Economia e lavoro.
2. Istituzioni e coesione territoriale
Modificare la legge elettorale, con ripristino delle preferenze (sovranità popolare) e sbarramento al 5% per favorire intese di governabilità. Modificare art. 67 Cost. per evitare i cambi di gruppo parlamentare. Promuovere politiche per l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, ridimensionando i poteri delle Regioni, causa di egoismi territoriali.
4. Economia, lavoro, impresa
Fisco - no flat tax, si progressività- per redistribuzione ricchezza attraverso i servizi. Modifica Tratt.di Maastricht (fondato sull'ideologia liberista): no deregolamentazione del mercato dei capitali e del lavoro, sì intervento pubblico nell'economia, per concretizzare la funzione sociale artt. 41 e 42 Cost. Pensioni: quota 100 e sistema retributivo. No jobs act, tutela reintegratoria x tutti.
5. Salute e inclusione sociale
Investimenti cospicui nella sanità pubblica e non in quella privata. Ampliamento dell'edilizia sanitaria, con particolare riguardo alle aree periferiche. Ampliamento del numero di ammessi alle facoltà universitarie di medicina.
6. Giustizia e legalità
Semplificazione delle due procedure. Ripristino della geografia giudiziaria ante d.lvo 155/12 (riapertura dei 31 tribunali e delle 31 procure), con assunzione straordinaria di magistrati e Personale giudiziario. Stabilizzazione degli addetti all'UPP. Abolizione del contributo unificato cause di lavoro e previdenza. Ampliamento del lavoro penitenziario. Costruzione di istituti di pena.
13. Infrastrutture e mobilità sostenibile
Finanziare un piano di investimenti per la mobilità territoriale al sud. Ad oggi il divario nei trasporti è troppo elevato. La Basilicata e la Sardegna non hanno autostrade. Ferrovie: adeguare su tutto il territorio nazionale le strutture per l'A.V. Situazione odierna: al nord l'alta velocità, al sud l'altra velocità (vedere i tempi di percorrenza delle tratte in Sicilia).
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