preparazione più politica e meno importanza al tecnicismo professionale nella selezione classe dirigente

Materia: Filoni tematici

1. Carta dei Principi e dei Valori

Integrare nelle esclusioni fra le motivazioni l'appartenenza in forma attiva di chi decide di candidarsi alla non appartenenza a lobby tipo Comunione e Liberazione e corporazioni e associazioni di categoria dove gli stessi promuovono più una visione di interessi collettivi di settore e non individuali dei cittadini...come e successo nello stilare il programma europeo nelle idee agro alimentari

2. Istituzioni e coesione territoriale

trovo il dibattito sui 2 o più mandati questione di lana caprina ..suggerisco comunque per superare l'empasse di mantenere la la regola dei 2 mandati aprendo ad una deroga per coloro che si sono dimostrati meritevoli e con il loro impegno abbiano dimostrato generosità verso il movimento e mettere al voto a livello nazionale e non territoriale per evitare amiccamenti l'eventuale deroga

Commento
il movimento che vorrei :MANIFESTO COMUNE “Uomini di buona volontà e di buoni propositi che volete dedicare parte del vostro tempo a difendere i beni comuni e la solidarieta’ sociale finalizzata alla felicita di tutti gli uomini Unitevi in tutte le forme possibili : partito ,movimento, comitati, associazioni , brigate di lavoro e di mutuo soccorso ma anche con un protocollo o disciplinare di regole di autoregolamentazione per sabotare ,con i propri comportamenti individuall dal basso le cose che riteniamo sbagliate (boicottaggio)
Al punto 2. Istruzioni e Coesione Territoriale vorrei aggiungere una mia considerazione: Prima di affrontare il tema dei due mandati vorrei sottoporre all'attenzione di tutti un quesito che non è mai stato affrontato, ovvero la quantificazione del tempo affinché un mandato fosse considerato tale. Un mandato quanto tempo dura? Un anno? Due anni? Credo che sia importante chiarire prima questo punto. Inoltre credo che il limite dei 2 mandati non si dovrebbe applicare per la carica di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale. Eventuali mandati svolti in qualità di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale sono esclusi dal computo dei mandati per la candidatura a Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare. La proposta di eliminazione del limite del secondo mandato per i Sindaci, Consiglieri Comunali, Municipali e Circoscrizionali, ancorché dopo l’introduzione del cosiddetto “mandato zero”, nasce dalla consapevolezza della profonda differenza del ruolo di chi svolge un incarico elettivo negli enti territoriali e di chi lo svolge in ambito regionale, statale o europeo. Per un soggetto politico che ha un concreto bisogno di trovare (o ritrovare) un capillare radicamento territoriale è assolutamente necessario eliminare ogni forma di “penalizzazione” che la scelta di candidarsi a livello comunale possa comportare. È ben noto, infatti, che chi si impegna a rappresentare i cittadini nei consigli comunali – in particolar modo se tra le file dell’opposizione – non ricopre certo uno status privilegiato per le guarentigie o i benefit connessi a quell’incarico, ma, al contrario, si fa carico di un lavoro di grande impegno e responsabilità in modo spesso pressoché gratuito (nella stragrande maggioranza dei comuni non c’è un’indennità per gli eletti, ma la corresponsione di un modesto gettone di presenza). Bisogna pertanto operare una netta distinzione tra la situazione degli eletti nelle assemblee legislative, che, in forza di una dignitosa indennità, possono dedicarsi a tempo pieno all’attività politica e quella degli eletti nei consigli comunali, che devono ritagliare dal tempo libero l’impegno necessario ad assolvere adeguatamente al proprio incarico istituzionale. In futuro si auspica altresì che i regolamenti del Movimento prevedano delle premialità per chi ha ricoperto incarichi elettivi negli enti territoriali (dovrebbe essere propedeutico), con l’obiettivo di valorizzare l’importante esperienza acquisita, a cui si potrebbe attribuire un titolo preferenziale per la scelta delle candidature a livello regionale, nazionale ed europeo. Per le cariche elettive di livello superiore a Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare bisogna valutare la possibilità di deroghe o, eventualmente, l’ipotesi di potersi candidare come Sindaco e/o Consigliere Comunale per non disperdere le competenze e le capacità espresse dagli eletti.
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