Per un movimento Ecosocialista

Materia: Filoni tematici

1. Carta dei Principi e dei Valori

Nella Carta dei Principi dovremmo indicare con chiarezza e coraggio la prospettiva di uscita dal sistema capitalista fautore di guerre imperialiste, disastro ambientale, neocolonialismo, egoismo, solitudine, guerra tra poveri e svendita delle risorse e dei beni pubblici. Dobbiamo essere chiari: non più esistere un mondo di pace e giustizia sociale in seno ad una società basata sul profitto.

2. Istituzioni e coesione territoriale

Lotta contro l'autonomia differenziata

3. Enti locali

Rottura a tutti i livelli con il PD, cavallo di Troia della Nato, della guerra, fautore di tutte le controriforme sul lavoro (dal Pacchetto Treu all'abolizione dell'art.18). Costruzione di un Polo Progressista, legato alla Sinistra Europea, con tutte le forze disponibili a sinistra del PD. Sulla scorta di quanto ha fatto Mélenchon in Francia. Costruire La France Insoumise Italiana.

4. Economia, lavoro, impresa

Salario minimo, riduzione orario di lavoro, diritto allo sviluppo umano al di fuori delle logiche di mercato. Reddito di cittadinanza incondizionato. Nazionalizzazione dei settori che sono beni essenziali per la vita, la dignità e lo sviluppo dell'individuo: istruzione, sanità, trasporti, energia. Patrimoniale, lotta all'evasione grandi capitali. Riduzione tasse ai piccoli commercianti.

5. Salute e inclusione sociale

Sanità pubblica, gratuita e nazionale. Abolizione dei CPR . Progetti di inclusione sociale sia per italiani che per stranieri. Ius scholae o ius culturae (ovvero indipendente dagli anni di residenza purchè si dimostri con esami stringenti di essere ben integrati dal punto di vista linguistico, culturale e soprattutto civico e laico.

6. Giustizia e legalità

Riforma delle carceri che devono essere davvero luoghi di recupero. Abolizione delle norme anti-sciopero e anti-manifestazione. Difesa della privacy individuale, lotta alle mafie senza esclusione di colpi, legalizzazione droghe leggere, lotta all'evasione. Aumento degli ispettori del lavoro che controllino la sicurezza delle aziende. Basta morti bianche!

7. Transizione ecologica e digitale

Piano di riforestazione delle città, potenziamento dei mezzi pubblici soprattutto per pendolari, piano nazionale per trasporto merci su rotaia sul modello austriaco, lotta alla plastica, pubblicizzazione delle coste, lotta agli allevamenti intensivi e per il benessere animale (seconda fonte di inquinamento). Sviluppo piste ciclabili nelle città.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

Sostegno alla ricerca, lotta per tenere in Italia i nostri giovani e i nostri "cervelli", istruzione pubblica, laica, gratuita e accessibile.

9. Politiche di genere e diritti civili

Si ai matrimoni non binari, inclusione e diritti, piano nazionale per il superamento di ogni barriera architettonica, si all'eutanasia. Formazione pedagogica fin dalle elementari su femminismo, inclusione sociale, contro discriminazioni di genere, etniche, abiliste o aegiste. Formazione relazionale ed empatica. Fuori la Chiesa dall'istruzione. L'Italia sia una comunità unita coesa e orgogliosa.

10. “Città 2050” e Pnrr (sicurezza e politiche per la casa)

Diritto all'abitare: cernita del patrimonio pubblico vuoto a livello nazionale, ristrutturazione e assegnazione. Nessuna casa vuota, nessuna persona senza casa. Piano case popolari. Nuovi punti di aggregazione nelle città, mobilità sostenibile, le città sicure sono le città vive, non quelle piene di polizia. Si alla polizia ma soprattutto si all'aggregazione fuori dalle logiche di profitto.

11. Patrimonio naturale

Benessere animale e ambientale. Stop allevamenti intensivi, riconvertiamo parte dei campi per produrre mangimi in campi per produrre cibo per noi. Puntiamo all'autosufficienza alimentare! Lotta all'erosione delle coste e all'abusivismo edilizio. Riconversione energetica. Desalinizzatori per combattere la siccità, piano di ristrutturazione delle tubature nazionali (perdiamo oltre il 50% dell'acqua)

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

Trasporto pubblico nazionale esteso e capillare, usiamo i soldi delle accise della benza per i mezzi pubblici per i pendolari! Nazionalizziamo autostrade. Rete ferroviaria a doppio binario e atta a trasportare container. Piste ciclabili. Stop alla discriminazione delle auto dei meno abbienti (la colpa del disastro climatico non è loro!). Lotta ai jet privati, yacht, ecc. Tassa aziende inquinanti.

Commento
Sono d'accordissimo sul 90% e specislmente sul collocamento chiaro nel gruppo la Sinistra in Europa
Sono d’accordo sulla rottura con il PD ma non con il punto 9.
D’accordo su quasi tutto. Non sono contrario alle scuole religiose, pur essendo ateo, riconosco alla chiesa un importante ruolo nel creare comunità. Il modello alternativo al capitalismo può essere un’economia cooperativa incentrata su una costellazione di comunità autosufficienti coincidenti in gran parte con le attuali province. L’economia cooperativa è alternativa al capitalismo e al socialismo, al centro vi è il lavoro al servizio di una comunità. Questo va accompagnato a un riordino degli enti locali. Le regioni andrebbero ridimensionate, il cui ruolo dovrebbe essere di mero coordinamento, le cariche dovrebbero essere non elettive e gratuite. Andrebbero ripristinate le province e infine i maggiori poteri conferiti ai comuni. L’Italia, coerentemente con la sua storia dovrebbe essere una federazione di comuni. Con lo Stato che riprende in mano la gestione della sanità.
Il pd c'è e dobbiamo confrontarci con loro è ovvio che non possiamo subire alleanza imposte con renzi e Calenda in quel caso meglio da soli. Se abbiamo coraggio e forza possiamo superare il pd e imporre la nostra linea.
Punto 4 (Reddito di cittadinanza incondizionato): Sono pienamente d'accordo!
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