Mi chiamo Paola Mazzola. Sono valtellinese di origine e vivo dal 2000 nell’Oltrepò Pavese. Sono una donna indipendente. Ho un figlio già grande che ho allevato da sola e che vive per conto proprio in provincia di Lodi, una sorella gemella che vive a Morbegno e la mamma che vive a Sondrio. 

Ho studiato a Sondrio, dove mi sono diplomata in ragioneria. Ho lavorato un anno a Londra e poi sono rientrata in Italia. Dal 1989 al 1999 sono stata impiegata in uno studio di elaborazione dati in Sondrio. Nel 2000 mi sono trasferita in Oltrepò per motivi di lavoro.

Ho lavorato in vari settori: amministrazione, contabilità, pubblicità, radio, organizzazione di eventi sportivi anche internazionali con mansioni  di ricerca/coordinamento del personale, ricerca di sponsor, collegamento con la stampa, logistica.  Dal 2001 al 2012 sono stata direttrice delle piscine di Broni prima e Stradella poi, con responsabilità manageriali, rapporti con la stampa e Pubbliche Autorità. Ho ricoperto in seguito l'incarico di  responsabile amministrativo /finanziario di una società del comparto edile e da dieci anni lavoro in qualità di contabile presso un’industria che produce sterilizzatori ed impianti di decontaminazione a perossido di idrogeno in provincia di Pavia. 

Le mie passioni più grandi sono lo sport (sono tesserata con il Pavia Nuoto e gareggio nel circuito Fin Supermaster), la politica e la lettura: divoro libri di tecnologia, di sociologia, di storia. Amo viaggiare, sono stata alcune volte anche in Australia dove ho parenti di madrelingua inglese. 

Siamo in un momento di grandi scoperte tecnologiche, ma anche  di confusione ed incertezze, sommersi da notizie e fake tra le quali dobbiamo districarci, dove la verità viene spesso annacquata e distorta, dove vengono progressivamente indebolite  le conquiste di chi ha lottato prima di noi per i diritti delle donne, dei lavoratori, dei più deboli. Purtroppo siamo spesso spettatori stanchi, stressati, sommersi dai problemi quotidiani nonché disillusi e, nel dubbio,  preferiamo  non prendere posizione e stare alla finestra a guardare e...sperare "Tanto non cambia niente". Nel frattempo c'è chi ha le idee molto chiare ed intende approfittare di confusione e disillusione e ci sta  spingendo con disinvoltura e leggerezza verso l'orrore della guerra. 

Sottopongo l' autocandidatura  alle elezioni europee perché vorrei contribuire in modo diretto a portare nel Parlamento Europeo le idee e i valori del nostro MoVimento, consapevole che in Europa oggi in questo frangente della storia si devono prendere decisioni fondamentali per il destino di noi Europei e del mondo.

Oggi c’è la guerra, che è distruzione e morte, e sempre più forti si alzano le voci che chiedono armi, altre armi, sempre più armi. No. Noi dobbiamo fermare questa corsa insensata. Il MoVimento sa che la pace si raggiunge con sforzi continui in cui la buona politica parla con tutti. La pace è dialogo, comprensione delle ragioni degli altri. Bisogna lottare con le parole, non con le armi!  Chi governa oggi l’Europa non lo capisce: debbono parlare le armi e dicono che i pacifisti sono o dei vigliacchi o degli illusi. Niente di più sbagliato. Noi, in Europa, vogliamo il governo della ragione, della buona politica, del negoziato. La pace va costruita, e sulla pace poi si costruisce tutto il resto. È solo con la pace che si possono raggiungere quegli obiettivi che sono il fondamento del nostro MoVimento. Ragionare sui cambiamenti climatici quando si è sotto le bombe è utopistico.

L’Europa deve diventare una grande comunità in cui ci riconosciamo, sapendo che ogni paese, Italia compresa, avrà vantaggio da un buon governo europeo. Al tempo del Covid, il MoVimento e il Governo guidato da Giuseppe Conte (quando molti non consideravano il Covid un problema, ma semplice influenza…) sono riusciti a ottenere che l’Europa si muovesse all’unisono per i vaccini e stanziasse i tanti fondi del PNRR per sostenere le nostre famiglie e le nostre imprese colpite dal lockdown. Altri poi si sono intestati il successo del MoVimento. Noi invece lo rivendichiamo, e vogliamo in Europa ottenere altri successi nel campo delle politiche ambientali e dello sviluppo sostenibile, per la creazione di una società aperta ed inclusiva, dove le persone contano più dei profitti delle multinazionali, dove il lavoro è un diritto, dove lo studio e la salute sono garantiti a tutti e non solo a chi ha di più e se lo può permettere, dove donne e uomini hanno gli stessi diritti e le stesse opportunità, dove l’intelligenza artificiale sarà sviluppata a sostegno delle politiche giuste e non viceversa. Sì, per tutto questo si è battuto e si batterà il MoVmento. 

Mi sento parte di una comunità di cittadini attivi che vogliono e lavorano per il cambiamento. Sottopongo l'autocandidatura per raccogliere le voci di questa comunità come hanno fatto e stanno facendo altri prima di me.