Il movimento giusto

Il movimento 5 stelle deve modificare il limite del doppio mandato consentendo ai portavoce che hanno terminato il ciclo elettivo soltanto di potersi candidare in altre tornate elettorali, deve investire totalmente il 2x1000 nelle sedi territoriali, consentire agli iscritti di scegliersi candidati, referenti territoriali e dirigenti interni e cambiare il simbolo, ormai vecchio, e mai il nome

Il movimento deve continuare ad essere una forza politica attenta alle istanze di tutto il paese perché i problemi del sud riguardano anche il nord e viceversa. Un’ Italia coesa in materia di sanità, trasporti e istruzione è un paese che può competere in Europa e nel mondo

Il movimento deve dotarsi di una piattaforma sia digitale sia territoriale, con appositi banchetti, nelle quali inserire determinate richieste da parte dei cittadini che riguardino la risoluzione di problematiche varie o proposte innovative per il comune o la regione in cui si risiede

Il movimento deve continuare a difendere le istanze dei lavoratori e delle imprese equiparando entrambi i bisogni allo stesso livello affinché datori di lavoro e dipendenti possano collaborare in maniera armoniosa venendo loro garantiti i giusti diritti come sancito dalla Costituzione. L’economia sociale di mercato è la nostra quinta stella e in questa direzione dobbiamo proseguire

La sanità è la principale urgenza del paese. Il movimento deve difendere il servizio sanitario nazionale contribuendo a migliorarlo dal punto di vista tecnologico e digitale e deve battersi affinché la suddetta possa tornare ad essere di competenza nazionale e non più regionale

giustizia e legalità sono da sempre i nostri principi e dobbiamo continuare a rispettarli e migliorarli ispirandoci ai contributi dati dai grandi magistrati eroi del nostro tempo, dagli illustri giuristi difensori dell’etica pubblica e dalla Carta Costituzionale

La transizione ecologica e digitale ci accompagnano da sempre e dobbiamo continuare a migliorarli non solo aprendoci ad altre proposte, ascoltando gli esperti del settore, come la fusione nucleare, ma affinché le due materie funzionino all’unisono

L’istruzione, l’università e la cultura vanno migliorate attraverso un processo di assunzione di personale giovane e competente e aumentando gli investimenti a livello infrastrutturale, tecnologico e digitale prendendo ad esempio il modello scandinavo, a mio parere il migliore d’Europa. L’Italia è la patria dei patrimoni e come tale deve primeggiare

Il movimento da sempre difende i diritti civili e non lascia nessuno indietro. Tutti i cittadini sono uguali difronte alla legge e hanno il diritto di manifestare la loro sessualità liberi da ogni restrizione. La parità di genere è fondamentale per una società aperta e progressista. L’immigrazione va incentivata e controllata, nei suoi limiti, e va approvato lo ius scholae

Il movimento deve continuare a difendere il superbonus rispettando le direttive europee in materia di politiche green. Il 2050 rappresentato sul nostro simbolo deve essere il capolinea per raggiungere la netraulità climatica e in tal senso bisogna che il PNRR venga investito nella sua interezza nella suddetta materia senza limiti ideologici e burocratici

La nostra terra, le nostre foreste e i nostri mari sono patrimoni naturali che tutto il mondo ci invidia pertanto vanno tutelati con politiche ambientali all’avanguardia e con sanzioni severe contro gli eco criminali. Il nostro patrimonio gastronomico è il migliore al mondo e come tale va difeso ed esportato in tutto il globo

I giovani sono il futuro e il simbolo del movimento 5 stelle. Migliorare la vita dei giovani significa investire a lungo termine in un paese che funziona pertanto va garantito loro un’istruzione universale e all’avanguardia, un Università che premi le competenze nel campo della ricerca e un successivo inserimento nel mondo del lavoro privo da logiche classiste e nepotistiche

Le infrastrutture e i trasporti sono da decenni il simbolo dell’inefficienza italica. Abbiamo in questo caso un paese che gira a velocità opposte dove il sud è, ovviamente, molto carente. Il movimento deve battersi affinché questo divario venga una volta per tutte superato e deve fare in modo che la mobilità elettrica sia alla portata di tutti anche prima del 2035