Giustizia, non statistica

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Giustizia, non statistica

Commento
Gen.mi iscritti e simpatizzanti, sottopongo a voi questa mia preoccupazione da iscritto.Le recenti deforme in tema di giustizia penale, vedi la deforma Nordio con abrogazione del reato p.p. all'art. 323 c.p. (abuso di ufficio) si fonda sull'idea che la norma incrminatrice non avesse ragione di esistere per la statistica sfavorevole che la accompagnava. I pratica si ragionava sul umero esigio di condanne riportate per questa fattispecie come ragione giustificatrice dell'abrogazione. Nulla di più errato. La giustizia e la statistica sono due cose separate e nettamente distinte. Due campi dell'agire umano che non possono condizionarsi a vicenda. Usando il metro della statistica applicato alla giustizia anche il reato p.p. all'art. 624 c.p. il furto dovrebbe essere aborgato. Facciamo il caso del furto di autovettura. Non ci sono condanne suffcienti per quel reato in relazione alla frequenza dei furti d'auto. Dunque la statistica è sfavorevole e quindi la fattispecie andrebbe abrogata. Come vedete la giustizia non può essere valutata in base alla statistica, altrimenti diviene puro arbitrio. I rati dei potenti dei colletti bianchi si abrogano e quelli dei comuni mortali, che non hanno un mumero di condanne statisticamente rilevante rispetto alla frequanza dei fatti restano nel codice penale. Un vero pasticcio. Per questo da iscritto al Movimento vi Sottopongo questo spunto di discussione, perchè la giustiza è un valore fondante di ua società libera e che garantisca ad ognnuno di poter realizzare al meglio i propri talenti nel solco del lecito ovviamente! Avv. Pasquale, Pierluigi Bufo
Gent.mi iscritti e simpatizzanti, sottopongo a voi questa mia preoccupazione da iscritto. Le recenti deforme in tema di giustizia penale, vedi la deforma Nordio con abrogazione del reato p.p. all'art. 323 c.p. (abuso di ufficio) si fondano sull'idea, che la norma incrminatrice non avesse ragione di esistere, per la statistica sfavorevole, che la accompagnava. In pratica si ragiona sul numero esigio di condanne riportate per questa fattispecie come ragione giustificatrice dell'abrogazione. Nulla di più errato! La giustizia e la statistica sono due cose nettamente distinte e separate, due campi dell'agire umano, che non possono condizionarsi a vicenda. Applicando il metro della statistica alla giustizia, anche il reato p.p. all'art. 624 c.p. il furto dovrebbe essere aborgato. Facciamo il caso del furto di autovettura. Non ci sono condanne suffcienti per quel reato, se considerssimo la frequenza dei furti d'auto. Dunque, la statistica è sfavorevole e la fattispecie andrebbe abrogata, se si ragionasse come si è fatto per l'abuso di ufficio. Come vedete la giustizia non può essere valutata in base alla statistica, altrimenti diverrbbe puro arbitrio. Con questo metodo si abrogano, come è accaduto con la deforma Nordio,I reati dei potenti, dei colletti bianchi, mentre quelli dei comuni mortali, che non hanno un mumero di condanne statisticamente sufficiente rispetto alla frequanza dei fatti restano nel codice penale. Un vero pasticcio. Un abominio alla Marchese del Grllo, che però era una narrazionein epoca Medioevale della Roma papalina. Per questo da iscritto al Movimento vi sottopongo questo spunto di discussione, perchè la giustiza è un valore fondante di ua società libera, che garantisca ad ognuno di poter realizzare al meglio i propri talenti sempre nel solco del lecito.
La via maestra sulla giustizia deve essere quella intrapresa con la "spazzacorotti". Nordio rappresenta il peggior ministro della giustizia della storia, addirittura peggio del ministri dell'era Berlusconi perché non solo sta distruggendo la giustizia ma sta mettendo in atto il "Piano di Rinascita Democratica" (!) della P2. Sul tema carceri poi le "soluzioni" di Nordio sono aberranti. Pensano a svuotarle con depenalizzazioni e nello stesso tempo si inventano reati assurdi (tipo Rave party). Il discorso carceri è complesso ed esprimo la mia idea e pongo anche domande: siamo d'accordo che le condizioni nelle carceri non sono minimamente in linea con la Costituzione ma la soluzione più efficace è quella di costruire nuove carceri e per il reinserimento in società assumere più agenti carcerari, insegnanti, ecc per la riabilitazione. C'è però a mio avviso un vulnus: si cerca di reinserire l'ex carcerato nel mondo del lavoro ma questo è giusto nei confronti di un cittadino che, pur cercandolo, non riesce a trovare lavoro? I premi per buona condotta vi sembrano giusti? Già sei finito in galera e se ti comporti bene ti do uno sconto di pena. Per me non va bene, la pena si sconta - in varie forme a seconda della gravità del reato - tutta, la buona condotta deve essere la normalità, non una forma di premio.
Dovremmo concordare che la pena non è un marchio e pagato il debito con la giustizia si torni cittadini uguali agli altri, mal visti, per il fatto compiuto, ma uguali agli altri per diritti e doveri!
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