I GRUPPI TERRITORIALI NON RISPETTANO I CRITERI DI DEMOCRAZIA DIRETTA E PARTECIPATIVA

Materia: Organizzazione interna e strumenti

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

Organizzazione territoriale. Lo spirito che vagheggia in tali gruppi è ispirato solo in apparenza ai canoni della democrazia diretta e partecipativa. Frequenti sono le censure da chi ha un ruolo politico. Ciò accade nei gruppi territoriali ove il M5S è al governo dell'amministrazione. Non è possibile fare accenno a qualsiasi tema che possa, minimamente, sfiorare l'amministrazione retta dal M5S.

15. Codice etico

I portavoce, gli amministratori eletti sotto il simbolo del M5S, devono garantire lo spirito partecipativo di tutti anche se dovessero arrivare critiche agli stessi. La critica se non è diffamazione o ingiuria, deve essere intesa come un consiglio. Spesso, si portano le critiche dei cittadini, per come vorrebbero l'amministrazione M5S. Il politico saggio dovrebbe prenderne atto e non censurare.

Commento
Le cordate e i falsi iscritti
Commento quest'ultima parte per comunicare che pur essendo uno tra i primi sostenitori di questo movimento sono giunto alla determinazione di abbandonare.Devo ammettere che quest'ultima iniziativw mi fa riaccendere una speranza. Ho scritto tante volte su problematicche che interessano i cittadini,mai una risposta.Vi ricordo che in passato il sottoscritto è stato un sostenitore di Romano Prodi nel famoso scontro co Il Cavaliere. Io partecipavo xon il gruppo dib"Incontriamoci" nato proprio con le stesse regole che oggi voi sottoponete.agli iscritti. Nei prossimi giorni cercherò di completare il vostro questionario.
ISCRIZIONI AI GRUPPI DI FALSI ISCRITTI: NONNI ZII AMICI, NON ATTIVISTI INSOMMA. VISTI DI PERSONA E CON L'AVVALLO DEI RESPONSABILI REGIONALI E PROVINCIALI. NON PARLIAMO DELLE CORDATE POI..... EI FUMMO LE PROSSIME 4% E ANCHE MENO. IO NON LI VOTO PIU'. CONTE A CASA E DEVE RINGRAZIARE GRILLO PER ESSERE DIVENTATO "famoso". SENZA BEPPE LUI OGGI SAREBBE UN PERFETTO SCONOSCIUTO
I NOSTRI CONTRIBUTI. Centinaia di commenti e alla fine voglio vedere i quesiti che ci proporranno.COME SIAMO CADUTI IN BASSO CON QUESTA PAGLIACCIATA. FIGURIAMOCI I TROLL TRA UN PO'. SEMPRE PEGGIO.
Avere sempre la possibilità di dare un parere o fare una proposta. Ma dove?
I GT sono diventati spazi politici personali di trombati e amici degli amici per avere qualche strapuntino o riscatti personali...dove si consumano vendette e lotte tra bande...N>o...vanno rivisti totalmente.Secondo me vanno creati GT limitati,per il momento,ai capoluoghi di regione finanziandoli con soldi che attualmente regaliamo alle piccole impre..poi..vanno gestite da responsabili che fanno capo a portavoce parlamentari che dovranno riferire a un organismo di controllo all'interno della segreteria politica...successivamente potranno essere indette votazioni per i rappresentanti all'inyerno degli iscritti al GT...poi..il GT dovranno espandere l'azione politica sui territori con assemblee incontri dibattiti confronti tra cittadini e altre forze politiche su temi locali o nazionali...come doveva essere fatto con il 110 e avremmo così evitato di essere messi in cattiva luce ovunque...e...infine ..COMUNICAZIONE...siamo fuori dalle tv dove il PD si è accordato con i fascisti per avere il monopolio della INFORMAZIONE...basta cazzo ...sono stufo di sentire il PD che si vanta di temi nostri spaccandoli per propri ..e ci vuole pure imporre Renzi...NO...BASTA
I GT devono avere un portale comune che contribuisca a livelli di democraticità , partecipazione, trasparenza minimi.
Sono daccordo
I gruppi territoriali così come concepiti non funzionano. Sì a sedi sovvenzionate dal M5S nazionale anche se c’è un solo attivista riconosciuto ufficialmente dal movimento
In alcuni casi i GT sono diventati caste chiuse tipo GT MARTESANA
che non ammette critiche di sorta.
Sono perfettamente d'accordo. Un esempio per tutti Pesaro, portato ad esempio di alleanza modello fra M5S e PD. I nostri elettori hanno bocciato questa politica, il GT è stato messo nella condizione di non poter operare nè esprimersi il tutto coperto da un rappresentante provinciale e regionale che lascio a chi legge definire. Una vergogna!!
Concordo
Nei GT non c'è abbastanza democrazia. Troppo potere concentrato nelle mani del rappresentante del GT: l'odg delle riunioni si deve poter integrare con un argomento a semplice richiesta di 3 attivisti; le nomine della squadra (referente progetti ecc) devono essere ratificate dagli attivisti.
👁️ DEMOCRAZIA DIRETTA PERMANENTE❗️❗️ Credo che il M5S debba dotarsi di un REFERENDUM ONLINE❗️ che OGNI SEI MESI❗️permetta agli iscritti di decidere se vogliamo che il M5S esca da un governo a cui sta partecipando, nel caso in cui la maggioranza di noi ritenga che quel governo non sta soddisfacendo le nostre aspettative. Questo meccanismo permetterebbe alla dirigenza del M5S di agire con tutta la legittimità conferita dal continuo sostegno degli iscritti. Manuel López Obrador, Presidente del Messico, ha fatto un referendum di questo tipo il 10/04/2022, a metà del suo mandato, affinché il popolo messicano confermasse il proprio consenso alla sua azione di governo.
Andate a vedere cosa sta succedendo a Pesaro!! esempi di collaborazione con il PD o distruzione del M5S locale per l'interesse personale della Frenquellucci?fra P
Andate a vedere cosa sta succedendo a Pesaro!! esempi di collaborazione con il PD o distruzione del M5S locale per l'interesse personale della Frenquellucci?fra P
Concordo, più trasparenza e democrazia. Più onestà intellettuale
Il problema esiste e parte dallo Statuto, il quale prevede la nomina dall'alto dei coordinatori, mentre i Rappresentnti dei Gruppi Territoriali sono eletti dal basso. Qui il punto: https://portale.movimento5stelle.eu/assemblea-costituente/pubblicazione-contributi/eccesso-di-verticismo-statutario-esempio-1-3707
La composizione ideologica del M5S, variegata e contraddittoria, ha composto associazioni territoriali (meetup prima, GT ora) completamente anarchiche. Per attenuare questa deriva il Presidente ritenne opportuno designare direttamente i coordinatori regionali, che però in troppi casi hanno emanato una struttura territoriale (coordinatori provinciali e rappresentanti dei GT) a loro immagine. Coordinatori e rappresentanti a cui non sono richieste verifiche minime di ortodossia, e che trasformano i gruppi territoriali (già afflitti da un numero smisurato di elementi reazionari abituati ad esprimere solo simpatie invece di un preciso mandato per i loro portavoce) in piccoli feudi di leghe private. Dove questo è accaduto, l’agibilità politica è stata irrimediabilmente compromessa. Si auspica l’elezione democratica di ogni rappresentante territoriale, confermando ad ogni livello la fiducia che si sbandiera nella sovranità delle assemblee degli iscritti.