POLITICA ESTERA E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

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16 - Altro

Posizione autonoma internazionale: contro ogni guerra, con Forze Armate in chiave difensiva, anche negli interventi all'estero. Ogni intervento 'estero dovrà essere approvato dal Parlamento (maggioranza qualificata dei 2/3). Limite alla spesa militare dell'1% del PIL. Eventuali deroghe approvate a maggioranza qualifica. Politica estera e di cooperazione per l'amicizia tra i popoli e tra gli Stati.

Commento
Concordo
No a basi nato e americane nel nostro territorio
Vogliamo una posizione pacifista. Ripudiamo la guerra
Rendere più chiaro in Costituzione ( articolo 11) il tassativo divieto di vendita di armi, conversione delle fabbriche di armi da guerra in fabbriche di altri prodotti. Spazio gratuito di pubblicità sulle reti nazionali e supporto alle ONG che si battono contro le guerre e in favore vittime delle guerre
Rendere trasparenti e chiare le informazioni sulle banche che non fanno affari con le armi e i paesi in guerra ( generare eventualmente delle liste)
Più Europa e meno NATO.
Sostegno al popolo palestinese
Nell'ottica di arrivare ad un'Europa veramente unita ed in grado di essere significativa nel mondo penso che tutti gli stati debbano raggiungere il 2% del pil in spese militari ma solo per armamenti creati in Europa da consorzi costituiti da almeno cinque stati europei la cui costruzione e manutenzione deve essere distribuita in tutti i paesi UE. Così non usciremmo dalla Nato fino alla completa autonomia nel campo della difesa e la spesa militare farebbe da sprone ad un'industria europea (purtroppo gli armamenti hanno da sempre spinto lo sviluppo tecnologico) smettendola di foraggiare gli Stati Uniti.
Concordo
CONCORDO CON IL PUNTO 16
Concordo
Concordo. Più pace, meno armi
Difesa Europea comune e meno NATO. É l'unico modo per fermare il dominio militare e terroristico degli USA in confronto ai paesi piú poveri
Europa autonoma basta dipendenza dalla volontà NATO.
Sino a quando parteciperemo alla NATO avere "le Forze Armate in chiave difensiva anche negli interventi all'estero" è una pia illusione. Fuori l'Italia e l'Europa dalla NATO!
Come sanità, istruzione, tassazione, polizia unica, anche la sicurezza e politica estera deve essere omogenea in tutti i paesi di EU perché da soli, oltre che sprecare risorse, non contiamo più niente a livello globale. Quindi,tassazione, polizia ed esercito unico e ovviamente, politica estera unica con unico ministro e sedi diplomatiche uniche EU in tutto il mondo
Concordo. Meno sudditanza agli stati Uniti e alla Nato
concordo, abolizione della NATO, contrastare la deriva bellicista dell'unione europea in italia e nel parlamento europeo, meno EU e più BRICS, meno eurocentrismo e più apertura a paesi emergenti, no a creazioni di blocchi e alleanze militari sempre nuove, no alla cultura della demonizzazione e della presunta superiorità nostra (occidente) rispetto al resto del mondo che non è altro che un residuo di mentalità coloniale. più autocritica prima di condannare altri paesi/governi.
giusto, no all'interventismo.
Da rivedere completamente. Si all' Europa ma non succube degli USA. No alla NATO come è oggi va rinegoziato il ruolo
Comcordo
Piena adesione ai commenti esposti qui sopra.
sono d'accordo
Concordo
Nascita di un esercito europeo e basta nato, Ucraina appoggio totale anche con armi a lungo raggio, Palestina si al riconoscimento ma va garantita la sicurezza di Israele. Impegno economico commerciale con l'Africa e con tutte quelle nazioni che hanno tanti discendenti italiani vedi Brasile o Argentina.
L’esercito nazionale deve diventare una sorta di guardia civica, con compiti meramente difensivi, divieto espresso di legge di far uscire le forze armate italiane dai confini nazionali, neppure per le cd missioni di pace, uscita dalla NATO ingresso in non allineati
Concordo, e aggiungo: piena trasparenza su invio di armi a Paesi in conflitto: inaccettabile che i cittadini non possano essere a conoscenza di quali armi inviamo e a chi, e soprattutto come vengono usate e da chi.
Non sono d'accordo sul punto precedente "Ucraina appoggio totale anche con armi a lungo raggio" la pace non si raggiunge in questo modo ma mettendo in moto la diplomazia cosa che non si sta assolutamente facendo. Riconoscimento della Palestina e punizione severa per i coloni che occupano le terre palestinesi. E soprattutto fermare questo massacro. Sono queste ingiustizie e anni di occupazione che generano antisemitismo, se continua in questo modo Israele non sarà mai sicura.
Fuori l'Italia dalla Nato
- L’Italia oggi non conta molto in termini di politica globale e, ciò nonostante, la sua enorme rilevanza geopolitica, ignorata dai governi degli ultimi decenni, che le deriva dalla sua predominante collocazione al centro del Mediterraneo. È evidente che ciò dipende dalla crisi dello stato o meglio dalla scomparsa dello “stato vero” e quindi dall’incapacità inevitabile di quella parvenza di stato che ne è rimasta, di tutelare e valorizzare tale privilegio geografico e geopolitico. La Turchia, che lo stato l’ha conservato ed è forte, è diventata (in questi anni di nostra decadenza) una potenza mediterranea, per nostra incapacità ci ha soffiato la Libia, con tutto ciò che ne consegue, la stessa Algeria sta ampliando la sua presenza e il suo peso nel Mediterraneo, e tutto a nostro danno. Eppure molto ci sarebbe da ottenere se solo lo stato fosse diverso da quello che è e volesse sfruttare questo Fattore geopolitico, anziché ignorarlo. Apprezzare e sfruttare questo punto di forza è pertanto indispensabile per tornare a contare e, al contempo, vitale per il nostro futuro prossimo. Per fare questo, per potere contare di più e non essere sempre, inevitabilmente succubi degli altri, oltre alla Riscoperta del Mediterraneo, sarà necessaria una giusta politica di RIARMAMENTO. Due obiettivi di vitale importanza per uno stato che vuole riprendere il proprio cammino. Riarmarsi non deve essere un tabù. Le armi sono solo uno strumento e di per sé non significano niente. Noi siamo pacifisti e tali resteremo ma lo dobbiamo essere come la Svizzera, inattaccabili e rispettabili. Se non si conta niente affermare e sostenere la pace è pura retorica se non proprio presa per il culo. Nella Nato un conto è starci come ci stiamo adesso (a 90°) e un conto come ci sta la Turchia. Ridare importanza al Mediterraneo significa ridare importanze all’Italia Meridionale tutta: in ottica geopolitica è la parte più importante della Nazione; non è logico farla essere una delle zone più depresse d’Europa, per giunta in via di dismissione. (la Turchia se la prenderebbe volentieri e subito e, per come marcia la cosiddetta unità d’Italia, ne sarebbero contenti anche molti Meridionali. EUROPA – Dalla UE non si può uscire ma si deve lavorare criticandone la natura e gli obiettivi neoaristocratici e classisti che persegue fin dalla sua nascita. Ci si sta dentro in maniera critica ma costruttivamente in difesa della nazione e n attesa che scoppino le inevitabili contraddizioni insite nell’attuale sistema dei rapporti tra le nazioni e che maturino le situazioni per farla decadere, almeno nelle parti più nefande dell’attuale strutturazione.