Coinvolgimento expat, ricerca, politiche giovanili e alfabetizzazione: portiamo il paese nel 2024

Gli italiani residenti all'estero sono molto spesso completamente disillusi rispetto alla politica. Esiste uno scollamento fattuale rispetto alle esigenze degli expat, che sono chiamati comunque alle urne. Gli italiani all'estero sono una risorsa enorme poichè vivono in prima persona società, culture e spesso formazione diverse, sicuramente utili nel dibattito politico.

L'agorà online spesso fallisce nel creare coesione e comunione di intenti. Bisogna trovare un modo di creare comunità locali che si riuniscano per le più disparate attività. Servono occasioni di incontro e discussione di qualunque tipo. Questo può essere fatto anche con meccanismi di auto-finanziamento (anche senza una forte etichetta M5S): c'è bisogno di creare/condividere una visione.

Ci sono giovani pronti a sprigionare innovazione e fare impresa se messi nella condizione di essere agevolati. In altri paesi esistono fondi specifici per aiutare i giovani a lanciare la loro start-up.

Il tema dell'alfabetizzazione digitale è essenziale. La politica arranca dietro il progresso delle tecnologie, che vengono anzi sfruttate prevalentemente per il raggiungimento di obiettivi privati o individuali, rispetto a quelli della collettività. Esiste un buco normativo rispetto all'intelligenza artificiale, che va necessariamente capita per tempo, spiegata e vissuta come una risorsa.

Tutti i paesi leader del mondo occidentale (come Germania e Francia) hanno istituzioni di ricerca fortemente incentivate dai rispettivi ministeri. La ricerca in Italia è gravemente svilita in termini di salario ed opportunità. Poche istituzioni italiane sono in grado di dispiegare energie intellettuali e soprattutto di attrarre talenti dall'estero per soddisfare i bisogni tecnici strategici.

La possibilità di creare un nucleo familiare è minata fortemente dall'insicurezza economica (bassi salari), ma anche dalle poche opportunità lavorative in certi settori, anche post-studi universitari.

L'alta velocità sulla costa Adriatica è una priorità assoluta. La mobilità ferrioviaria e autostradale in Sicilia e Sardegna va assolutamente migliorata. Il sud deve essere messo nelle condizioni di avere rotte aeree strategiche per l'estero, in accordo con le esigenze di turismo ed impresa locali.