Gli interessi sociali devono prevalere su quelli economici.

Le istituzioni sono totalmente permeate dalla politica, il loro operato risulta inevitabilmente squilibrato a favore delle realtà sociali ed economiche vicine alla fazione vincente. Non esiste il valore del servizio alla società in senso lato ma esiste il valore del servizio agli “amici”.

Soprattutto al sud dove non esistono forze economiche in grado di orientare le scelte politiche, i funzionari pubblici diventano maggiordomi e soldati, troppo ma troppo ben pagati, che obbediscono al politico eletto e ai propri esclusivi interessi personali o di partito.

Controlli e verifiche fiscali alle imprese che ricevono incentivi dallo stato e rispetto dei diritti dei lavoratori. Eliminazione di tutte le forme atipiche di contratto di lavoro che pregiudicano i diritti e la dignità dei lavoratori.

Potenziamento della sanità pubblica. Soldi pubblici solo alla sanità pubblica. La sanità privata come qualsiasi impresa privata.

Semplicemente difesa e realizzazione della Costituzione. Abolizione ordine avvocati così come tutti gli ordini professionali.

Abbandono delle fonti di energia inquinanti e potenziamento delle alternative.

Istruzione e università accessibili a tutti e supervisione e controllo degli enti privati che rilasciano titoli legali.

La Costituzione è chiara.

Stretta sulle concessioni edilizie, stop cemento e incentivi ai recuperi di strutture efficienti ma inutilizzate e abbandonate.

Rafforzamento della Protezione Civile per la difesa dell’ Ambiente con interventi preventivi e non solo successivi alle catastrofi.

Comunicazioni e infrastrutture devono avere un fine sociale. Ormai dappertutto prevale l’interesse economico dei privati. Questo potere va limitato a favore del benessere dei cittadini e non al guadagno degli imprenditori.