Modifica al Codice Etico per l'eliminazione del limite dei mandati per gli eletti nei consigli Comunali, Municipali e Circoscrizionali
14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle
Per i Coordinatori Provinciali e Regionali prevedere una segreteria formata da persone esperte per il supporto ai GT (anche nei comuni in fase di costituzione) per poter meglio affrontare la presentazione delle Liste Comunali, formare i sub delegati e i RdL. La possibilità di presentare sul territorio, almeno un anno prima, i candidati che formeranno la lista del M5S nel proprio Comune.
15. Codice etico
Eliminazione del limite dei mandati per gli eletti nei consigli Comunali, Municipali e Circoscrizionali, che sono da escludere dal computo dei mandati per la candidatura in Regione, al Parlamento ed Europarlamento. Per le cariche elettive di Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare bisogna valutare la possibilità di deroghe per non disperdere le competenze e le capacità.
Commento |
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Prima di affrontare il tema dei 2 mandati vorrei sottoporre all'attenzione che non è mai stato affrontato la quantificazione del tempo affinché un mandato fosse considerato tale, ovvero un mandato quanto tempo dura? Un anno? Due anni? Credo che sia importante chiarire questo punto. Il limite dei 2 mandati non si dovrebbe applicare per la carica di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale. Eventuali mandati svolti in qualità di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale sono esclusi dal computo dei mandati per la candidatura a Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare. La proposta di eliminazione del limite del secondo mandato per i Sindaci, Consiglieri Comunali, Municipali e Circoscrizionali, ancorché dopo l’introduzione del cosiddetto “mandato zero”, nasce dalla consapevolezza della profonda differenza del ruolo di chi svolge un incarico elettivo negli enti territoriali e di chi lo svolge in ambito regionale, statale o europeo. Per un soggetto politico che ha un concreto bisogno di trovare (o ritrovare) un capillare radicamento territoriale è assolutamente necessario eliminare ogni forma di “penalizzazione” che la scelta di candidarsi a livello comunale possa comportare. È ben noto, infatti, che chi si impegna a rappresentare i cittadini nei consigli comunali – in particolar modo se tra le file dell’opposizione – non ricopre certo uno status privilegiato per le guarentigie o i benefit connessi a quell’incarico, ma, al contrario, si fa carico di un lavoro di grande impegno e responsabilità in modo spesso pressoché gratuito (nella stragrande maggioranza dei comuni non c’è un’indennità per gli eletti, ma la corresponsione di un modesto gettone di presenza). Bisogna pertanto operare una netta distinzione tra la situazione degli eletti nelle assemblee legislative, che, in forza di una dignitosa indennità, possono dedicarsi a tempo pieno all’attività politica e quella degli eletti nei consigli comunali, che devono ritagliare dal tempo libero l’impegno necessario ad assolvere adeguatamente al proprio incarico istituzionale. In futuro si auspica altresì che i regolamenti del Movimento prevedano delle premialità per chi ha ricoperto incarichi elettivi negli enti territoriali, con l’obiettivo di valorizzare l’importante esperienza acquisita, a cui si potrebbe attribuire un titolo preferenziale per la scelta delle candidature a livello regionale, nazionale ed europeo. Per le cariche elettive di livello superiore a Consigliere regionale, Deputato, senatore ed Europarlamentare bisogna valutare la possibilità di deroghe per non disperdere le competenze e le capacità espresse dagli eletti. |
Riguardo i due mandati è assolutamente condivisibile che il ruolo di consigliere comunale sia più associabile al volontariato che a un ruolo di potere, soprattutto se di opposizione a cui si aggiunge il compito di vigilare sull'operato della maggioranza e di denunciarne la malagestione dei beni pubblici. Sconsiglio però l'utilizzo di deroghe, in quanto sono spesso fonte di abuso e vizi interpretativi. Sarebbe meglio definire una regola unica e generale che dopo i due mandati in regione/parlamento/europa si possa ancora accedere alla candidatura come presidente di regione o sindaco. Dobbiamo sempre tenere a mente che il faro del MoVimento è il programma, ma allo stesso tempo constatare che a livello locale gli elettori prediligono l'individuo e il suo carattere personale. |
Sono d'accordo in toto con la proposta. |