Cambiamento radicale

Materia: Filoni tematici

1. Carta dei Principi e dei Valori

A mio avviso, il problema dei principi e dei valori del M5S non sta in una qualche loro mancanza, oppure nella presenza o nell'assenza di uno di loro, ma nella loro genericità. La questione non è sostanziale, è di "propaganda", mi si passi il termine: in precedenza era "acqua pubblica", ora "beni comuni". È troppo generico e non entra nella testa della gente.

2. Istituzioni e coesione territoriale

Il M5S è nato per tante nobili ragioni, ma la fondamentale, che ha arginato l'astensionismo prima del disastro recente, è quella di aver dato a tante persone l'idea che finalmente si sarebbe fatta la riforma che aspettavano, la madre di ogni altra, quella senza il quale nessuna legge o misura ha effetto o persino ragione di esistere: la riforma della politica. Dove sono finiti questi obiettivi?

3. Enti locali

I sindaci sono amministratori zoppi e vessati (p.e. Chiara Appendino). La questione riguarda anche le Regioni. Vi consiglio un articolo di Limes (le 36 regioni italiane) e di ragionare su una riforma degli enti locale (abolendo le Regioni) e dei prefetti, i quali dovrebbero sottostare ai municipi. La gente chiede che il sindaco risponda ai loro problemi locali: gli si dia il potere di farlo.

4. Economia, lavoro, impresa

Ereditate lo spirito di Giustizia e Libertà: dovete essere totalitaristi della democrazia. Essa viene prima di ogni altra cosa, anche dell'economia: capitalismo e socialismo sono mezzi da usare quand'è giusto, non ideologicamente, per il bene comune (dovete essere di destra E di sinistra). Ci sono cose che NON devono essere mercato, e altre sì: perché l'Austerity la fanno solo i poveri e lo Stato?

5. Salute e inclusione sociale

Ritengo prioritario un ripristino totale a spese dei privati del Sistema Sanitario Nazionale. Il ritorno delle USL al posto delle odierne aziende e far capire alle persone che la spesa sanitaria non è una spesa, ma un investimento. La sanità è una di quelle cose che non deve essere mercato. Inoltre, penso dobbiate cominciare a prendere sul serio il danno delle nuove tecnologie sui più giovani.

6. Giustizia e legalità

Le questioni di giustizia e di legalità sono indissolubili da quelle di selezione della classe politica. Senza una riforma di questa, qualsiasi altro tipo di provvedimento è inutile. Io non affiderei mai il mio portafoglio a chi mi deve dei soldi, perché affidiamo lo Stato a chi (come gli evasori) gli deve dei soldi? Questa è indubbiamente una proposta estrema, ma perché gli evasori votano?

7. Transizione ecologica e digitale

Ad ogni proposta ecologica si contrappone sempre la questione economica. L'idrogeno verde, per esempio, non è sostenibile. Bene, l'ecologia non deve essere mercato, la transizione non deve essere affidata al capitalismo, e si deve iniziare a fare la cosa giusta, non quella conveniente, altrimenti dovremmo azzerare tutti i bonus alle aziende, dato che sono una cosa evidentemente anti-capitalista.

8. Istruzione, università, cultura e informazione

La scuola è l'ennesima cosa che non deve essere mercato. Essa è uno dei fondamenti della nostra società, serve a capire chi siamo, deve subire una riforma profonda che la faccia ritornare a luogo in cui i ragazzi possono essere adulti in un posto controllato, e allo stesso tempo imparare l'autodisciplina di cui in troppi mancano. Ma questa è una riforma troppo grande per qualsiasi governo.

9. Politiche di genere e diritti civili

Facendo estrema attenzione a quali essi siano (le trappole nate dal web su questo argomento sono innumerevoli) e al modo in cui vengono proposti, i diritti civili devono trovare pieno compimento. Non solo perché è giusto, ma perché essi non devono né dovranno mai più essere usati per nascondere o per non parlare dei fondamentali e vitali diritti sociali, che, spiace dirlo, sono più importanti.

10. “Città 2050” e Pnrr (sicurezza e politiche per la casa)

Questo tema si lega alle riforme degli enti locali: la gente, oggi, chiede al sindaco legalità e ordine, ma il sindaco non può darle. Le prefetture, invece, così come si presentano, sono un'anticaglia fascista che va cancellata. Il prefetto deve essere al servizio del sindaco eletto dai cittadini, così che questi abbiano la sicurezza che chiedano e non votino gli amministratori che non ne danno.

11. Patrimonio naturale

Il dissesto idro-geologico ha creato una situazione bellica che costa, ma che può anche diventare un'opportunità. Se "aggiustare" questo dissesto potesse diventare un'opportunità, credo che in tanti la sfrutterebbero, forse non con il "metodo Superbonus", ma con la proposta di Alessandro Di Battista sul servizio civile. Però si può e si deve fare molto di più.

12. Politiche giovanili

I ragazzi non hanno posti dove stare (e basta con le parrocchie). La scuola può essere uno di questi luoghi, ma qui non può che esercitarsi solo una parte della loro esistenza. Le idee e le possibilità sono tantissime, ma credo che tutto debba orbitare intorno alle scuole. Club scolastici culturali e sportivi, tornei interscuola senza pesi sulla scuola, associazionismo anche politico, e così via.

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

Questo argomento, secondo me, deve seguire tre direttrici: la piccola mobilità, cancellando le barriere architettoniche; la grande mobilità, con un ente pubblico che si occupi della transizione ecologica; l'accettazione che il futuro della mobilità pubblica non si può solo fondare sull'elettrico, ma anche su altre fonti di energia, come (e io credo soprattutto) l'idrogeno (per i bus, ad esempio).

Commento
9. concordo 1.si concordo : slogan semplici servono anche per porsi su obiettivi precisi. tipo: acqua pubblica, riduzione spese militari, re-introduzione scala mobile e articolo 18,
Appendino è statA condannata per omicidio? Sì. Vada via, a casa a curare la famigliola. Vergogna.
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