Ambiente, salute lavoro

Materia: Filoni tematici

1. Carta dei Principi e dei Valori

Si a un limite di mandati. Ma Fondamentale per un turn over con persone altrettanto preparate, migliorare la scuola di formazione.

3. Enti locali

Lavoratori Autonomi. Snc I lavoratori autonomi sono fondamentali in un mondo sempre più automatizzato. Come si sa non hanno ferie pagate, no malattia, no TFR. E poi una pensione da miseria. Bisogna dare la possibilità ai giovani di avvicinarsi ai mestieri e questo deve essere la politica a farsi sì che il lavoro autonomo non sparisca

5. Salute e inclusione sociale

La salute deve partire educando ad una buona alimentazione e alla cura dell'ambiente. Questa educazione deve partire dalla sanità,con incontri con la cittadinanza a partire dei giovani.

7. Transizione ecologica e digitale

La tecnologia deve essere un mezzo per migliorare la qualità della vita. Per lavorare meno ore, centri commerciali chiusi fine settimana. Per poter passare il tempo in mezzo alla natura, e capire e trasmettere ai figli l'importanza della natura e della ecologia.

10. “Città 2050” e Pnrr (sicurezza e politiche per la casa)

Creare parchi orti, dove ognuno dà il proprio contributo. Agevolare la creazione di gruppi per condividere la produzione energetica fotovoltaica. Parcheggi multipiani e ampliare le isole pedonali. Moltiplicare trasporti sostenibile.

11. Patrimonio naturale

Educare ad una alimentazione pi naturale possibile. Meno costi di sanita perché noi siamo ciò che mangiamo

12. Politiche giovanili

Inserire nelle scuole ore di teoria e pratiche di riciclo, riuso, agricoltura e allevamenti sani. Anche lo spreco e l'eccesso del cibo porta ad una richiesta maggiore e incentiva le produzioni intensive. L'educazione alimentare deve partire da dove si fa cultura, anche per le famiglie

13. Infrastrutture e mobilità sostenibile

Incentivare l'uso di mezzi pubblici sostenibili nelle città. Ampliare le zone pedonali. Incentivare anche l'uso di mezzi pubblici per lunghe distanze.

Commento
AMBIENTE AGRICOLTURA ZOOTECNIA , UN'ALTRA STRADA E’ POSSIBILE? ttps://www.consilium.europa.eu/it/policies/cap-introduction/timeline-history/ 1)Non si può fare nessuna proposta senza conoscere un po di storia di cosa sia stata la PAC , e come si e’ evoluta nei vari periodi storici, perche quello che oggi si propone non e altro che le stesse proposte trite e ritrite che ci hanno portato a settembre 2023 a ricevere la lettera di richiamo imperativa che dobbiamo DIMEZZARE LA PRODUZIONE INTENSIVA NELLE 5 REGIONI DEL NORD ITALIA , ritenute la prima causa dell’inquinamento di queste terre 2)Se le politiche europee applicate per lo meno negli ultimi 30 anni , salvo un inversione di tendenza solamente teorica nel 2020 ci fa a capire che non bisognava più puntare sul premiare le quantità produttive ma la qualità di produzione, sia del prodotto sia dell’ambiente di cui perà in dato di fatto non ci si e accorti, perche i dati confermano un escalation di inquinamento 3) dobbiamo quindi capire a questo punto , se anche davanti alle buone intenzioni ( forse rimaste solo nei registri delle aziende e non nei campi)perche non si è arrivati a nessun risultato positivo La mia esperienza sul campo è che non sia stata assorbita in primis una cultura GREEN dagli operatori stessi ,i quali se anche se ufficialmente hanno aderito alle direttive e nuove leggi della legislatura europea in essere ,in PRATICA NON L’HANNO MAI APPLICATA , forse per abitudine ormai consolidata che senza certi prodotti non si può coltivare e la risposta di un agricoltore se dovessi applicare quei regolamenti la mia azienda morirebbe? VOLETE UCCIDERE L AGRICOLTURA!!! Questa è la logica che passa nel credo colletivo degli operatori agricoli 4)Questa risposta mi ha fatto capire che ci troviamo davanti ad un muro culturale non indifferente. , perche in agricoltura come in tutto il resto dell’economia prevale il concetto della competività al ribasso del prezzo di produzione , solo che mentre la fabbrica di scarpe o di coperture per biciclette e stato possibile delocalizarla NON E’ PRATICABILE LA DELOCALIZZAZIONE DEI TERRENI….. CHE FARE? Il tentativo di istruire e indirizzare il mondo agricolo con corsi di rieducazione, il premiarli con contributi a incoraggiare comportamenti virtuosi. Il convertire le loro culture alla riscoperta ed inserimento di prodotti dimenticati e poco redditizi, la digitalizzazione e il marketing per le stesse imprese agricole. l istituzione di agriturismi finanziando le ristrutturazioni e applicare la commercializzazione e la somministrazione con sistemi fiscali agevolati sono già STRUMENTI MESSI IN CAMPO DALLE P-A-.C PRECEDENTI e se vogliamo essere onesti sono stati spesso motivo anche di concorrenza sleale per la ristorazione e gli altri operatori commerciali se guardiamo il sistema fiscale a cui sono soggetti operando come agricoltori ma in effetto esercitando come artigiani o commercianti Tutto questo non è servito a niente, e la mia opinione è perche è stato fatto gestire tutto questo dalle loro associazioni di categoria , che hanno monopolizzato il controllo e premiato i fedeli e non i virtuosi dando UN RACCONTO DISTORTO DELLA REALTA …falsificando spesso i dati di riscontro( lo posso dimostrare con mille esempi ma potrei essere tedioso), e visto che la PAC ,anche se nata per accompagnare una transizione e diventata strutturale ci stanno marciando consapevoli che mai si raggiungono gli obbiettivi ma continuamente promettendoli è un modo di mungere la mucca in eterno Riscontrate queste anomalie si può incominciare a pensare come non farsi prendere per i fondelli e come non sprecare denaro pubblico, per un assistenza sussidiaria senza ritorno…diciamo senza paura che il problema degli incentivi non controllati è ormai il cancro della nostra società che ci fa sorgere spontaneo che forse involontariamente sono una diseducazione al miglioramento professionale PROPOSTA 0) trovare un modo di finanziare la via di uscita a dimezzare le produzioni intensive , su base del dichiarato in DICHIARAZIONE DEI REDDITI per non continuare pagare multe e sanzioni europee,come per balneari e taxisti , soddisfiamo cosi la richiesta pervenutaci di DIMMEZZARE LE PRODUZIONI INTENSIVE NORD ITALIA E ACCOMPAGNIAMO LA TRANSIZIONE ECOLOGICA 1)Estrarre dalla banca dati storica dei contributi P.A.C erogati negli ultimi trent’anni alle aziende agricole, e fare un registro , una classifica dove con coefficiente inversamente proporzionale al già erogato e percepito in passato si cerca di premiare chi non ha mai ricevuto o a poco ricevuto in passato ,ANDIAMO COSI A ELIMINARE UN CLIENTELISMO PERPETUO CONSOLIDATO DI ALCUNI SOLITI PREVILEGIATI 3) DARE ALLA PAC UN PROGETTO QUINQUENNALE ED EROGARE I FONDI A STATO AVANZAMENTO LAVORI E NON PIU AD APPROVAZIONE PROGETTO AVREMMO COSI LA CERTEZZA DEL BUON ESITO DELL INTERVENTO 4) Scaglionare e dividere le aziende in funzione territoriale ed assegnarle un codice di valutazione IN FUNZIONE A UNA TABELLA CHE NE IDENTIFICA CERTI PARTICOLARI A ubicazione valutando le difficoltà di lavorazione B valutare la tipologia di metodo di tipo produzione applica C premiare chi accetta controlli periodici sui terreni e animali al fine di stabilire L’ETICITA’ I rilevamenti sul campo sono l unico controllo giusto perche permetto di trarne conseguenze D premiare chi ha un rapporto reddito/ dipendenti Equo ( evitiamo lavoro nero e caporalato ) E studiare ed istituire degli organi di controllo indipendenti dalle loro associazioni di categoria F incentivare l avvicinamento di giovani estranei a nuclei familiari già proprietari o conduttori di a aziende agricole G Riproporre le proposte di 5 anni fa di idee GREEN DEAL CON PIU DETERMINAZIONE ED IMPOSIZIONE ( eviteremo cosi di avere uno sviluppo a macchia di leopardo che sminuisce l’intervento , con la messa al bando di certe pratiche NON VIRTUOSE e fare della “EUROPA IL DISTRETTO DI PRODUZIONE DI QUALITA TOTALE IN AMBITO ALIMENTARE MONDIALE- Chignolo Po 7 febbraio 2024 [email protected]
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