iniziamo a pensare al futuro

Una lotta seria alla DEPORTAZIONE (iniziata con l'annessione del Regno delle Due Sicilie) al nord e all'estero della popolazione meridionale e la sostituzione con gli immigrati clandestini e non; non con le elemosine dei sussidi ma con un "LAVORO DI CITTADINANZA" perché il lavoro ci sarebbe: basta vedere le condizioni di marciapiedi e altri luoghi pubblici.

Fine immediata del numero chiuso per l'accesso alle Facoltà universitarie per alleviare le difficoltà dei cittadini all'accesso alle cure: se si interviene immediatamente tra una decina di anni forse le cose miglioreranno.

Utilizzare tutti gli spazi disponibili per il fotovoltaico in sostituzione dei fossili. Es.: io ho un tetto di oltre 150 mq e ho utilizzato solo una una trentina di mq per i pannelli per il mio consumo, se l'ENEL mi chiedesse di utilizzare la restante parte del mio tetto lo concederei gratis.

Smettere di considerare la scuola (pubblica e obbligatoria) come un'azienda. Quando avevo il DIRETTORE DIDATTICO che si interessava di insegnamento lavoravo bene; considero l'avvento dei DIRIGENTI che distribuiscono denaro a loro piacere una sciagura (io ho lasciato la scuola con 4 anni di anticipo (con quota 100) e mi avrebbe fatto comodo qualche centinaio di euro in più ma non ne potevo più.

Al posto del ponte di Messina che non si farà mai ammodernare le ferrovie e costruire autostrade dove ci sono ancora le mulattiere (al Sud, come al solito). Chi con il treno da Torino impiega 24 ore ad andare ad Agrigento se ne infischia della mezz'ora del traghettamento di Messina.