Coordinatori provinciali e regionali e Gruppi Territoriali

Materia: Organizzazione interna e strumenti

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

I gruppi territoriali non devono essere più autorizzati dai coordinatori provinciali e regionali. I coordinatori provinciali devono essere i referenti dei gruppi territoriali.I gruppi territoriali delle città metropolitane eleggono il loro coordinatore regionale. I coordinatori regionali, non devono avere cariche politiche fin quando hanno il compito di coordinatore regionale e durano 2 anni.

Commento
Concordo
Concordo sulla prima parte, ma non sulla seconda, non capisco il motivo del perchè un eletto non potrebbe fare anche il coordinatore territoriale
Concordo pienamente. l'Organizzazione territoriale rappresenta gli iscritti e gli attivisti non i portavoce eletti che rappresentano gli elettori.
Assolutamente!
Bisogna assolutamente trovare un sistema di selezione dei candidati valido, non possiamo più permetterci di imbarcare gentaglia come di maio (volutamente minuscolo) e tutti i suoi compari!!
Concordo e che i coordinatori non siano "influenzati" da relazioni d'amicizia personali ma, sappiano scindere le parole dai fatti concreti, che non abbiano "preferenze" ma, che sappiano distinguere tra il "dire ed il fare"
Il Regolamento per i Gruppi territoriali riporta: "[...] autorizzati dal Comitato per i rapporti territoriali, di concerto con il Presidente, sentiti i competenti Coordinatori territoriali". L'istruttoria arriva dal Comitato per i rapporti territoriali. Forse il problema che si vuole fa emergere sono i Coordinatori che non convocano la prima riunione dopo la costituzione del GT?
I coordinatori dovrebbero essere eletti
come i rappresentanti non possono candidarsi ad alcuna carica, i coordinatori non devono avere altre cariche.
La composizione ideologica del M5S, variegata e contraddittoria, ha composto associazioni territoriali (meetup prima, GT ora) completamente anarchiche. Per attenuare questa deriva il Presidente ritenne opportuno designare direttamente i coordinatori regionali, che però in troppi casi hanno emanato una struttura territoriale (coordinatori provinciali e rappresentanti dei GT) a loro immagine. Coordinatori e rappresentanti a cui non sono richieste verifiche minime di ortodossia, e che trasformano i gruppi territoriali (già afflitti da un numero smisurato di elementi reazionari abituati ad esprimere solo simpatie invece di un preciso mandato per i loro portavoce) in piccoli feudi di leghe private. Dove questo è accaduto, l’agibilità politica è stata irrimediabilmente compromessa. Si auspica l’elezione democratica di ogni rappresentante territoriale, confermando ad ogni livello la fiducia che si sbandiera nella sovranità delle assemblee degli iscritti.
F'accordissimo
I coordinatori regionali, provinciali e anche comunali devono essere espressione del territorio. Eletti con voto online dagli iscritti interessati. Non è possibile gestire da Roma tutte le variegate dinamiche locali
Il punto mancante è il ritorno all'attivismo puro degli ex parlamentari che darebbero un valore aggiunto ai GT, inoltre sarebbe da stimolo per nuovi attivisti ma soprattutto sarebbe una scuola di formazione