Figli delle Stelle
1. Carta dei Principi e dei Valori
L’indirizzo politico del MoVimento viene costantemente deciso senza aver ascoltato gli Iscritti (es. adesione al gruppo europarlamentare Left). L'inefficienza della nuova piattaforma a disposizione del M5S non garantisce l’applicazione dell’art. 2 dello Statuto: non viene garantita la possibilità di portare delle proposte all’attenzione dei parlamentari dagli attivisti.
2. Istituzioni e coesione territoriale
Il M5S è nato secondo principi che ne hanno garantito credibilità: anzitutto, il posizionamento non allineato e trasversale rispetto a destra, sinistra e centro. Non condivido la definizione di forza “progressista”, se intende che ci collochi nel centrosinistra. Non si può accogliere l’idea di un’alleanza strutturale pre-elettorale del M5S nelle diverse realtà territoriali e a livello nazionale.
3. Enti locali
Il centro di ogni azione dovrebbe essere la definizione dell’indirizzo politico degli eletti da parte di tutti gli Iscritti, così come prevista dallo Statuto: tale principio non è stato sempre rispettato e ha visto territori rappresentati nelle istituzioni locali da situazioni politiche non sempre rispondenti alla volontà degli attivisti e dei Gruppi territoriali.
4. Economia, lavoro, impresa
Il M5S deve tornare ad imporsi nel panorama politico come la terza via alla destra e alla sinistra: stare più a sinistra delle sinistre sulle politiche sociali, del lavoro e ambientali, e più a destra delle destre nel sostegno alle PMI, sulle politiche industriali e gli investimenti strategici, infrastrutturali e tecnologici per ridurre il gap che separa l’Italia dai Paesi più avanzati.
5. Salute e inclusione sociale
Chiedo che lo Statuto rimarchi che l’indirizzo politico del MoVimento deve essere maggiormente e primariamente ricondotto al potere decisionale degli Iscritti e sia quindi condotto secondo gli intenti originari e fondativi del M5S quale forza politica di liberi cittadini post-ideologica, popolare e trasversale.
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