Difficile raccontarsi in poche righe. Riduttivo classificarsi in base a "ciò che si fa", assolutamente inutile in base a "ciò che si ha": tra l'Avere e l'Essere ho sempre scelto l'Essere.
Forse posso dire di essere una combattente, nel senso che affronto la vita e non mi defilo dalle sfide che mi propone; che se penso sia giusto perseguire un obiettivo, combatto con coraggio, dove il Coraggio, come dico sempre a mia figlia, non vuol dire non avere paura, ma guardare in faccia la propria Paura, non lasciare che sia lei a prendere il timone e andare avanti guidati dal cuore.
Passando al ciò che si fa, che è comunque il bagaglio delle esperienze costruite nella nostra vita e che comunque ci strutturano, sono un'Architetta e questo è anche parte del mio Essere perchè amo profondamente la mia materia, sotto tutte le sue sfaccettature. Ho amato anche fare ricerca nel settore, infatti ho frequentato il dottorato di ricerca appena laureata, con indirizzo in Tecnologia dell'Architettura e nel ramo della Sostenibilità Ambientale quando era nella prima vera fase di sviluppo della materia.
Ho amato la ricerca, ma anche la docenza, che ho svolto sia in ambito Universitario che in corsi di formazione per professionisti e, successivamente, alle scuole medie superiori e inferiori. Posso dire che lavorare con i ragazzi è estremamente più difficile e richiede maggiori competenze didattiche ed educative.
L'amore per l'Architettura e per la mia Città mi ha portato ad essere tra gli organizzatori di OpenhouseNapoli, il Festival dell'Architettura Moderna e Contemporanea che si svolge a Napoli dal 2019 (con 1 anno di preparazione e gestazione) e di cui sono stata la prima Responsabile del Programma, restando anche adesso con tale ruolo ma affiancata da un'altra collega perchè sono stata assunta nell'agosto del 2019 dal Comune di Napoli su scorrimento della graduatoria del concorso del 2010.
Come Funzionario del Comune, vivo molto la responsabilità di essere un Rappresentante dello Stato nei confronti dei miei concittadini e cerco di esercitare tale ruolo con professionalità, etica ma anche empatia. Per mia fortuna, nell'ambito del mio Servizio svolgiamo anche delle Ricerche Europee e questo mi permette di mantenere viva l'esperienza universitaria che ero stata costretta ad interrompere a causa di problematiche familiari che hanno investito la mia vita dal 2012 al 2017.
In questi anni (la farò breve) ho dovuto affrontare in rapida sequenza la morte improvvisa di mio padre, la mia gravidanza a rischio conclusasi con un delicato cesareo, la depressione post partum, il fallimento dell'azienda di famiglia, la fine del mio matrimonio con quello che era stato l'unico uomo della mia vita e padre della mia bimba che all'epoca aveva 3 anni.
Ma, appunto, sono una combattente.
Mi sono rialzata, ho continuato la libera professione, la docenza saltuaria nelle scuole medie, mi sono anche candidata all'Ordine degli Architetti e ho incontrato sulla mia strada il M5S (complice mia madre) che mi ha dato anche una nuova fiducia nella possibilità di migliorare questo Paese per noi tutti, ma soprattutto per chi lasciamo dietro di noi.
Guardo mia figlia e penso che Essere madre non è mai stata una mia priorità, ma che adesso che lo sono non tornerei mai indietro nonostante tutte le difficoltà che ho affrontato e che affronto ogni giorno.
Perchè l'importante è andare avanti con Coraggio. Sempre.
Formazione
Professione
Ho iniziato a frequentare i meetup su spinta di mia madre, poi le riunioni della X municipalità saltuariamente perchè lì risiedevo all'epoca. Successivamente o partecipato ad alcune riunioni alla Città del Sole e approdai ai tavoli tecnici tematici durante la stesura del programma per le comunali del 2016 a Napoli. Partecipai al tavolo del patrimonio che era presieduto da Vincenzo Presutto, ci incontravamo vicino piazza Dante. Fu una bellissima esperienza che mi portò, su richiesta del tavolo, dopo varie riunioni, a redigere il documento finale: fu affidato a me per competenza e votato dal tavolo. Posso dire, con un pizzico di orgoglio, che il programma cittadino per il settore patrimonio uscì dalla mia penna. All'epoca mi fu chiesto sia da alcune persone in X municipalità che al Tavolo del Patrimonio di rendermi disponibile alla candidatura, cosa che avrei fatto volentieri, ma che il regolamento dell'epoca non consentiva poichè ero stata candidata con l'IDV nel 2011.
Da allora, ho collaborato con eletti, partecipato a gazebi e riunioni, conciliando per quel che mi è possibile con la vita lavorativa e familiare. Sono attualmente residente in VIII Municipalità, dove il gruppo è davvero molto attivo.
Il M5S continua a sorprendermi per la capacità di ascolto e dibattito con la base, di confronto diretto, che nelle mie precedenti esperienze resta pura utopia. Sono tuttavia contenta che inizi a presentare una maggiore strutturazione perchè se è vero che è dal caos che nasce una stella danzante, è pur sempre l'organizzazione che da forma e struttura al caos.
Ho iniziato da ragazza, perchè ho sempre pensato che per cambiare le cose bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco e farlo nei luoghi preposti. Sono stata segretaria della Sinistra Giovanile di una delle due sezioni del Vomero Arenella dei DS (quella in via Altamura), ruolo che ho portato avanti fino al 2006 quando ci fu la fusione con la Margherita che diede origine al PDI. In quell'occasione ho assistito all'ennesima stortura che mi ha fatto dire basta e lasciare il Partito.
Nel 2011 alcune persone che avevo conosciuto nel precedente percorso mi contattarono per propormi di candidarmi alle comunali con l'IDV: erano i tempi del primo De Magistris, la rivoluzione arancione di Napoli, e ho voulto credere in una possibilità di un partito che ascoltasse la base e tentasse di cambiare in meglio la città. Mi candidai alla municipalità all'ultimo, con tutte le problematiche di una campagna elettorale di pochi giorni e di una lontanza da una base strutturata che non mi davano illusione di un risultato diretto, ma che mi facevano comunque pensare di poter dare un contributo. Arrivai 12esima su 30 della mia lista...con tanti voti persi nella municipalità confinante dove anche ero conosciuta. Fui comunque contenta, ma in pochissimo restai delusa dal partito che si dimostrò solo un caotico rifugio per coloro che erano scappati da altri partiti, senza una strutturazione coerente nè un reale raccordo con una base. Si sfaldò immediatamente e la gestione della città fu anche peggio.
Delusa nuovamente, pensavo ormai di lasciar perdere la politica, fin quando mia madre mi convinse ad andare ad un primo meet up nel 2015.
Sono ancora qui.