INVESTIRE IN BENESSERE

Un'economia meno schiava dei numeri, del pil, del debito che si fondi invece sulla cooperazione, un'economia del "noi", non basata sulla competizione, sui profitti, sullo sfruttamento della forza lavoro, che hanno estremamente provato le nostre esistenze. Ricostruire relazioni di fiducia anche nello spazio economico, tenere insieme economia e morale: un'economia che parli di crescita qualitativa.

La salute, diritto costituzionale, deve essere universale, equa e pubblica vicina ai bisogni dei cittadini, deve garantire prevenzione e continuità assistenziale. La spesa riconosciuta scorporata da ogni bilancio. L'inclusione è un obiettivo fondamentale e soprattutto culturale: bisogna lavorare per eliminare pregiudizi e paure del diverso, valorizzando le differenze individuali come risorse.

Ogni scelta economica deve essere rispettosa dell'ambiente, dell'uomo e degli altri esseri viventi per uno sviluppo armonico che vada a rimediare agli errori del passato.I cittadini vanno messi in condizioni di poter operare scelte ecologiche. La rivoluzione digitale deve mantenersi morale e migliorare, non peggiorare, le condizioni qualitative di vita dei cittadini . Va controllata e governata.

Istruzione =democrazia, perché la conoscenza è alla base di una reale partecipazione dei cittadini alla vita politica. Gli insegnanti devono essere riconosciuti nel loro ruolo fondamentale, sostenuti e formati. Bisogna investire in capacità critica e dialogo. La ricerca e l'università devono essere il volano della crescita economica. La spesa va garantita a livello europeo come per la salute