Bisogni e obiettivi strategici

Insistere sul salario minimo. In un paese civile non possono esistere salari da fame. Fare pressione sul governo perché vengano messi a terra al più presto i fondi del PNRR. Forse non se ne rendono conto (al governo) ma le imprese non investono perché in attesa dei fondi, e l'economia si ferma. Coinvolgere maggiormente le sigle sindacali nelle proposte M5S

E' quasi superfluo ribadirlo, ma la sanità pubblica è allo sfascio, e la nuova legge di bilancio prevederà ancora tagli. In un contesto socio-economico in cui il lavoro scarseggia o è mal pagato, le persone non possono rivolgersi al privato per curarsi. E' necessaria un'azione forte (anche con manifestazioni) nei confronti del governo per la destinazione di maggiori fondi alla sanità pubblica.

L'eliminazione del reato di abuso d'ufficio è stato un abominio. Facciamo di tutto per reintrodurlo. Dobbiamo contrastare con ogni mezzo le scelte di questo governo, tendenti solo e unicamente a proteggere i loro rappresentanti politici.

E' dal 1991 che sento parlare di digitalizzazione della pubblica amministrazione. Si sono succeduti governi e ministri, ma ancora oggi abbiamo una selva di enti e procedure scollegate tra di loro che non aiutano certo il cittadino nell'espletamento dei suoi doveri nei confronti della pubblica amministrazione oppure nell'ottenimento di servizi da essa erogati.

Quando sento Valditara dichiarare che bisognerebbe tornare a scuola ad ottobre perché fa troppo caldo e le scuole non sono dotate di climatizzatore, provo un senso ti fastidio (eufemismo) enorme. Al contrario, troppi mesi di vacanza, con le famiglie che non sanno come affrontare questo periodo. Sistemiamo il patrimonio immobiliare delle scuole anziché lasciarlo cadere a pezzi.

Ormai la maggior parte dei diritti civili fondamentali (salute, scuola, lavoro, giustizia, sicurezza ecc.) vengono calpestati nella massima indifferenza. Senza questi diritti fondamentali tutto il resto è demagogia. La mancanza dei diritti fondamentali genera situazioni socio-economiche distorte che a loro volta minano altri diritti. Concentriamoci sui primi; poi arriveranno anche gli altri.

Urgono delle VERE politiche agricole (non ridicole come quelle di Lollo) volte a salvaguardare veramente i produttori e i prodotti agricoli italiani. E' sufficiente andare nei campi e parlare con gli agricoltori per capire che, tra eventi atmosferici e speculazioni, non sono più in grado di sopravvivere

Ripristiniamo ed incentiviamo le scuole professionali. Quando sento dire che non si trovano più elettricisti, idraulici, falegnami ecc. mi vien da ridere. Questi mestieri non li fanno certamente coloro che escono dai licei o dagli istituti tecnici (dove scarseggiano le conoscenze pratiche dei docenti) e non li fanno sicuramente i laureati. Bisogna offrire ai giovani anche una scuola più concreta.

Fermiamo il ponte sullo stretto di Messina con ogni mezzo, e mettiamo quei fondi nel sistema ferroviario e stradale siciliano.