema dei due mandati vorrei sottoporre all'attenzione di tutti un quesito che non è mai stato affrontato, ovvero la quantificazione del tempo affinché un mandato fosse considerato tale. Un mandato quanto tempo dura? Un anno? Due anni? Credo che sia importante chiarire prima questo punto. Inoltre credo che il limite dei 2 mandati non si dovrebbe applicare per la carica di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale. Eventuali mandati svolti in qualità di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale sono esclusi dal computo dei mandati per la candidatura a Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare. La proposta di eliminazione del limite del secondo mandato per i Sindaci, Consiglieri Comunali, Municipali e Circoscrizionali, ancorché dopo l’introduzione del cosiddetto “mandato zero”, nasce dalla consapevolezza della profonda differenza del ruolo di chi svolge un incarico elettivo negli enti territoriali e di chi lo svolge in ambito regionale, statale o europeo. Per un soggetto politico che ha un concreto bisogno di trovare (o ritrovare) un capillare radicamento territoriale è assolutamente necessario eliminare ogni forma di “penalizzazione” che la scelta di candidarsi a livello comunale possa comportare. È ben noto, infatti, che chi si impegna a rappresentare i cittadini nei consigli comunali – in particolar modo se tra le file dell’opposizione – non ricopre certo uno status privilegiato per le guarentigie o i benefit connessi a quell’incarico, ma, al contrario, si fa carico di un lavoro di grande impegno e responsabilità in modo spesso pressoché gratuito (nella stragrande maggioranza dei comuni non c’è un’indennità per gli eletti, ma la corresponsione di un modesto gettone di presenza). Bisogna pertanto operare una netta distinzione tra la situazione degli eletti nelle assemblee legislative, che, in forza di una dignitosa indennità, possono dedicarsi a tempo pieno all’attività politica e quella degli eletti nei consigli comunali, che devono ritagliare dal tempo libero l’impegno necessario ad assolvere adeguatamente al proprio incarico istituzionale. In futuro si auspica altresì che i regolamenti del Movimento prevedano delle premialità per chi ha ricoperto incarichi elettivi negli enti territoriali (dovrebbe essere propedeutico), con l’obiettivo di valorizzare l’importante esperienza acquisita, a cui si potrebbe attribuire un titolo preferenziale per la scelta delle candidature a livello regionale, nazionale ed europeo. Per le cariche elettive di livello superiore da Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare bisogna valutare la possibilità di deroghe oltre i due mandati per coloro che si sono distinti e abbiano dimostrato le loro competenze e le loro capacità e/o, eventualmente, l’ipotesi di potersi candidare come Sindaco e/o Consigliere Comunale, al fine di non disperdere le competenze e le capacità espresse dagli eletti.
Eliminare la regola del secondo mandato per i livelli istituzionali soggetti al voto di preferenza dei cittadini (comuni, regioni e parlamento europeo). In questi sono gli elettori a decidere chi è meritevole e chi no. Confermare la regola invece per il parlamento, la cui legge elettorale con listino bloccato e senza voto di preferenza, nega di fatto al popolo ogni potere diretto di scelta
Eliminare la regola del secondo mandato per i livelli istituzionali soggetti al voto di preferenza dei cittadini (comuni, regioni e parlamento europeo). In questi sono gli elettori a decidere chi è meritevole e chi no. Confermare la regola invece per il parlamento, la cui legge elettorale con listino bloccato e senza voto di preferenza, nega di fatto al popolo ogni potere diretto di scelta
Sono d' accordo con la regola 14 di limitare i due mandati solo al tipo di elezione già avuta ma lasciamo liberi di candidature per altri tipi di elezioni