Candidature tramite GT - modifica 2* mandato - modifica periodo candidatura

Materia: Organizzazione interna e strumenti

14. Organizzazione e strumenti dell’Associazione Movimento 5 Stelle

1.I candidati alle diverse tornate elettorali che diano amministrative, regionali, politiche nazionali, europee devono essere sempre espressione di una votazione dei GT del M5S. 2. Modificare la regola del 2* mandato permettendo a chi ha svolto entrambi di candidarsi per un altro livello istituzionale. Es se un eletto ha fatto due mandati in parlamento può candidarsi per le regionali o europee.

15. Codice etico

1. Espulsione dal M5S solo per i condannati in via definitiva. 2. Gli eletti che cambiano casacca devono essere espulsi dal M5S e obbligati a dimettersi dalla carica ottenuta ad esempio come parlamentare. 3. Chi si iscrive al M5S provenendo da altri partiti per potersi candidare in qualsiasi circoscrizione, non lo possono fare prima di 5 anni dalla data di iscrizione.

Commento
Le regole sui mandati dovrebbero essere le stesse per tutti i partiti/gruppi politici e non un dogma solo nostro. Non possiamo permettereci di escludere persone valide, competenti, ed a quel punto esperte, solo noi ed a nostro discapito! Regole uguali per tutti oppure saremo sempre alla ricerca di nuovi candidati (quali?), inesperti, il più delle volte ingenui, destinati a soccombere nelle diverse arene politiche ed istituzionali.
I candidati potrebbero essere scelti da una commissione formata dagli eletti, dei Coordinatori e dai Rappresentante dei GT
Sono d’accordo all’abolizione della regola dei due mandati
La regola dei due mandati per tutti sarebbe utopia, non verrà votata da nessuno compresi i nostri. La voracità di potere è insita in ogni uomo. Però per non perdere dirigenti capaci e che vengano poi avvicinati da lobbisti e affaristi vari rimanendo per troppo tempo nella stessa sede amministrativa, meglio che possano candidarsi in altre sedi. In più questa opzione li manterrebbe nel M5S senza cercare altri partiti o metterli sul mercato elettorale. Per la scelta dei candidati è giusto farla all’interno dei GT in toto, non solo tramite un gruppo di persone.
Per la candidatura aggiungerei che in generale può icandidarsi solo chi è iscritto ad un GT da più d 5 anni. Questo per mettere alla prova la vera autoidentificazione nei valori e principi del M5S nei 5 anni. In pratica prima attivisti e poi portavoce. In questo modo il M5S non sarà più una scorciatoia per i vari Di Maio che vogliono solo arrivare più velocemente nelle sedi che contano per poi dimenticarsi di chi li ha sostenuti per poterci arrivare.
Prima di affrontare il tema dei due mandati vorrei sottoporre all'attenzione di tutti un quesito che non è mai stato affrontato, ovvero la quantificazione del tempo affinché un mandato fosse considerato tale. Un mandato quanto tempo dura? Un anno? Due anni? Credo che sia importante chiarire prima questo punto. Inoltre credo che il limite dei 2 mandati non si dovrebbe applicare per la carica di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale. Eventuali mandati svolti in qualità di Sindaco, Consigliere Comunale, Circoscrizionale e Municipale sono esclusi dal computo dei mandati per la candidatura a Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare. La proposta di eliminazione del limite del secondo mandato per i Sindaci, Consiglieri Comunali, Municipali e Circoscrizionali, ancorché dopo l’introduzione del cosiddetto “mandato zero”, nasce dalla consapevolezza della profonda differenza del ruolo di chi svolge un incarico elettivo negli enti territoriali e di chi lo svolge in ambito regionale, statale o europeo. Per un soggetto politico che ha un concreto bisogno di trovare (o ritrovare) un capillare radicamento territoriale è assolutamente necessario eliminare ogni forma di “penalizzazione” che la scelta di candidarsi a livello comunale possa comportare. È ben noto, infatti, che chi si impegna a rappresentare i cittadini nei consigli comunali – in particolar modo se tra le file dell’opposizione – non ricopre certo uno status privilegiato per le guarentigie o i benefit connessi a quell’incarico, ma, al contrario, si fa carico di un lavoro di grande impegno e responsabilità in modo spesso pressoché gratuito (nella stragrande maggioranza dei comuni non c’è un’indennità per gli eletti, ma la corresponsione di un modesto gettone di presenza). Bisogna pertanto operare una netta distinzione tra la situazione degli eletti nelle assemblee legislative, che, in forza di una dignitosa indennità, possono dedicarsi a tempo pieno all’attività politica e quella degli eletti nei consigli comunali, che devono ritagliare dal tempo libero l’impegno necessario ad assolvere adeguatamente al proprio incarico istituzionale. In futuro si auspica altresì che i regolamenti del Movimento prevedano delle premialità per chi ha ricoperto incarichi elettivi negli enti territoriali (dovrebbe essere propedeutico), con l’obiettivo di valorizzare l’importante esperienza acquisita, a cui si potrebbe attribuire un titolo preferenziale per la scelta delle candidature a livello regionale, nazionale ed europeo. Per le cariche elettive di livello superiore a Consigliere Regionale, Deputato, Senatore ed Europarlamentare bisogna valutare la possibilità di deroghe o, eventualmente, l’ipotesi di potersi candidare come Sindaco e/o Consigliere Comunale per non disperdere le competenze e le capacità espresse dagli eletti.
D'accordo
Mi esprimo sul punto 15 codice etico in ognuna delle proposte: al punto 1 che riguarda l'espulsione solo in caso di condanna definitiva mi ritrovo contrario. Il fattore che determina l'espulsione non è in sè la condanna ma i fatti che vengono accertati dove spesso non vi è bisogno di arrivare ad essa: la condanna penale processuale non sempre è presente tecnicamente e vi sono tanti altri comportamenti inopportuni che pur non costituendo reato, non si conciliano con lo spirito di una democrazia, onorabilità di un eletto e con il movimento 5 stelle. Sul punto 2 mi trovo in pieno accordo come principio: il problema si pone se un rappresentante indegno di restare dov'è non si volesse dimettere, visto non vi è vincolo di mandato. In questo caso come già fatto in passato recente, vanno stabilite delle clausole penali di risarcimento con documento ufficiale da far firmare a tutti i candidati. Con il punto 3 non solo mi ritrovo in pieno accordo e sarebbe una soluzione dosata tra la regola stabilita alle politiche del 2018 dove chi si doveva candidare non doveva aver fatto esperienze politiche fuori dal m5s dopo il 4 ottobre 2009( cioè dalla sua fondazione e vincolo molto stringente a mio parere) e il non esserci alcun filtro col regolamento attuale.
Per quanto riguarda il punto 14 riguardante l'organizzazione e strumenti del movimento 5 stelle sul punto 1 mi trovo in accordo e con in aggiunta la ratificazione con la votazione on line, perchè il movimento 5 stelle nasce anche per promuovere quel tipo di scelta che guarda alla politica del futuro. Sul punto 2 mi trovo assolutamente contrario perchè la regola dei 2 mandati non solo è un elemento identitario di questa forza politica ( tra l'altro che mi ha fatto scattare la scintilla insieme alla regola della incensuratezza risultando entrambi aspetti determinanti) ma anche perchè ci ha aiutato a selezionare persone che in buona parte hanno creduto al m5s ed ai suoi programmi innovativi e rivoluzionari e a livello locale soprattutto quelle regole hanno evitato che i cosidetti "capibastone locali" che campano di politica non si riciclassero nel movimento 5 stelle mantenendo pulizia e credibilità.
Sul punto 2 mi sono soffermato in particolare sulla politica locale, ma il principio ha funzionato anche in altre elezioni.