Miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini

L'esperienza di governo del Movimento 5 Stelle e le linee politiche seguite dai governi successivi ha insegnato che non è possibile implementare politiche di riforma e di miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini senza la riconquista dell'indipendenza e della sovranità nazionale e degli strumenti economici/finanziari gestiti dallo Stato per dare attuazione a tali politiche.

L'assunzione dei lavoratori precari e stagionali, anche e soprattutto in agricoltura, deve avvenire attraverso agenzie di collocamento pubbliche che possano verificare e garantire le condizioni di lavoro (anche in termini di sicurezza) e l'erogazione di una giusta retribuzione.

Accanto alle sacrosante proposte di contrasto alla povertà e di redistribuzione della ricchezza (RDC, salario minimo, ecc.) deve esistere la consapevolezza che il miglioramento delle condizioni di vita dei ceti medi passa necessariamente dal controllo dei prezzi dei beni e servizi essenziali. Da qui la necessità dell'intervento statale nell'economia per influenzare prezzi e tariffe.

Cancellare la sostanziale privatizzazione di scuole e università che devono riconquistare il carattere di servizio pubblico. La Rai deve diventare una Fondazione in cui il comitato di indirizzo e garanzia sia costituito da rappresentanti del mondo della cultura, dell' informazione e dello spettacolo scelti dalle categorie di appartenenza e non per nomina politica.

Accanto allo sviluppo e ad una gestione ottimale dell' edilizia pubblica e popolare dovrebbe essere implementata una garanzia statale per favorire gli affitti sotto forma di assicurazione a favore dei proprietari per morosità e danni, a fronte di affitti calmierati, al fine di incentivare la messa sul mercato di appartamenti attualmente vuoti (spesso per la paura dei proprietari)